DAGOREPORT – NEL NOME DEL FIGLIUOLO: MELONI IMPONE IL GENERALE ALLA VICEDIREZIONE DELL’AISE.…
Giovanni Pons per “la Repubblica”
Il responso della Borsa è impietoso per le due big dell’editoria che hanno appena presentato i conti 2014 e stanno dialogando tra loro intorno alla vendita della Rcs Libri. Il titolo della casa editrice di via Rizzoli ha perso ieri il 7,32%, tagliato al ribasso da banca Akros e Kepler per i risultati al di sotto delle previsioni. Il ritorno all’utile e i ricavi a 1,17 miliardi hanno invece premiato il titolo di Segrate che ha guadagnato il 3,37%. Merito della cura da cavallo imposta alla Mondadori dall’ad Ernesto Mauri, che prevede 100 milioni di costi in meno entro la fine del 2015 attraverso maggiore efficienza e forte riduzione del personale sceso a 3.123 unità nel 2014 (da 3.436 del 2013).
L’Ebitda è risultato sostanzialmente in linea con l’anno precedente, a quota 67,1 milioni, mentre la posizione finanziaria netta è migliorata sensibilmente, 71,4 milioni di debiti in meno anche grazie alla vendita del negozio Mondadori in Corso Vittorio Emanuele a Milano che ha fruttato una ricca plusvalenza. Poiché il business dei libri Mondadori, con 336,4 milioni di ricavi e 45,1 milioni di Ebitda con un margine del 13% è l’area più in salute del gruppo, Mauri ha pensato di sferrare l’attacco al concorrente Rcs Libri per cui ha manifestato l’interesse a comprare a un prezzo ancora non ben definito.
Dipenderà dalla due diligence che prenderà 5 o 6 settimane e poi si arriverà all’offerta vincolante che nella testa di Mauri dovrebbe posizionarsi a un multiplo compreso tra 8 e 11 volte l’Ebitda (finanziabile a debito visto che la casa editrice ha 550 milioni di linee di credito). Il problema è che la redditività della Rcs Libri è cosparsa di poste straordinarie che hanno portato nel 2014 l’Ebitda a scendere da 15 a soli 2 milioni. «Per sopravvivere devi essere economicamente sano, il mondo va verso le aggregazioni per mantenere la redditività», ha detto l’ad motivando l’operazione che, se andrà in porto, porterà la quota di mercato della Mondadori nel segmento trade al 38%. E dunque dovrà essere vagliata dall’Antitrust.
L’offerta di Mondadori per Rcs Libri cade in momento delicato poiché tra poche settimane l’assemblea dovrà rinnovare l’intero cda di Rcs Mediagroup. Il principale azionista, la Fiat, ha intenzione di presentare una lista che prevede la conferma di Pietro Scott Jovane alla guida operativa e un presidente che nelle ultime ore sembra sia stato individuato in Maurizio Costa, ex ad Mondadori e presidente Fieg. Ma non tutti gli altri azionisti Rcs sono concordi nel rinnovare la fiducia a Jovane e sono in corso colloqui per presentare una lista alternativa.
Se il fronte, assai variegato, poiché spazia dalla Pirelli a Intesa Sanpaolo, a Unipol fino a Urbano Cairo e Diego Della Valle - questi ultimi i più critici nei confronti della gestione Jovane - dovesse riuscire a compattarsi nei prossimi giorni, allora la battaglia assembleare a suon di voti potrebbe avere un esito incerto fino all’ultimo.
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