chiara appendino giuseppe conte.

TANTO RUMORE PER NULLA: CHIARA APPENDINO SI È DIMESSA DALLA VICEPRESIDENZA DEL M5S, MA LA LEADERSHIP DI CONTE NON SI INCRINA – ALL’ASSEMBLEA DEI PARLAMENTARI DEL MOVIMENTO, PEPPINIELLO “PERDONA” L’EX SINDACA DI TORINO: “NON C’È E NON C’È STATO NESSUN PROCESSO, C’È STATO INVECE UN CONFRONTO DEMOCRATICO” – LA PRESA DI POSIZIONE DELLA APPENDINO SCALDA I TROMBATI E I FUORIUSCITI, COME DANILO TONINELLI: “CONTE DOVREBBE LASCIARE IL M5S PER FARSI IL SUO PARTITO PROGRESSISTA. IL MOVIMENTO ORMAI È INVOLUZIONE”. MA L’EX PRIMA CITTADINA È SOLA: NESSUNO, NEMMENO LA BARRICADERA VIRGINIA RAGGI, SI È SCHIERATA CON LEI CONTRO CONTE…

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DAGOREPORT - GENTILE CHIARA APPENDINO, È CONSAPEVOLE CHE IN POLITICA, COME NELLA VITA, ‘’NON SI PUÒ AVERE LA SIRINGA PIENA E LA MOGLIE IN OVERDOSE”? MA E' DAVVERO CONVINTA CHE, CON UN M5S “PIÙ AUTONOMO DAL PD”, IL PARTITO DI CONTE SAREBBE RIUSCITO A SVENTOLARE LE CANDIDATURE DI TRIDICO IN CALABRIA E DI FICO IN CAMPANIA, DOVE NEL 2020 M5S HA PRESO IL 9,9% MENTRE DE LUCA INTASCÒ IL 69,4%? – OGGI LA VITTORIA DI FICO, FINO A IERI DATA PER SICURA, STA TROVANDO UNA STRADA ACCIDENTATA - A SALVARE LA BARACCA CI DOVRÀ PENSARE LO SCERIFFO DI SALERNO – COME ELLY, CHE DOPO AVERLO DISPREZZATO, E' SCESA A MITI CONSIGLI, ANCHE FICO DEVE ACCETTARE LE “PRIORITÀ” DI DE LUCA OPPURE VERRÀ ABBANDONATO AL SUO DESTINO DI PERDENTE, FACENDO FELICE IL CANDIDATO DI FRATELLI D’ITALIA, EDMONDO CIRIELLI...

https://www.dagospia.com/politica/appendino-sa-in-politica-non-si-puo-si-puo-siringa-piena-moglie-drogata-450606

 

 

1 - L’OMBRA DEL CASO APPENDINO NELL’ASSEMBLEA TESA DEL M5S IL LEADER: «NESSUN PROCESSO»

CHIARA APPENDINO GIUSEPPE CONTE - FOTO LAPRESSE

Estratto dell’articolo di Emanuele Buzzi per il “Corriere della Sera”

 

Tutto come nelle previsioni. O quasi. L’assemblea dei parlamentari Cinque Stelle si è trasformata in un nuovo terreno di scontro. Oggetto del contendere le dimissioni (da vicepresidente) e le critiche alla linea politica di Chiara Appendino.

 

A prendere la parola subito per dare una linea e precisare ciò che è accaduto è il presidente Giuseppe Conte. Il leader vuole sminare il campo dall’idea che la sua ex vicepresidente sia di fronte a una sorta di tribunale stellato.

 

grillo appendino

«Non c’è e non c’è stato nessun processo, c’è stato invece un confronto democratico, come abbiamo sempre fatto», ha chiarito Conte. Poi l’assemblea prende il via, ma le tensioni sembrano per un po’ stemperate nel susseguirsi di interventi già fissati. Deputati e senatori dribblano il tema Appendino, che rimane come un convitato di pietra nella riunione.

 

[…] L’ex sindaca di Torino è collegata da remoto, non in presenza, e questo agevola i discorsi su temi più generalisti. Nel suo intervento, che arriverà molto tardi, Appendino insisterà sul bisogno di collegialità nel M5S e sulla necessità di una identità più forte per battere Meloni.

 

[…] «Il futuro di Chiara Appendino, se lei lo vorrà ovviamente, resterà sempre nel Movimento di cui lei è una figura cardine», dice il capogruppo al Senato del M5S Stefano Patuanelli, ospite a Start su Sky TG24.

 

CHIARA APPENDINO - FOTO LAPRESSE

Che cerca di gettare acqua sul fuoco: «Credo che non ci sia nessun caso Appendino. Ha solo espresso considerazioni, in parte condivisibili secondo me, rispetto ad alcuni argomenti e temi, e credo che l’abbia fatto in un contesto interno dove si fanno discussioni.

 

Credo sia sacrosanto che all’interno di una forza politica si possa discutere. Non c’è nessuna volontà di soffocare le critiche sane e giuste e propositive che avvengono all’interno del dibattito politico».

 

Di parere opposto l’ex ministro M5S Danilo Toninelli: «Penso che Conte dovrebbe lasciare il M5S per farsi il suo partito progressista, si faccia un esame di coscienza e lasci il simbolo a Beppe Grillo — afferma a Un Giorno da Pecora , su Rai Radio1 —. Il Movimento ormai è involuzione».

 

chiara appendino roberto fico

Le preoccupazioni si spostano dall’interno al gruppo parlamentare alle prossime Regionali. «Tra riunioni, interviste, votazioni sul leader, non ne usciremo tanto presto: così finiamo come al solito per farci male da soli», dice qualcuno. «Ora abbiamo tre elezioni Regionali: Veneto, Puglia, Campania. Il momento per dividerci non poteva essere meno indicato», rimarcano diversi esponenti. Le acque, insomma, non sono ancora calme.

 

2 - LA RETE DI APPENDINO

Estratto dell’articolo di Niccolò Carratelli per “la Stampa”

 

chiara appendino 2006 berlino 34

[…]  Nel dibattito, più di un parlamentare sottolinea l'inopportunità di dividersi o montare polemiche interne in piena campagna elettorale. Appendino ribadisce critiche e dubbi, ma non si innesca un nuovo «processo», come qualcuno aveva definito il Consiglio nazionale di sabato.

 

La raccontano isolata dentro i gruppi parlamentari, tutti schierati a sostegno della linea di Conte, che «va nel solco di quanto indicato dagli iscritti al termine di Nova», spiega più di un deputato ricordando l'assemblea costituente di un anno fa. Chi si aspettava una parola della collega ex sindaca, Virginia Raggi, anche lei da sempre ostile all'abbraccio con il Pd, è rimasto deluso.

 

E non è sfuggito a nessuno il silenzio assordante degli esponenti torinesi del Movimento, a cominciare da Sarah Disabato, consigliera regionale e coordinatrice M5s in Piemonte. C'è chi ha telefonato per esprimere solidarietà in privato e per ammettere che «Chiara non ha tutti i torti». Altra cosa è esporsi in pubblico.

 

appendino conte

In realtà, qualcuno che condivide in tutto o in parte le critiche dell'ex sindaca c'è, anche a Palazzo Madama o a Montecitorio. Qualche nome: le senatrici Mariolina Castellone ed Elena Sironi, già emerse in passato per posizioni più da "grilline delle origini" e a Montecitorio il deputato Antonio Iaria, eletto in Piemonte e già assessore nella giunta Appendino.

 

La tela dell'ex sindaca potrebbe svilupparsi più facilmente fuori dai palazzi, tra gli ex parlamentari e dentro la base. Tra i più attivi nel dare risalto alle sue dimissioni c'è l'ex ministro Danilo Toninelli, che ha anche risposto sui social al messaggio in cui lei annunciava il passo indietro: «Condivido il tuo pensiero, bisogna ritrovare lo spirito post-ideologico delle origini – le scrive –. Ma, finché si resta intrappolati negli schemi di centrosinistra o centrodestra, ogni ribellione sarà solo di facciata».

 

Maria Castellone, Stefano Patuanelli, Giuseppe Conte

Poi l'ex senatore piemontese, Alberto Airola, che legge la mossa di Appendino in chiave settentrionale: «Chiara esprime una sensazione di desertificazione politica in Piemonte e al Nord in generale – dice –. Deve arrivare un momento in cui o il Pd smette di presentarci degli interlocutori improbabili, o nessuno dei nostri voterà un'alleanza del genere».

 

Ma è tra i militanti della prima ora, i nostalgici di Grillo, che le parole di Appendino trovano terreno fertile. Un segnale arriva dalla Toscana, dove vari gruppi territoriali si sono spaccati sul sostegno a Eugenio Giani, con diversi addii al Movimento.

 

appendino raggi

E dove un gruppo di attivisti e iscritti, "Rinascita Toscana", ha diffuso un appello per denunciare «la crisi profonda del M5s sul territorio» e chiedere che, dopo Appendino, si dimetta anche Paola Taverna, ritenuta responsabile del «disastroso» risultato elettorale. . A Roma Conte è forte, in giro per l'Italia forse un po' meno: il numero dei votanti per la sua rielezione a presidente sarà un indicatore significativo.

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