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DAGOREPORT - LA RUOTA DELLA FORTUNA INIZIA A INCEPPARSI PER MARTA FASCINA. CAPITO CHE TAJANI LA CONSIDERA UN DEPUTATO ABUSIVO, LA “VEDOVA” HA CONFIDATO ALL'AMICO MARCELLO DELL’UTRI CHE AL TERMINE DELLA LEGISLATURA NON SI RICANDIDERÀ IN FORZA ITALIA - ‘’MARTA LA MUTA’’, DOPO AVER INNALZATO ALESSANDRO SORTE A COORDINATORE DELLA LOMBARDIA, SE L'E' RITROVATO COINVOLTO (MA NON INDAGATO) NEL CASO TOTI PER I LEGAMI CON DUE DIRIGENTI DI FORZA ITALIA, A LUI FEDELISSIMI, I GEMELLI TESTA, INDAGATI PER MAFIA - C’È POI MEZZA FAMIGLIA BERLUSCONI CHE SOGNA CHE RITORNI PRESTO A FARE I POMODORINI SOTT’OLIO A PORTICI INSIEME AL DI LEI PADRE ORAZIO, UOMO DI FLUIDE VEDUTE CHE AMMINISTRA IL MALLOPPONE DI 100 MILIONI BEN ADDIVANATO NEGLI AGI DOVIZIOSI DI VILLA SAN MARTINO - SI MALIGNA: FINCHÉ C’È MARINA BERLUSCONI CI SARÀ FASCINA. MA LA GENEROSITÀ DELLA PRIMOGENITA, SI SA, NON DURA A LUNGO... (RITRATTONE AL CETRIOLO DI MARTA DA LEGARE)

MARTA FASCINA ALLA CAMERA 1

DAGOREPORT

La ruota della fortuna per Marta Fascina inizia a incepparsi. Una volta capito che Tajani la considera un deputato abusivo di Forza Italia, visto che si appalesa in Parlamento ogni sei mesi, come la madonnina di Civitavecchia, la “vedova morganatica” di Arcore ha confidato al suo amico Marcello Dell’Utri che al termine della legislatura non si ricandiderà in Forza Italia. 

 

ANTONIO TAJANI E MARTA FASCINA - FORZA ITALIA - VIGNETTA BY OSHO

Ma Marta la Muta non intende mollare la politica: la seguirà attraverso Alessandro Sorte, capo del suo inner circle che lei ha innalzato a coordinatore forzista della Lombardia, facendo fuori la sua ex compagna di “cene eleganti” Lucia Ronzulli, in compagnia del deputato semplice Stefano Benigni e del sottosegretario al ministero delle Infrastrutture Tullio Ferrante. 

 

Tutti colpi portati a segno da Fascina epoca Berlusconi vivente. E’ invece fallito, causa decesso del Satrapo, l’operazione di far fuori l’odiata Ronzulli da capogruppo al Senato per sostituirla col ritorno della fuggiasca Gelmini.

 

LICIA RONZULLI - SILVIO BERLUSCONI - MARTA FASCINA

Altro flop è avvenuto con il meritocratico governo Meloni: il tentativo di far designare ministro della Sanità, o almeno sottosegretario, la sua amica del cuore, che la segue come un’ombra, alias la laureata in medicina Gloria Saccani Jotti, carissima al cuore di Fedele Confalonieri con i suoi 67 anni portati avanti a colpi di botox, è finito nel cestino.

 

 

A quanto pare, in seguito al caso Toti, si sarebbe incrinato il rapporto con Alessandro Sorte, coinvolto ma non indagato per i legami con due dirigenti di Forza Italia, a lui fedelissimi: i gemelli Italo Maurizio Testa e Arturo Angelo Testa, rappresentanti della comunità di Riesi a Genova, indagati per mafia (vedi articolo del “Fatto” a seguire).

 

MARINA BERLUSCONI FASCINA

Al di là della Sorte sicula e bara, ad oggi la situazione per Lady Arcore è questa: Ciccio Tajani la considera un deputato abusivo; c’è mezza famiglia Berlusconi, a partire da Pier Silvio e Luigi fino allo zio Paolo, che sognano solo che, col malloppone intascato di cento e passa milioni, la “Vedova” se ne ritorni presto a fare i pomodorini sott’olio a Portici insieme al di lei padre Orazio, uomo di fluide vedute che amministra l’eredità ben addivanato negli agi della Villa San Martino.

 

Dettaglio non irrilevante: alla Famiglia del defunto Cavaliere mantenere l’ambaradan di Arcore costerebbe la sommetta di 200 mila euro al mese. Mica bruscolini. 

 

SILVIO BERLUSCONI MARTA FASCINA DUDU - FOTO DI CHI

Ma, come malignano in Forza Italia, finché c’è Marina B. ci sarà Marta F.: ma fino a quando?

 

La generosità della primogenita non dura a lungo: come ben sanno le precedenti “fidanzate” e “badanti” di Silvio, da Nicole Minetti a Sabina Began, da Maria Rosaria Rossi a Francesca Pascale, trapassando Licia Ronzulli. 

 

matrimonio silvio berlusconi marta fascina

FI PROVA A USCIRE DALL’IMBARAZZO PER L’INCHIESTA TOTI: AGLI ARRESTI I FEDELISSIMI DEL COORDINATORE LOMBARDO ALESSANDRO SORTE 

Estratto dell'articolo di Giacomo Salvini per "il Fatto quotidiano" del 10 maggio 2024

 

Una cena per rialzarsi dopo l’inchiesta sul sistema Toti che ha coinvolto anche due dirigenti di Forza Italia a Bergamo (accusati di corruzione elettorale per agevolare la mafia) che ha messo in grosso imbarazzo il coordinatore lombardo Alessandro Sorte (estraneo all’inchiesta), molto vicino a Marta Fascina. [...]

 

I GEMELLI TESTA

L’evento elettorale servirà per cercare di riprendere fiato dopo l’inchiesta della procura di Genova che ha portato martedì agli arresti domiciliari per Toti e l’obbligo di dimora per i due dirigenti di Forza Italia. Indagati con l’accusa di corruzione elettorale al fine di agevolare Cosa Nostra sono Italo Maurizio Testa e Arturo Angelo Testa, rappresentanti della comunità di Riesi a Genova e ora sottoposti alla misura dell’obbligo di dimora nel Comune di Boltiere, nella Bergamasca. 

 

Prima delle regionali del 2020, i due fratelli avrebbero promesso posti di lavoro e il cambio di un alloggio di edilizia popolare per far arrivare i voti della comunità riesina verso la lista “Cambiamo con Toti Presidente”.

 

MARINA BERLUSCONI E MARTA FASCINA

A preoccupare il segretario nazionale azzurro Tajani è quindi il gancio tra Toti e i due siciliani trapiantati a Bergamo. Come ha scritto ieri Il Fatto, infatti, a sponsorizzare i Testa con il presidente ligure e il suo entourage, infatti, è stato il deputato di Forza Italia Sorte che dal 2023 è coordinatore di Forza Italia in Lombardia imposto dalla ex compagna di Silvio Berlusconi Marta Fascina per sostituire Licia Ronzulli.

 

paolo berlusconi luigi berlusconi marta fascina in prima fila alessandro sorte e stefano benigni

Arturo Testa era stato nominato nel marzo del 2023 responsabile di Forza Italia a Boltiere (Bergamo) e lavorava fino a due giorni fa come collaboratore del gruppo azzurro in Regione Lombardia, con Jonathan Lobati, uomo di Sorte in Regione. Il fratello Maurizio, invece, è stato scelto da Sorte come referente della circoscrizione di Dalmine, sempre nella bergamasca. I due sono stati sospesi da Forza Italia.

 

MARTA FASCINA, L'ULTIMA DONNA DI BERLUSCONI

Estratto dell'articolo di Dario del Porto, Giuliano Foschini, Emanuele Lauria, Fabio Tonacci per www.repubblica.it- 19 giugno 2023

GLORIA SACCANI JOTTI

 

Alle feste con Ricucci e Urtis

Finita la scuola superiore, Marta annuncia ai suoi (pochi) amici la volontà di trasferirsi a Roma per frequentare la facoltà di Scienze della Comunicazione. Nessuno è sorpreso. "Non era fatta per restare a Portici...". Qui accadono due cose: comincia a frequentare un certo tipo di feste. La si vede biondissima, riccissima e solare in una foto postata nell'ottobre del 2011 da Giacomo Urtis, il chirurgo estetico delle star. 

 

MARTA FASCINA - Giacomo Urtis - Stefano Ricucci

È la festa di compleanno di Urtis, non esattamente un evento accessibile a tutti, ci sono i fotografi delle riviste patinate e un elenco di invitati strafamosi e quelli che Dagospia, la Cassazione sul gossip, chiama sarcasticamente "morti di fama". Accanto a lei c'è Stefano Ricucci, il "furbetto del quartierino".

 

Ma nel "periodo romano", ed è il secondo punto, Marta Fascina non dimentica Berlusconi. Diverse fonti raccontano che tanto timida era la ragazza nei rapporti sociali, quanto sfrontata, nel senso di appassionata e ammirata, sapeva essere nelle lettere a mano che scriveva di suo pugno al Cavaliere. 

silvio berlusconi bacia marta fascina 3

 

Se effettivamente l'ex presidente del Consiglio - proprio in quei mesi travolto dagli scandali di Noemi Letizia, Patrizia D'Addario, dallo svelamento insomma del "ciarpame senza pudore" per usare la definizione di Veronica Lario - abbia letto o meno le lettere della giovane Fascina, non si sa. 

 

È un fatto però che la ragazza di Portici riesca ad accedere a Palazzo Grazioli. "Il merito è di Lele Mora che Marta conosce a una festa", dice un deputato forzista di lungo corso. Altri invece giurano che Mora non c'entri niente, e che lei fosse nel gruppo delle "campane" che già frequentavano le residenze di Berlusconi. Ma tant'è: Marta Antonia Fascina finisce dal Cavaliere. Il suo.

 

L'anno dell'ascensione è fatto risalire al 2013. Nella vita di Marta succedono quattro cose. La più importante è la prima: conoscere Berlusconi. Partecipa alle cene eleganti, come documenta il "libro mastro" delle ospiti dell'ex premier, una sorta di rubrica dove sono elencati i nomi, i cognomi, i numeri di telefono delle ragazze e, nel caso delle più giovani (come Marta, appunto, che in quel momento ha 23 anni), anche i numeri dei genitori. Marta è a corte. E intraprende il percorso, previsto dal protocollo del Sultano: la candidatura alle elezioni, il bonifico, l'arrivo ad Arcore. Marta è candidata a Portici, dove rientra tutti i weekend. 

 

SILVIO BERLUSCONI MARTA FASCINA DUDU

Il candidato sindaco del centrodestra è Vincenzo Ciotola (morto nel 2017), in una sfida complicata, anzi politicamente quasi impossibile, per la forza del centrosinistra. Ciò nonostante, chi si occupò di quella campagna elettorale ricorda Fascina molto attiva nel comitato allestito in piazza Brunelleschi. "Al suo fianco c'era sempre la madre". Le cose non vanno benissimo: Marta racimola 58 preferenze appena. 

 

Ma conta poco. Perché il rapporto col leader di Forza Italia si consolida, tanto che il 30 luglio del 2013 - documentano gli atti depositati alla procura di Milano nell'inchiesta sulle Olgettine - arriva sul suo conto corrente un primo bonifico, mittente proprio Silvio Berlusconi: sono 12.500 euro, causale "erogazione liberale". Più che la cifra, il versamento testimonia che Marta è già nel cuore del Cavaliere. Meritevole anche di un contratto di lavoro. Lo firma col Milan, per l'ufficio stampa. Anche se nessuno, oggi, a Casa Milan, si ricorda di lei.

MARTA FASCINA, LA BARBIE DI ARCORE - MEME BY GIAN BOY MANETTI

 

Arcore e il Parlamento

Dopo il primo bonifico, 12.500 euro nel 2013, a Marta Fascina arrivano da Silvio Berlusconi altri pagamenti a titolo di "erogazione liberale": 7 mila euro nel 2014, 5 mila nel 2016. Ma intanto, il lavoro nella comunicazione del Milan apre a Marta le porte di un'altra città: da Melito di Porto Salvo a Portici, da Portici a Roma, e da Roma, ora, a Milano. Meglio: villa San Martino ad Arcore. Perché le porte di casa Berlusconi le si aprono quasi subito, grazie proprio alla fidanzata ufficiale del Cavaliere, Francesca Pascale.

 

Marta fa parte di quel gruppo che chiamano "le campane" ma, a differenza delle altre, spicca per una qualità specifica: sa tacere. "In realtà ne aveva anche un'altra, la gentilezza", racconta a Repubblica una delle persone che più di altre frequentava le residenze di Berlusconi a quel tempo. "Quel suo essere incredibilmente cortese, affabile, quasi geisha, esattamente ciò che faceva impazzire Silvio. Francesca, invece, prese subito a imporre il suo carattere. Ricordo che spesso, per esempio, quando il presidente ripeteva le sue note barzellette a sfondo sessuale, si arrabbiava. "Basta!" gli urlava, "Non fai ridere nessuno". Un rimprovero che Marta mai avrebbe pronunciato. Anche perché non parlava mai...". 

 

orazio marta fascina

Arriviamo così al 2018. Si vota per le Politiche e in una notte, all'improvviso, il nome della semi-sconosciuta Fascina è imposto nella lista di quelli da far eleggere a tutti i costi. Per scelta personale e indiscutibile di Berlusconi, finisce iscritta nella sua Campania per un seggio alla Camera, spodestando Nunzia De Girolamo. 

 

A chi chiede: "Ma questa chi è?" (dicono che l'unico con cui sin lì ha scambiato qualche parola fosse soltanto Elio Vito), la risposta è una sola, minima, che chiude ogni discorso: "Un'amica di Galliani". Anche se l'amministratore delegato del Milan, in privato, giura di non aver nemmeno capito bene chi sia questa Marta. Anzi, pardon: l'onorevole Marta Antonia Fascina.

 

Non interviene mai ai lavori, partecipa poco alle votazioni, presenta due soli disegni di legge (sulla responsabilità civile dei magistrati e sulla riduzione dei parlamentari), la sola cosa per cui si nota sono gli sporadici interventi sul quotidiano di famiglia, Il Giornale: "Tutti sapevano che se Silvio voleva lanciare un messaggio, arrivava una dichiarazione di Fascina".

 

MARTA FASCINA COME ILARY BLASI - FOTOMONTAGGIO

Il ruolo di Marta, d'altronde, è quello: prendersi cura di Silvio. Con una dedizione che l'ex premier con il passare del tempo apprezza sempre più: "È stata un dono di Dio", dirà di lei. Nelle perfidie dei colleghi parlamentari, la "muta" è diventata così "la badante". Francesca Pascale, che perde quota nell'inner circle del Cavaliere tanto da aver lasciato Arcore, si è trasferita nella vicina villa Maria. Definisce Fascina come "una collaboratrice di Licia Ronzulli", ma tutti, compreso lei, sanno cosa sta accadendo: Marta l'ha scaricata e ha fatto fronte comune con Ronzulli, la nuova zarina di Forza Italia. 

 

marta fascina torna in parlamento dopo la morte di berlusconi 8

Una situazione che sta bene anche alla famiglia Berlusconi, Marina in primis: Francesca è sempre più ingombrante, un problema per Silvio e dunque per tutti. Meglio l'apparentemente introversa Fascina che, nelle sue apparizioni in Parlamento, sfoggia nuovi look: i capelli lisci e tirati come una Madonna, il colorito bianco di trucco, un tatuaggio sulla mano, "Sb", Silvio Berlusconi, il cui volto campeggia sulla cover del suo telefono. Bisogna attendere poco per vedere, su Diva e Donna, lo scoop: "Fascina è la nuova fidanzata di Berlusconi".

 

Quella promessa al San Raffaele

La scalata è cominciata e, ad accelerarla, è a sorpresa la pandemia. Berlusconi è costretto a limitare le relazioni sociali. E Marta diventa sua custode, circostanza che tranquillizza Marina e gli altri quattro figli del Cavaliere. Per dire: quando riprendono i lavori parlamentari, la Fascina è a Montecitorio. Un collega la presenta ad alcuni giornalisti. Una si avvicina per presentarsi e lei: "Mi scuserà, ma non posso stringere le mani di nessuno". 

 

I GEMELLI TESTA A PREDAPPIO

L'idillio culminerà nella fantasmagorica cerimonia delle "non nozze": arriva il 21 marzo 2022, dopo una promessa particolare. "Se sopravvivo, ti sposo", le ha detto il Cavaliere in una stanza del San Raffaele due mesi prima, nei giorni di uno dei tanti ricoveri, resosi necessario proprio durante le votazioni per il Quirinale.

 

È una festa a metà, perché i figli per ragioni di eredità si oppongono a un matrimonio vero e proprio. A Villa Gernetto ci sono tutti, vecchi e nuovi amici. E la corte berlusconiana per la prima volta, fra una foto di famiglia con Dell'Utri, Confalonieri e Letta e un'esibizione live di Gigi D'Alessio (di cui Marta è grande fan: è la sua sorpresa), vede per la prima volta anche Orazio Fascina. 

SILVIO BERLUSCONI E MARTA FASCINA

 

Non c'è invece Pier Silvio, assenza indice di un certo nervosismo in famiglia. In quei giorni, a far da tessitrice dell'unione, è Licia Ronzulli che non può neppure immaginare che sarebbe diventata anche lei vittima di Marta. Accade dopo le elezioni politiche di ottobre, che segnano il ritorno di Berlusconi al Senato.

 

L'Opa su Forza Italia fallita

Per la prima volta, nelle trattative per le liste, Marta si fa sentire. Chiede spazio per alcuni esponenti forzisti a lei vicini: il suo compagno di scuola, Tullio Ferrante, che diverrà parlamentare e sottosegretario, e il gruppo dei "bergamaschi", Alessandro Sorte di Treviglio e Stefano Benigni di Alzano Lombardo. Nel partito i due, Sorte e Benigni, godono di scarsa stima: li chiamano "gli avventurieri". 

 

È però l'inizio di un tentativo di scalata dall'interno. Che va avanti fino a qualche giorno fa. È il 10 giugno, in calendario c'è un pranzo ad Arcore fra Berlusconi e i ministri. Nel menu le nomine dei responsabili territoriali di Forza Italia, divisi per aree geografiche. Il nome per il Nord è quello di Sorte, per il Sud c'è Ferrante.

 

orazio fascina

Il ricovero di Berlusconi, tuttavia, interrompe l'ascesa. Il Cavaliere muore la mattina del 12 giugno. Due giorni dopo il funerale, dopo aver sentito Marina Berlusconi, Tajani annuncia che "Marta non ha bisogno di alcun ruolo formale". Ai più sembra un freno alla carriera politica della vedova. Ma bisognerà aspettare lunedì 26, con l'apertura del testamento, per capire se Marta Antonia Fascina, la donna del mistero, continuerà, in silenzio, a parlare.

 

luigi berlusconi e marta fascina allo stadio di monza

 

LA TARGA DELL UFFICIO DI MARTA FASCINA ALLA CAMERA

 

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