SALLUSTI CON L'ELMETTO: “L’ANTIBERLUSCONISMO È STATO UN ATTENTATO CONTRO QUESTO PAESE MESSO IN ATTO DALLA SINISTRA ATTRAVERSO TRADIMENTI, CON LA COMPLICITÀ DI STATI ESTERI, MAGISTRATURA DEVIATA E LINCIAGGI MEDIATICI (‘REPUBBLICA’ E ‘FATTO’). UN COLPO DI STATO CHE, IRONIA DELLA SORTE, HA PRODOTTO UNO COME MATTEO RENZI. BEN GLI STA''

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Alessandro Sallusti per “il Giornale”

 

TRIBUNA A SAN SIRO ALESSANDRO SALLUSTI IN MEZZO A DANIELA SANTANCHE SILVIO BERLUSCONI E MARIA ROSARIA ROSSI TRIBUNA A SAN SIRO ALESSANDRO SALLUSTI IN MEZZO A DANIELA SANTANCHE SILVIO BERLUSCONI E MARIA ROSARIA ROSSI

 

Come tutti i cancri, anche l'antiberlusconismo militante è difficile da estirpare. Dalle colonne di la Repubblica e del Fatto i guerriglieri di sempre hanno ridato fiato alle trombe, complice l'affermazione di Matteo Renzi che «berlusconismo e antiberlusconismo pari sono nei danni che hanno provocato al Paese».

 

Certo, molti di loro sono invecchiati e non hanno lo smalto esibito negli anni Novanta, alcuni si sono pure rimbambiti a furia di ripetere le stesse cose, quasi tutti pontificano da ville, hotel e spiagge di lusso grazie ai non pochi soldi fatti pontificando che Berlusconi è uno sporco capitalista.

SALLUSTI BerluschinoSALLUSTI Berluschino

 

Parliamo di una manica di ipocriti opportunisti, compagni di lotta rivoluzionaria finiti per convenienza ai vertici del sistema borghese, che si tratti di giornali, università o istituzioni poco importa. Volevano il comunismo al potere e si sono ritrovati prima Berlusconi e ora Renzi, democristiano amorale e opportunista. Già questo la dice lunga, oltre che sul comunismo, sulla loro intelligenza, sulla capacità di incidere nella società reale che c'è oltre il confine di Capalbio, spiaggia chic eletta a sede sociale.

RENZI EZIO MAURORENZI EZIO MAURO


Adesso questo circo di invidiosi a tempo pieno se la prende con il premier per «complicità col nemico», non capendo che l'unico antiberlusconiano vero apparso sulla scena è proprio lui, Matteo Renzi.

 

Evitando lo scontro personale, blandendo il Cavaliere e il suo elettorato con false promesse, Renzi non solo ha riportato con prepotenza la sinistra al governo ma si è mangiato pure una fetta di centrodestra (prima Alfano poi Verdini). Più di così non so cosa poteva fare, e mi auguro non faccia. E non lo dico da tifoso. Renzi è il classico democristiano di sinistra, subdolo e ambiguo, avversario temibile di chi si professa liberale. È vero che ha umiliato i comunisti che comandavano nel suo partito, è vero che si ritrova contro buona parte degli antiberlusconiani, ma non sono questi motivi sufficienti per concedergli un lasciapassare in bianco.

STRETTA DI MANO TRA TRAVAGLIO E BERLUSCONI jpegSTRETTA DI MANO TRA TRAVAGLIO E BERLUSCONI jpeg


Non cadiamo nella trappola linguistica di Renzi. Berlusconismo e antiberlusconismo non si possono mettere sullo stesso piano ma per il motivo opposto a quello sostenuto dai guerriglieri di Repubblica e Fatto. Il primo ha prodotto il primo vero tentativo di cambiare questo Paese, il secondo è stato un attentato contro questo Paese e le sue istituzioni messo in atto dalla sinistra attraverso tradimenti, con la complicità di Stati esteri, magistratura deviata e linciaggi mediatici. Un colpo di Stato che, ironia della sorte, ha prodotto uno come Matteo Renzi. Ben gli sta.