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DAGOREPORT – ALLA DIREZIONE DEL PD, I RIFORMISTI DEM SONO SOBBALZATI SULLA SEDIA ALLE PAROLE DI…
SALVINI, ALLA FINE, SI ADEGUERÀ – IL SEGRETARIO LEGHISTA, COME GIÀ HA FATTO DIECI VOLTE NEGLI ULTIMI TRE ANNI, FARÀ IL SOLITO CASINO MA POI ABBASSERÀ IL CAPINO SULL’UCRAINA: ANCHE SULLE TRUPPE ITALIANE A KIEV ABBOZZERÀ PER NON PERDERE LA FACCIA, SOPRATTUTTO SE SARÀ IL SUO IDOLO TRUMP A CHIEDERE UNO SFORZO EUROPEO – SORGI: “C’È UN ARGOMENTO CHE PREOCCUPA IL LEADER LEGHISTA, ED È L'ATTEGGIAMENTO IPERPACIFISTA CHE TERRÀ IL SUO EX-ALLEATO CONTE, CON IL QUALE DI TANTO IN TANTO SEMBRA RISORGERE IL VECCHIO ASSE GIALLOVERDE…”
1. La strada stretta di Matteo
MATTEO SALVINI ALLA STAMPA ESTERA
Estratto dell’articolo di Marcello Sorgi per “La Stampa”
Davanti a Salvini c'è un sentiero sempre più stretto. È difficile da reggere, per il Capitano leghista, il "no" al coinvolgimento di soldati italiani in una forza multinazionale di pace, come quella che Meloni, che anche ieri ha messo le mani avanti («Non è all'ordine del giorno») alla fine accetterebbe per frenare la fretta di Macron e Starmer.
[…] Per questo ieri, malgrado esponenti del suo partito, poco prima di lui, avessero tenuto duro contro il possibile intervento delle Forze armate italiane, il vicepremier è apparso più possibilista.
INCONTRO TRA MATTEO SALVINI E PAOLO ZAMPOLLI
Per la semplice ragione che […] sarebbe difficile dire di no a Trump, Putin e a Von der Leyen e tirarsi indietro in un quadro in cui il cessate il fuoco sarebbe già avvenuto: condizione, questa, senza la quale Salvini non vuol parlare del possibile intervento dell'Italia.
Insomma la Lega si comporterebbe più o meno come ha fatto nelle dieci volte in cui, in questi tre anni, è stata chiamata a votare in Parlamento gli aiuti in armi a Zelensky: facendo un gran baccano prima, durante e dopo la decisione, ma poi votando a favore.
[…] C'è però un argomento che preoccupa il leader leghista, ed è l'atteggiamento iperpacifista che terrà il suo ex-alleato Conte, con il quale di tanto in tanto sembra risorgere il vecchio asse gialloverde del primo governo della scorsa legislatura. Salvini sa che da lui non può aspettarsi sconti.
CONTE E SALVINI FILO PUTIN - VIGNETTA BY ROLLI - IL GIORNALONE - LA STAMPA
2. SALVINI IL GUASTATORE VEDE L’INVIATO ZAMPOLLI TAJANI FA DA ARGINE “KIEV NELL’UE, GIÀ DECISO”
Estratto dell’articolo di Lorenzo De Cicco per “la Repubblica”
https://www.repubblica.it/politica/2025/02/27/news/salvini_incontro_tajani_zampolli-424030348/
Matteo Salvini si fa appuntare la spilletta Usa, con scritto «47° presidente», dall’inviato speciale di Trump per l’Italia, Paolo Zampolli. Poi riceve l’altro amico di The Donald, Rudy Giuliani. Intanto in conferenza con la stampa estera piccona l’Ue a trazione von der Leyen, si dice «assolutamente contrario» alla difesa comune europea e scaccia l’ingresso dell’Ucraina nella famiglia di Bruxelles.
L’altro, Antonio Tajani, risponde «Zampolli chi?» fuori Montecitorio, non vede nemmeno Giuliani. Nel frattempo benedice l’esercito comune europeo e ritiene che il percorso per portare Kiev nell’Unione sia una «decisione già presa ». Entrambi sono vicepremier dello stesso governo, a guida Meloni. Ma mettendo in fila le loro sortite, solo nelle ultime 24 ore, viene fuori un match di ping pong.
[…] Con Zampolli — come con Giuliani — Salvini chiacchiera pure della sua visita negli Usa: non ci ha affatto rinunciato, anzi la prepara da qui all’estate. […] «Ci rivediamo presto negli Usa», twitta il leghista al termine della girandola di riunioni. Prima, nella sede della stampa estera, aveva rinnovato la sua professione di trumpismo, parlando di «accelerazione positiva» in tutto il mondo e spendendo parole al miele anche per Vance: «Quando dicono che il problema dell’Europa siamo noi europei hanno ragione».
Davanti ai cronisti di mezzo mondo, Salvini ha bersagliato soprattutto l’Ue e la «pessima» Ursula. L’esercito comune europeo? «L’ultima cosa da fare, con von der Leyen a capo dura 20 minuti e poi si arrende».
L’Ucraina nell’Unione? «Sarebbe curioso e irrispettoso se aderisse prima di paesi come Serbia e Albania, in attesa da una vita». La Russia, per Salvini, dovrà essere «un interlocutore a guerra finita», per non lasciarla nelle mani della Cina, dove comunque ha annunciato un viaggio istituzionale. Gli oppositori eliminati come Navalny? «Gli episodi delittuosi non fermino il dialogo per la pace».
Segue un’altra frenata sul coinvolgimento di militari italiani in Ucraina, anche in una eventuale missione sotto l’ombrello dell’Onu: parlare oggi di mandare soldati «non ha senso », è il pensiero di Salvini, aggiungendo che però «non abbiamo mai detto di no, ma prima di parlare di un solo soldato italiano in Ucraina dovranno essere molto convincenti ».
Tra una lode a Orbàn, un’esaltazione dei risultati dell’Afd e una punzecchiata al neo-cancelliere tedesco Merz per l’alleanza con la Spd, Salvini ha ventilato pure l’ipotesi di «un conflitto sociale tra Italia, Germania e Francia» se non si fermeranno gli arrivi di migranti.
MATTEO SALVINI FESTEGGIA IL SECONDO POSTO DI AFD ALLE ELEZIONI IN GERMANIA
E Tajani? Sostiene l’opposto. Sì all’esercito comune europeo, «indispensabile, ne parlava già Berlusconi e prima ancora De Gasperi», sì al «percorso» per far entrare Kiev nell’Ue, «decisione già presa, non è una novità che sia candidata» e non va messa in contrapposizione con l’iter di Serbia e Albania. E Zampolli? Lo incontrerà come Salvini? «Chi?».
3. ATTACCA VON DER LEYEN E LODA ORBÁN SALVINI: NON SI PARLI DI MILITARI ORA
Estratto dell'articolo di Marco Cremonesi per il “Corriere della Sera”
[…]
I cronisti della stampa estera chiedono a Salvini del suo rapporto con Putin, ricordano la famosa maglietta sulla Piazza Rossa. Lui, taglia corto: la guerra e l’invasione «hanno cambiato qualsiasi tipo di rapporto o relazione» con il presidente russo. Certo, secondo Salvini «per l’Europa ha molto più senso ed è più utile in generale per le potenze occidentali avere un dialogo con la Russia e non con la Cina».
MATTEO SALVINI ALLA STAMPA ESTERA
[…] Salvini si sofferma sulla vittoria in Germania di AfD: «Leggiamo di estrema destra... Se AfD è il secondo partito in Germania un senso ci sarà. Per fortuna la gente vota contro le etichette. Mi rifiuto di pensare che ci siano milioni e milioni di nazisti e fascisti in giro per l’Europa». Il vicepremier Antonio Tajani è distaccato: «Ho detto quel che penso di AfD. Noi siamo nel Ppe, AfD sarà all’opposizione. Ci sarà un governo a guida popolare con i nostri amici alleati della Cdu, un fatto positivo per l’Italia, per la Germania. Va bene così». C’è ancora il tempo per rispondere a una domanda su George Soros: «Io avrei vergogna di essere finanziato da uno come lui. Per l’Italia è stato una rovina».
MATTEO SALVINI ALLA STAMPA ESTERA
LA PREVALENZA DEL CREMLINO - VIGNETTA DI ELLEKAPPA
DONALD TRUMP - MATTEO SALVINI - GIORGIA MELONI - MEME BY EDOARDO BARALDI
MATTEO SALVINI E PUTIN
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