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SALVINI HA UN GROSSO PROBLEMA: RICOLLOCARE GLI EURODEPUTATI LEGHISTI CHE DA GIUGNO RIMARRANNO A SPASSO – ALLE EUROPEE LA LEGA PASSERÀ DAL 34,3% DI CINQUE ANNI FA A UN IPOTETICO 6-10%. E I SEGGI DOVREBBERO PASSARE DA 28 A 6 - DA SILVIA SARDONE A GIANNA GANCIA, MOGLIE DI ROBERTO CALDEROLI, DA SUSANNA CECCARDI A “MISTER PAPEETE” MASSIMO CASANOVA: TUTTI QUELLI CHE RISCHIANO SERIAMENTE DI NON ESSERE CONFERMATI A BRUXELLES…

Estratto dell’articolo di Matteo Pucciarelli per “la Repubblica”

 

MATTEO SALVINI

Fenomeni nel 2019, figurine tristi nel 2024. Con la Lega che passerà dal record del 34,3 per cento di cinque anni fa ad un ipotetico 6-10 per cento a giugno, c'è tutta una delegazione eletta a Bruxelles che rischia di sparire o quasi. I 28 seggi potrebbero quindi scendere a sei.

 

Tra questi sei rischia di entrare in carrozza il generale Roberto Vannacci, possibile capolista in tutte le circoscrizioni, togliendo quindi un altro posto; e magari con Aldo Patriciello, ras delle preferenze in Campania transitato da Forza Italia e che scalda i motori per il collegio Italia meridionale, il numero può addirittura diventare quattro.

 

[…]  Se la matematica non è un'opinione, rientrerà un eletto su sette. Dopo il primo autoescluso eccellente, cioè il presidente del partito europeo Identità e democrazia Marco Zanni che ha confermato l'indiscrezione di Repubblica - cioè non si ricandiderà -, in Lombardia si preannuncia una sfida all'ultima preferenza tra Angelo Ciocca, che cercò di animare la minoranza del comitato nord, e Silvia Sardone, volto televisivo, pasionaria del Carroccio milanese, moglie di Davide Caparini, uomo che ancora conta nella Lega.

 

ROBERTO VANNACCI

Ma poi ci sarebbero anche Danilo Lancini, ex sindaco di Adro, un altro che un suo seguito ce l'ha. Senza dimenticare la piemontese Gianna Gancia, moglie di Roberto Calderoli, e che la propria corsa la farà comunque. […]

 

Discorso simile per Mara Bizzotto e Gianantonio "Toni" Da Re, per fare altri due nomi cari alla base ma del nord-est. Da Re è ormai da anni in totale rotta di collisione con Salvini, e perora da tempo il ritorno alla causa nordista.

 

GIANNA GANCIA

Tra i nomi eccellenti entrati alla scorsa mandata, e non è detto che faranno il bis, ci sono Susanna Ceccardi e Antonio Maria Rinaldi, eletti nella circoscrizione Italia centrale. La prima è il dominus del partito in Toscana, il secondo è l'economista beniamino del governo gialloverde che ora è politicamente caduto in disgrazia, o quasi; sembra un'epoca fa quando al Circo Massimo la base del M5S in festa lo accoglieva con onori e applausi.

 

Al sud, vista la temibile concorrenza del campano Patriciello, infine serve un miracolo per Massimo Casanova, mister Papeete, proprietario del famoso stabilimento del Salvini desnudo alla consolle che fece cadere il Conte 1. Cinque anni fa prese 69 mila preferenze, che non sono poche, ma con una Lega alle percentuali attuali non sarà facile far scattare due seggi nella circoscrizione.

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