“CHIARA, TI RICORDI QUANDO HAI AMMESSO A FEDEZ CHE TI SEI SCOPATA ACHILLE LAURO?” - IL “PUPARO” DEL…
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1. GOVERNO: SALVINI, CONTRATTO È SACRO MA TENERE OCCHI APERTI
(ANSA) - "Quello che firmo io mantengo, gli impegni che prendo li rispetto. La riforma della giustizia e anche della prescrizione sono nel contratto di governo e li faremo. Però, la giustizia è affare delicatissimo: se ci si mette mano, bisogna farlo bene". Interviene così, in un'intervista al Corriere della Sera, il vicepremier Matteo Salvini, sulle ultime tensioni tra i ministri Bongiorno e Bonafede.
Il leader leghista si schiera a difesa di Bongiorno: "Lei ha una grande credibilità, di certo non può essere accusata di berlusconismo. Io sono d'accordo sul fatto che i processi debbano avere una fine e sono d'accordo sul fatto che non possano essere prescritti quelli di chi ha i soldi. Io dico: riformiamo la prescrizione, ma facciamolo in maniera efficace. Non necessariamente un emendamento presentato dalla sera alla mattina è il modo migliore".
"Gli obiettivi miei, di Di Maio e di Bonafede sono gli stessi. E nessuno deve avere dubbi: il contratto è sacro - afferma -, e vale per tutto quello che contiene, dal reddito di cittadinanza alla Fornero all'esame costi-benefici per le grandi opere". "Noi i patti li rispettiamo e sono convinto che lo sappiano tutti. Vedo una gran bagarre giornalistica, descrizioni che non corrispondono affatto ai nostri rapporti: io e Di Maio ci sentiamo e ci messaggiamo tutti i giorni".
"Io - afferma - non parlo di manine e di complotti, ma è vero che ogni tanto bisogna tenere gli occhi ben aperti". Salvini parla di un episodio "che non comporta necessariamente malafede ma magari soltanto distrazione", nel decreto fiscale, sulle sigarette elettroniche: "il testo era entrato in un modo ed è uscito nell'altro: e la tassa ritornava", "non grido al complotto ma capisco lo sfogo di Di Maio".
2. PRESCRIZIONE: GIORGETTI, NEL CONTRATTO NON È COSÌ
(ANSA) - "Non mi intendo di diritto penale, ma non credo che sia nei termini proposti dai relatori della legge", precisa a Repubblica il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Giancarlo Giorgetti, sulla presenza o meno della prescrizione nel contratto di governo. E aggiunge: "Ci sarà una discussione. Bonafede si confronterà con i nostri esperti, non c'è dubbio. E troveremo una soluzione". Al M5S dice: "L'alleanza, come ho spiegato, si basa sulla fiducia reciproca. Se iniziamo a pensare ai sondaggi, ai giornalisti - sempre voi - all'ancien régime che vuole farci litigare per farci cadere, allora finisce male. Sta a noi evitare che accada".
Sempre a questo proposito, rileva: "in realtà io e Matteo siamo molto preoccupati dai sondaggi sulla Lega. Perché li riteniamo un po' gonfiati. E poi perché rischiano non solo di dare alla testa agli alleati, ma anche di provocare un'ubriacatura tra qualcuno dei nostri". Quando gli si fa notare che con il 30% Salvini potrebbe chiedere per sé Palazzo Chigi, risponde: "secondo le regole della politica è sicuramente così, ma Salvini neanche privatamente ha mai espresso questo auspicio. Anche perché se davvero prendiamo il 35% alle Europee e vinciamo in Emilia e Toscana, serve tempo per costruire una classe dirigente all'altezza".
Sullo spred a 300, afferma: "Mi rendo conto. In Parlamento sulla manovra serve un comportamento serio e responsabile, restando nel 2,4%. Se sforiamo con emendamenti bizzarri, allora c'è un problema. Anche per lo spread", sule banche "monitoriamo attentamente la situazione. E siamo pronti anche a interventi tempestivi e risoluti".
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