matteo salvini virginia raggi luigi di maio

SALVINI MANDA IL FOGLIO DI VIA ALLA RAGGI: ''SIAMO PRONTI A GOVERNARE ROMA. LA LEGA È IL SECONDO PARTITO A UN SOFFIO DAL PD, IN CERTE PERIFERIE ABBIAMO PRESO IL 36% CON IL M5S AMPIAMENTE DIETRO''. IL CAPITONE DA DIACO NON USA MEZZI TERMINI: ''È UN SEGNALE DEI ROMANI NEI CONFRONTI DELLA SINDACA RAGGI'' - ''L'UE NON MANDI LETTERINE, METTA AL CENTRO IL LAVORO - 30 GIORNI A DI MAIO? NESSUN ULTIMATUM''

 

salvini raggi 3

  1. SALVINI, 30 GIORNI A DI MAIO? NO, NESSUN ULTIMATUM

 (ANSA) - "No, nessun ultimatum". Lo ha detto a Rtl 102.5 il ministro dell'Interno Matteo Salvini a cui è stato chiesto di commentare il titolo di Repubblica che dice che Salvini, dopo la vittoria alle europee ora darà "30 giorni a Di Maio".

 

"Gli equilibri interni e le sorti del partito vengono dopo", ha detto inoltre il leader della Lega, a cui è stato chiesto se siano fondati i rumors secondo cui starebbe lavorando a un nuovo obiettivo politico, ossia trasformare il movimento nel 'partito del buonsenso'. "No - ha risposto Salvini - per il momento c'è una missione enorme: cambiare le regole europee".

 

  1. ROMA : SALVINI, 'ELETTORI GIUDICHERANNO, NOI PRONTI A GOVERNARE CAPITALE'

matteo salvini luigi di maio

"A Roma siamo il secondo partito ad un pelo dal Pd. In alcune periferie, la Lega ha preso il 36 per cento, con il M5S ampiamento dietro. E' un segnale dei romani nei confronti della sindaca Raggi''. Lo dice Matteo Salvini ospite di Rtl 102.05, rispondendo a Pierluigi Diaco che gli chiede se la Lega si sta preparando a guidare Roma. Riguardo l'ipotesi di un sindaco leghista nella Capitale il leader della Lega assicura: ''Il giudizio sul sindaco lo danno gli elettori quando votano, ci faremo trovare pronti''.

 

 

  1. SALVINI, PRIMA SICUREZZA E TASSE, IL RESTO VIENE DOPO

 (ANSA) - "Sicurezza e tasse: tutto il resto viene dopo". Lo ha detto a Rtl 105.5 il leader della Lega Matteo Salvini, indicando le sue priorità. Salvini ha ricordato che il decreto sicurezza "è pronto, era pronto già scorsa settimana". Quanto alle tasse, "al Paese - ha detto - serve uno choc fiscale. Dobbiamo abbassare le tasse, non tutto a tutti, però l'obiettivo c'è nel contratto di governo, il 15%, serve una cura Trump, una cura Orban, uno choc fiscale positivo per far ripartire il Paese".

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  1. UE: SALVINI, NON MANDI 'LETTERINE' E METTA AL CENTRO LAVORO

 (ANSA) - "Spero che non ci sia nessuno in Europa che mandi 'letterine'". Lo ha detto il ministro dell'Interno Matteo Salvini a Rtl 102.5, a proposito della lettera che la Ue sta per inviare all'Italia per il debito. "Adesso vediamo se arriva la letterina - ha detto ancora Salvini - e ci multano per i debiti del passato chiedendoci 3 miliardi.

 

Vi pare che in un momento storico in cui c'è una disoccupazione giovanile del 50% in alcune regioni italiane, in cui dobbiamo assumere in fretta medici e infermieri, da Bruxelles qualcuno in nome di regole del passato ci chieda 3 miliardi di multa e a settembre 20 miliardi di aumento di tasse? Ogni mia energia sarà usata per cambiare queste regole vecchie e superate. Il voto di domenica è stato una sfiducia nei confronti dell'Europa fondata sui tagli. Ora, se vogliono, i leader si mettono al tavolo e mettono al centro il lavoro, il tasso di disoccupazione, l'economia reale rispetto allo spread e alla finanza".

 

MATTEO SALVINI LUIGI DI MAIO COME BUD SPENCER E TERENCE HILL

Per cambiare le regole in Europa, ha detto Salvini, "occorre realismo, pragmatismo e buon senso. Il voto di domenica non ha cambiato solo in Italia ma ha mandato a casa tutti quelli che stavano governando in questo momento: la Merkel, Macron, Tsipras, è stata una sfiducia nei confronti dell'Europa fondata sulla precarietà, i tagli, la disoccupazione. Se si vuole i leader si mettono al tavolo e in quindici giorni scrivono le nuove regole dove al centro viene messo il lavoro, non i numerini, il nuovo indice di benessere deve essere il tasso di disoccupazione, fino a che non si dimezza la disoccupazione in Italia si investe, si spende, si assume, si riducono le tasse, rimettiamo al centro l'economia reale rispetto alla finanza, gli indici i fattori".