luca morisi matteo salvini

“MORISI? LA PROCURA DICE CHE NON C’E’ REATO. E’ UN ATTACCO ALLA LEGA A 5 GIORNI DAL VOTO” – SALVINI SE LA PRENDE CON LA GIUSTIZIA AD OROLOGERIA E VA AL CONTRATTACCO: “STO ANCORA ASPETTANDO DI SAPERE DOVE SONO I RUBLI DI PUTIN, GLI AMICI MAFIOSI DI SIRI, GLI ERRORI DEI NOSTRI PARLAMENTARI. TUTTO È FINITO IN NULLA. CI ATTACCANO PERCHÉ DIAMO FASTIDIO AL SISTEMA. IO NON HO MAI COMMENTATO LA STORIA DEL FIGLIO DI GRILLO O DEI PARENTI DI CONTE - IO AL CITOFONO? IL CASO È DIVERSO. LÌ C’ERANO DEGLI SPACCIATORI…”

CHIARA BALDI per lastampa.it

 

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«Le vicende private e personali non le commento. Di nessuno: né degli avversari né degli amici. La stessa procura dice sostanzialmente che non c'è reato, quindi giudizi morali non ne do. Ma la lotta contro ogni tipo di droga è la mia ragione di vita. Non sarò mai a favore del consumo della droga, della liberalizzazione, della legalizzazione, della distribuzione di nessun tipo di droga. E chi la usa sbaglia».

 

Matteo Salvini arriva all’ex Macello, in viale Molise a Milano, accompagnato dal candidato sindaco Luca Bernardo e, dopo il sopralluogo, risponde alle domande dei cronisti, che invece ieri sera a Niguarda non avevano potuto avvicinarlo, sulla vicenda che riguarda «il capro espiatorio» Luca Morisi, ex social media manager della Lega, ideatore della “Bestia” e, non di minore importanza, amico di Salvini.

 

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Che si dice dispiaciuto perché «il fango sparso in queste ore, verrà smaltito e poi a chiedere scusa so già che saranno in pochi: permettetemi però di dire che in un Paese normale, visto che di indagini sulla Lega e su di me, ne avete fatte a decine e sono finite in nulla, sto ancora aspettando di sapere dove sono i rubli di Putin, gli amici mafiosi di Siri, gli errori dei nostri parlamentari. Tutto è finito in nulla».

 

 

Così come Salvini si augura che finisca in un nonnulla la vicenda di Morisi: «Se, come mi auguro, non ci sarà nessun reato a carico di una persona infamata, aspetterò – temo invano – le scuse di qualcuno. Rispetto quello che dicono i giudici. La procura parla di fatto banale, senza che ci siano altri precedenti e di un eventuale consumo personale, che condanno e sempre condannerò. Se poi settimana prossima uscirà, come sono convinto, che il dottor Luca Morisi non ha commesso alcun reato, chi gli restituirà la dignità? Se tutti attaccano la Lega, è perché siamo gli unici che diamo fastidio a un sistema, che vuole portare indietro l'Italia.

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Se Luca ha sbagliato sarò il primo a chiedergli perché? Io non mi sono mai permesso di commentare le vicende del figlio di Grillo, dei parenti di Conte o di qualcuno della sinistra mi fermo, sono vicende private». E torna a ribadire la sua netta posizione contro l’uso di stupefacenti: «Chi spaccia droga è un delinquente, chi la usa è un cretino: la differenza tra un criminale e un cretino, da codice penale, è evidente». E comunque, rincara la dose Salvini, nel pomeriggio, Morisi, non c'entra nulla con il partito, perché lui risponderà a se stesso e alla sua coscienza...». Di certo, osserva «è un attacco gratuito alla Lega a 5 giorni dal voto». Così il leader della Lega, Matteo Salvini parlando dell'inchiesta sul suo guru social, Luca Morisi, ospite di «Oggi è un altro giorno» su Rai 1.

 

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A quel punto un cronista gli chiede se «si è pentito della citofonata fatta al quartiere Pilastro di Bologna?» e la sua risposta è netta: «No, perché hanno arrestato degli spacciatori. Lì c'erano degli spacciatori che sono stati arrestati. Non andiamo a casa. Diciamo che sono stato ministro dell'Interno e qualche contatto con le forze dell'ordine ce l'ho».

 

Ma il mese di settembre è stato per Salvini costellato di difficoltà. Ieri il ministro per lo Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti a La Stampa aveva detto di non apprezzare i candidati sindaci del Centrodestra alle amministrative. A tal proposito, il segretario della Lega ha risposto questa mattina: «Giorgetti è stato frainteso e poi si è smentito. Ha detto che sta facendo campagna per il centrodestra e il nostro obiettivo è vincere. A Milano con Bernardo e a Roma con Michetti».

LUCA MORISI E MATTEO SALVINI

 

Ma il leader del Carroccio è comunque fiducioso: «Io il voto lo lascio dare agli italiani, chi si loda si imbroda. Sto facendo decine di incontri al giorno in piazze piene, incontrando migliaia di persone. Di Sala e di Letta non si ha traccia. Aspettiamo con serenità il voto del 3/4. Io ho le spalle larghe e non sono un complottasti ma il fatto che a reti unificate e a partiti unificati l’unico avversario siano Salvini e la Lega mi dice che siamo sulla strada giusta».

 

 

Infine, un passaggio sul ministro della Lega Giancarlo Giorgetti che nelle ultime ore aveva espresso gidizi positivi sul candidato sindaco di Roma Carlo Calenda. «Non ho molto tempo per leggere le interviste, poi ho visto che Giorgetti ha smentito. A Roma Michetti è una persona competente e per ripartire bisogna farlo dalle periferie e non dai salotti di Calenda. Roma è Tor Bella Monaca, Rebibbia, è Ostia. Roma è stupenda ma è stata trascurata in questi anni di Pd e 5 Stelle». Questa, insomma, la replica di Matteo Salvini replicando all'intervista del suo ministro che aveva «bocciato» la scelta del candidato sindaco del centrodestra a Roma, «promuovendo» l'outsider Carlo Calenda.

 

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