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SALVINI, IL PIÙ TRUMPIANO DEL REAME – IL VICEPREMIER ANCHE OGGI ELOGIA UNO DEI SUOI DUE IDOLI, DONALD TRUMP (L’ALTRO È VLADIMIR PUTIN): “LO RINGRAZIO, COME TUTTI DOVREBBERO, PER LO SFORZO CHE STA FACENDO. SPERO NON CI SIANO GUASTATORI OCCIDENTALI A CUI CONVIENE LA CONTINUAZIONE DELLA GUERRA” – LA LEGA NEI GIORNI SCORSI HA APPLAUDITO GLI USA ANCHE PER LE SANZIONI ALL’EX COMMISSARIO UE THIERRY BRETON: SALVINI È IN PRESSING PER METTERE GIORGIA MELONI DI FRONTE ALLE CONTRADDIZIONI DEL SUO CAMALEONTISMO (PER IL SUO RUOLO DI PREMIER È COSTRETTA A TENERE IL PIEDE IN DUE STAFFE TRA USA E UE...)
SALVINI, GRAZIE A TRUMP PER UCRAINA, SPERO NON CI SIANO GUASTATORI OCCIDENTALI
(ANSA) - "Da Mar-a-Lago mi aspetto un altro passo avanti. Ringrazio come tutti dovrebbero ringraziare il presidente Trump per lo sforzo che sta facendo. E poi è chiaro che la partita finale sarà a tre: Trump-Zelensky e Putin.
Spero non ci siano guastatori occidentali a cui conviene la continuazione della guerra con la produzione e la vendita delle armi magari per riconvertire settori industriali messi in ginocchio da Bruxelles".
Lo ha detto Matteo Salvini a Radio Libertà sull'incontro di domani. "Ci sono migliaia di morti ogni giorno, un massacro insensato per una guerra che ormai è chiaro a entrambi i fronti che nessuno vincerà sul campo", ha aggiunto il leader della Lega.
volodymyr zelensky e giorgia meloni a berlino
"La soluzione territoriale dovranno trovarla Zelensky e Putin con l'accompagnamento dell'amministrazione americana, non Macron, Kallas, Stamer o Salvini" ha aggiunto. "Mi sembra che le parole di Zelensky nelle ultime settimane rappresentino la voglia di mettere fine a questo massacro", ha aggiunto.
LITE LEGA-FI SULLE SANZIONI L'IMBARAZZO DI MELONI
Estratto dell’articolo di Lorenzo De Cicco per “la Repubblica”
Nella chat dei ministri il clima è ancora vacanziero-natalizio. Ma fuori da Whatsapp, gli alleati di governo se le suonano, l'ultimo intoppo sono le sanzioni Usa contro cinque alte personalità europee, tra cui l'ex commissario Ue Thierry Breton. «Auguri di un santo Natale alla mia bellissima squadra», scrive Giorgia Meloni nel gruppo Whatsapp del consiglio dei ministri (dopo essersi lamentata proprio nell'ultimo Cdm di dover rivedere i suoi a stretto giro di posta, già lunedì, «mi rode»).
matteo salvini giorgia meloni antonio tajani foto lapresse
«Auguri a te Giorgia e a tutti noi», rispondono Matteo Salvini e Antonio Tajani. Gli auguri non si negano a nessuno.
Sul rullo delle agenzie, perfino il giorno di Natale, compaiono però smarcamenti e attriti. Comincia la Lega, che applaude i divieti emessi dall'amministrazione Trump. La narrazione è sempre quella: stiamo con The Donald e contro Bruxelles.
Per il Carroccio «a differenza dell'Europa, incapace di difendere sé stessa, gli Stati Uniti decidono di mettere regole stabilendo chi far entrare e chi no». Il partito di Salvini si dice «orgoglioso di aver votato contro il Digital Services Act voluto da un pugno di burocrati di Bruxelles, vera legge-bavaglio europea».
ursula von der leyen thierry breton
Meloni manda auguri su Whatsapp, ma resta muta sugli schiaffi degli Stati Uniti che indignano Bruxelles e mezzo continente. Macron parla, Berlino e Londra si muovono, a Palazzo Chigi tutto tace. Sui parlamentari di FdI piomba la consegna del silenzio. Ordine di scuderia: aspettare.
Forza Italia osserva la scena con l'aria di chi non vuole rovinare il pranzo, ma neppure digerire tutto.
Tajani non alza la voce («non entro nelle questioni di altri paesi», dice ai suoi). Ci pensa Massimiliano Salini, vicepresidente del gruppo Ppe in quota azzurri: «La Lega? Mi aspetterei più prudenza, credo che ancora una volta sia più un posizionamento che un giudizio sul merito. Dobbiamo difendere quello che con fatica abbiamo costruito in Ue, non va svenduto il progetto europeo per quattro voti».
Secondo l'esponente forzista, la mossa di Washington svela in realtà «una grande debolezza da parte dell'amministrazione americana, più che mostrare muscoli, scoprono le loro fragilità». [...]
DONALD TRUMP - MATTEO SALVINI - GIORGIA MELONI - MEME BY EDOARDO BARALDI
L'opposizione naturalmente ha gioco facile a incunearsi nelle reazioni contraddittorie che arrivano da destra. O nei silenzi della premier e di FdI. Per il dem Piero De Luca le restrizioni di viaggio adottate dagli Stati Uniti nei confronti di funzionari e cittadini europei «rappresentano un fatto gravissimo e del tutto inaccettabile, ci aspettiamo una presa di posizione chiara da parte del governo italiano nel quadro Ue, no ad ambiguità». [...]
Per Carlo Calenda di Azione «sulla Lega che gioisce possiamo solo stendere un velo pietoso, è la natura che spinge Salvini a cercare un padrone, Putin o Trump poco cambia per lui». [...]
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