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SALVINI LANCIA L’ASSEDIO A GIORGETTI – IL SEGRETARIO LEGHISTA RIUNISCE I FEDELISSIMI E METTE IN FILA LE RICHIESTE AL “SUO” MINISTRO DEL TESORO PER CORREGGERE LA MANOVRA: ALLARGARE LA ROTTAMAZIONE DELLE CARTELLE E UNA FLAT TAX FINO A 100 MILA EURO – IL VICEPREMIER PRETENDE UN MILIARDO DI EURO IN PIÙ DI “CONTRIBUTO” DALLE BANCHE, OLTRE AI 4 MILIARDI GIÀ PREVENTIVATI: “AGLI ITALIANI SERVE QUALCOSA IN PIÙ E QUESTO DI PIÙ È GIUSTO CHE LO PAGHINO GLI ISTITUTI DI CREDITO”. MA GIORGETTI TORNA IN VERSIONE DON ABBONDIO: “NON SONO NÉ IL PAPA NÉ TRUMP, È IL PARLAMENTO CHE DECIDE QUESTE COSE…”

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Estratto dell’articolo di Giuseppe Colombo per “la Repubblica”

 

matteo salvini giancarlo giorgetti voto di fiducia sulla manovra 2024 foto lapresse

«Agli italiani serve qualcosa in più da questa manovra e questo di più è giusto che lo paghino le banche». Quando prende la parola per dettare la linea, Matteo Salvini non scende nei dettagli delle correzioni. Ma al tavolo della cabina di regia economica della Lega, allestito al "suo" ministero dei Trasporti, ai presenti basta un segnale per mettere in fila le richieste. A cominciare dal miliardo in più da chiedere agli istituti.

 

A guidare il fronte che piccona la legge di bilancio sono i "falchi" Alberto Bagnai e Claudio Borghi. Insieme all'ex sottosegretario Armando Siri, si rivolgono direttamente a Giancarlo Giorgetti.

 

E così la riunione si trasforma nella ricerca di un assist da parte del ministro dell'Economia, che appena pochi minuti prima aveva spiegato come e perché la Finanziaria ha trovato il miglior punto di equilibrio possibile.

 

matteo salvini giorgia meloni antonio tajani giancarlo giorgetti 3

L'apprezzamento è unanime, specie quando il ministro e il sottosegretario al Mef, Federico Freni, rassicurano sui fondi per le opere: nessun taglio alle infrastrutture, solo «rimodulazioni temporali». Lo stesso vale per il Piano casa: il fondo per il clima e la Coesione garantiranno risorse già l'anno prossimo.

 

[...]  piovono richieste: prima la rottamazione delle cartelle. I leghisti vogliono allargare la platea, includendo anche chi è stato già raggiunto da un accertamento fiscale. Si discute delle differenze con la quater: per la quinta edizione si chiede di ridurre il tasso degli interessi, dal 4% a circa il 3%.

 

federico freni 1 foto di bacco

Un'altra istanza riguarda gli affitti brevi: via l'aumento della cedolare secca sul primo immobile. Giorgetti ascolta in silenzio tutti gli interventi. Poi chiarisce che il Parlamento è «sovrano» e «può cambiare qualsiasi cosa», ma - è la condizione inderogabile - se vuole farlo deve trovare coperture adeguate e coerenti con le regole del nuovo Patto di stabilità. Un concetto che ribadirà anche lasciando il Mit al termine del "conclave".

 

A chi gli chiede se è d'accordo con Salvini sull'aumento del contributo a carico delle banche, risponde così: «Voi pensate che il ministro dell'Economia decida tutto? Non sono né il Papa né Trump, è il Parlamento che decide queste cose». [...]

 

tassa sugli extraprofitti delle banche

Ma la strada delle correzioni è in salita. La "pace fiscale" ha una dote di 1,5 miliardi: servono risorse aggiuntive per coprire i costi dell'estensione. A meno di ridurre il numero dei pagamenti o il periodo di riferimento dei debiti che potranno essere "rottamati".

 

I "falchi" tengono il punto. Nessuna rinuncia, ma tocca a loro indicare le coperture alternative. Ecco perché al tavolo si ritorna a parlare di nuovo del contributo extra per gli istituti di credito. L'obiettivo è ottenere un miliardo in più rispetto ai circa quattro concordati con l'Abi per il 2026: una parte delle coperture andrebbe proprio alla misura sulle cartelle, oltre che alle altre modifiche.

 

Piccolo problema: il messaggio che trapela da Palazzo Chigi è ostile all'arrembaggio. Giorgia Meloni - spiegano fonti di governo - non intende riaprire l'intesa con le banche. Il vento contrario arriva dentro il ministero delle Infrastrutture, ma non cambia il clima della riunione. Al punto che quando la discussione si avvia alla conclusione, le richieste vengono ribadite.

 

matteo salvini giancarlo giorgetti voto di fiducia sulla manovra 2024 foto lapresse

Si aggiunge anche l'estensione della flat tax da 85mila a 100 mila euro: un allargamento «a tendere», non nella manovra, ma comunque il prima possibile. ll pressing non si ferma. Lo sguardo è sempre rivolto agli istituti. [...]

rottamazione cartelle esattoriali