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DAGOREPORT - BERLUSCONI ALLA SCALA SI È VISTO UNA SOLA VOLTA, MA IL BERLUSCONISMO SÌ, E NON AVEVA…
Amedeo La Mattina per “la Stampa”
matteo salvini SILVIO BERLUSCONI
Tanti mediatori, nessuna soluzione. Maroni tenta di avvicinare Berlusconi e Salvini, ma le distanze sulle regionali rimangono abissali. Il leader leghista non ha intenzione di mollare Rixi in Liguria e Borghi in Toscana. Nessun azzeramento delle loro candidature per fare posto a quella di Giovanni Toti. «Ma perchè Toti è ligure? Ora, dopo gli oriundi in nazionale, ci mancavano gli oriundi alle regionali. La nostra campagna elettorale continua splendidamente», spiega Salvini, che vive con un certo fastidio le mediazioni di Maroni.
Così come non gli è piaciuta l’uscita del governatore lombardo sulle possibili candidature a sindaco di Milano, quella di Lupi in testa («prematuro parlarne»). E tanto per far capire a Berlusconi come stanno le cose, oggi Salvini passerà tutta la giornata in Toscana a fare campagna elettorale.
Paolo Romani Renato Brunetta Matteo Salvini Giovanni Toti foto Lapresse
Nessun incontro quindi con il leader azzurro e neanche sabato: Matteo in mattinata sarà a Torino e la sera a Bergamo per i 30 anni della Lega. Salvini, che ha smentito di avere visto Berlusconi domenica scorsa, assicura che non c’è alcun colloquio in programma, lascia le porte aperte al dialogo, ma sul Veneto ricorda che i sondaggi sono ottimi per Zaia: «E’ avanti di oltre 10 punti, non abbiamo bisogno di niente e di nessuno».
TOTI, MATTEO NON SIA SICURO
L’unica concessione di Salvini è sulla Campania: è disposto a non presentare la lista «Noi con Salvini» per creare problemi al candidato azzurro Caldoro. Per il resto va a avanti come un treno. «Al posto suo - avverte Toti - non starei così tranquillo senza i nostri voti in Veneto. Ha misurato bene Tosi e la Moretti? Con noi Zaia vince sicuramente. Senza, Matteo rischia di essere il primo segretario della Lega che non vince in quella Regione dal 1995». Toti spiega che Berlusconi in questi giorni è ad Arcore e aspetta una risposta: «Quando la lega è pronta ce lo faccia sapere». Quanto alla sua candidatura in Liguria, frena: «Calma... E’ un’ipotesi tutta da costruire».
FITTO ANCORA SULLE BARRICATE
Mediatori in azione anche dentro Fi. Ieri Matteoli ha incontrato Fitto per scongiurare la rottura in Puglia. L’ex ministro è convinto che si sia imboccata la strada giusta, ma non sembra così a sentire Fitto: vorrebbe che a presentare le liste, con dentro tutti i suoi uomini, sia una persona di sua fiducia. Fitto non si fida di Luigi Vitali, il commissario mandato in quella Regione per neutralizzarlo.
Matteoli si è offerto di fare da garante e ha assicurato che in lista ci saranno tutti i fedelissimi di Fitto. Ma a Raffaele non basta: vorrebbe assicurazioni pubbliche da parte del partito. A cominciare da Mariarosaria Rossi che ha mandato ai coordinatori di Fi un vademecum con i criteri per le candidature: non più di 3 legislature, non più di 65 anni, essere in regola con i versamenti al partito. «Mi viene da ridere - commenta Fitto - con questi criteri sarebbe una strage: sono inapplicabili».
matteoli moretti berlusconi
MARIA ROSARIA ROSSI CUOCA
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