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SALVINI TEME L’ASCESA DI ZAIA PIÙ DEL PROCESSO OPEN ARMS – IL LEADER LEGHISTA, CHE ASPETTA LA PRONUNCIA DELLA CASSAZIONE SUL RICORSO DELLA PROCURA DI PALERMO SUL CASO OPEN ARMS, PROVA A PORTARE VIA AL DOGE LA VITTORIA SCHIACCIANTE IN VENETO E DA’ MANDATO DI CREARE UNA CHAT CON I 24 CONSIGLIERI REGIONALI APPENA ELETTI – COSA FARA’ ORA ZAIA? PUO’ CANDIDARSI ALLE SUPLLETIVE DELLA CAMERA PER IL SEGGIO LASCIATO LIBERO DA STEFANI (PER CUI È IN CORSA ANCHE IL TESORIERE DEL PARTITO, ALBERTO DI RUBBA) - L'ALTERNATIVA È FARE IL SINDACO DI VENEZIA. INTANTO SARÀ ELETTO PRESIDENTE DEL CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO – LE MOSSE DI VANNACCI CHE ALLA CAMERA INCONTRA IL PISTOLERO EX MELONIANO POZZOLO…

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PER IL SEGGIO A MONTECITORIO DI STEFANI SFIDA TRA I LEGHISTI ZAIA E DI RUBBA 

Lorenzo De Cicco per “la Repubblica” - Estratti

 

È corsa a due nella Lega per il posto lasciato libero da Alberto Stefani alla Camera. Il neo-governatore del Veneto si è dimesso l'altro ieri dall'incarico a Montecitorio. L'uninominale di Rovigo va dunque riassegnato, con elezioni suppletive che dovrebbero tenersi tra marzo e aprile (prima sulle dimissioni di Stefani deve esprimersi la giunta della Camera e poi l'Aula).

LUCA ZAIA - ALBERTO STEFANI - MATTEO SALVINI

 

Il predestinato per quel seggio sembrava essere Luca Zaia, ma nelle ultime ore nella cerchia del vicepremier Matteo Salvini hanno preso a salire le quotazioni del tesoriere del partito, Alberto Di Rubba.

 

«È l'unico tesoriere senza seggio», la tesi. (...) Questa potrebbe essere la volta buona, per il tesoriere di Salvini. Sempre che Zaia accetti: il Doge, dicono i suoi, sta ancora riflettendo sullo scranno romano. L'alternativa è la candidatura a sindaco di Venezia, la prossima primavera. Intanto sarà eletto presidente del consiglio regionale del Veneto.   

 

 

SALVINI TEME L’ASCESA DI ZAIA

Carmelo Caruso per il Foglio - Estratti

 

MATTEO SALVINI - LUCA ZAIA - FOTO LAPRESSE

La vera condanna sarà assolverlo. Il giudizio su Salvini, sul caso Open Arms, non lo darà la Cassazione che si pronuncia sul ricorso della Procura di Palermo. Non lo darà, e non solo perché Salvini ha chiesto il rinvio dell’udienza per un’indisposizione dell’avvocato Giulia Bongiorno. La pena di Salvini l’ha inventata Salvini e si chiama Vannacci, mentre il suo fantasma resta Zaia.

 

Al primo, a Vannacci, ha fatto credere che avrebbe preso il suo posto e Vannacci ci è cascato (ieri era in abito gessato alla Camera insieme all’ex pistolero di FdI, Pozzolo, per provare costruire il gruppo Noi con Vannacci), a Zaia prova a portare via la vittoria schiacciante in Veneto. E’ un vicepremier, è ministro ma ha Salvini bisogno di controllare personalmente i consiglieri regionali appena eletti.

 

zaia stefani salvini

Al suo responsabile Enti Locali, Stefano Locatelli, ha dato mandato di creare una chat di 24 membri che si chiama “Eletti Veneto 2025”. Ne fa parte ovviamente il presidente eletto, Alberto Stefani, il Dogino, ma ne fa parte anche il capo di segreteria di Salvini, Daniele Bertana, oltre a Giulia Lupo, giovane leghista padana, lombarda. Che c’entra una lombarda con il Veneto? Cosa significa? Significa che Salvini vuole marcare il territorio.

 

 

 

(…)

Il guaio è che Salvini è alla fine meno peggio di Vannacci. Ieri il generale si è presentato alla Camera e ha radunato tutti i senza casa, i parlamentari clandestini dell’identità. Ha fatto riunione con Pozzolo, Manlio Messina, altro fuoriuscito di FdI. Si sono aggiunti i leghisti Anastasio Carrà, Rossano Sasso, il castigatore antigender. E’ già un gruppo, una specie di Zattera della Medusa, e Vannacci è lo scafista. Il giudizio su Salvini non è quello della Cassazione. Ai leghisti veneti controlla i telefoni (e orienta le decisioni) come i genitori con i figli, a FdI prova a portare via consenso sulle armi (lui che era per le armi sotto il letto). Salvini è come l’Europa.

 

Ne abbiamo solo uno e bisogna tutelarlo. Tolto Salvini ci resta Vannacci, che dice “ho comunanza di visioni con Pozzolo”. Avere Salvini segretario della Lega è per Meloni una legittima difesa. A destra di Salvini c’è il circolo di caccia.

Matteo Salvini e Luca Zaia vannacci salvini muskalberto di rubbaluca zaia salvini