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GONG! NUOVO ROUND NELLO SCONTRO SALVINI-TAJANI – LA LEGA VUOLE PUNTARE UNA “BANDIERINA” NELLA MANOVRA E ALL’ULTIMO HA INFILATO NEGLI EMENDAMENTI IL TAGLIO DEL CANONE RAI DA 90 A 70 EURO L’ANNO. MISURA INDIGESTA PER FORZA ITALIA, PERCHÉ COSTRINGEREBBE LA RAI AD ALZARE IL TETTO PUBBLICITARIO, A DANNO DI MEDIASET. E IL PRODE GASPARRI SUBITO INSORGE: “C'È UN PROBLEMA DI EQUILIBRIO DI RISORSE PUBBLICITARIE” – SALVINI SI AGITA PERCHÉ LA LEGGE DI BILANCIO LASCIA IL CARROCCIO CON UN PUGNO DI MOSCHE, A PARTE LA "MINI" ROTTAMAZIONE DELLE CARTELLE. E BOCCIA ANCHE I QUATTRO CONDONI EDILIZI PROPOSTI DA FDI…
Estratto dell’articolo di Giuseppe Colombo per “la Repubblica”
matteo salvini giorgia meloni antonio tajani foto lapresse
Il blitz matura a poche ore dalla scadenza decisiva per le correzioni alla manovra. A Palazzo Madama è il momento della selezione degli emendamenti. Dentro o fuori. I senatori leghisti stanno per chiudere la lista dei loro 67 "segnalati" quando è Matteo Salvini a impartire l'ordine.
Recita così: trovate un modo per inserire il taglio del canone Rai. Ma aggiungere una proposta in corsa è impossibile: il termine per il deposito è scaduto la settimana scorsa. Ecco allora l'espediente: la richiesta può essere agganciata a un testo già presentato in commissione Bilancio. [...]
Il veicolo diventa la norma che assegna 15 milioni alle emittenti locali. L'impianto della misura sul prelievo in bolletta per la tv di Stato ricalca quello presentato l'anno scorso. Cambia solo la data: giù il canone nel 2026, da 90 a 70 euro. Costo: 430 milioni.
Ma l'impuntatura del leader del Carroccio ha anche un obiettivo politico: un segnale a Forza Italia. La contesa sulle "bandierine" - è il ragionamento - rischia di avvantaggiare gli azzurri, che possono rivendicare il taglio dell'Irpef per il ceto medio, mentre la Lega, almeno per il momento, deve accontentarsi di una "mini" rottamazione delle cartelle.
L'azione di disturbo punta dritto ai timori del partito guidato da Antonio Tajani: a fronte di un minore incasso dal canone, alla Rai non resterebbe che alzare il tetto pubblicitario, andando così a danneggiare le altre emittenti, a iniziare da Mediaset. [...]
[…] Alla vigilia del vertice di maggioranza che Giorgia Meloni presiederà oggi a Palazzo Chigi, le tensioni tra gli alleati riguardano anche il condono edilizio. La contesa è tra Lega e Fratelli d'Italia. Tra i 123 "segnalati" dai meloniani ci sono quattro per altrettante sanatorie. Ma Salvini alza un muro: «La soluzione - ribatte - non è fare nuovi condoni».
Le fibrillazioni maturano nella consapevolezza che la coperta per le modifiche alla manovra è risicata. E che i calcoli che contano si fanno altrove. Quelli sui dividendi al Dipartimento Finanze del Mef, dove si studia una revisione della tassazione sulle plusvalenze maturate da una società "madre" nel momento in cui vende le partecipazioni detenute in una società "figlia".
[…]
Tra l'altro, alla riunione con la premier, Tajani, Salvini e il leader di Noi Moderati, Maurizio Lupi, si presenteranno con una lunga lista di richieste. Se FI punta a cancellare l'aumento delle tasse sugli affitti brevi e la norma sui dividendi, il Carroccio chiede di allargare la rottamazione, oltre a cancellare l'aumento dell'età pensionabile.
GIANCARLO GIORGETTI - GIORGIA MELONI - FOTO LAPRESSE
FdI punta a rivedere la tassazione sulle cedole e a stabilire che le riserve auree detenute dalla Banca d'Italia «appartengono allo Stato, in nome del popolo italiano». Ma tutte le "bandierine" sono sorrette da coperture fragili.
FdI confida nella tassa da 2 euro sui piccoli pacchi extra Ue, i leghisti sulla rivalutazione dell'oro (come FI) e su un ulteriore aumento dell'Irap a carico delle banche. Per diverse ragioni sono tutte incerte.
Eppure Giancarlo Giorgetti era stato chiaro: le coperture - ha ripetuto più volte il ministro dell'Economia - devono essere adeguate, in linea con le nuove regole europee e non devono stravolgere l'impianto della Finanziaria. [...]
GASPARRI (FI), NO TAGLIO CANONE RAI, NON IN LINEA CON EMFA
maurizio gasparri in auto senza cintura 1
(ANSA) - "Ritengo che l'ammontare del canone Rai vada mantenuto per un equilibrio di mercato". Lo ha detto il capogruppo dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri, a Eurovisioni. "C'è un problema di equilibrio di risorse pubblicitarie, anche perché la rete che assorbe risorse - ha spiegato -.
Qualche hanno fa il canone è stato ridotto e la Rai è stata risarcita con risorse del Tesoro e quindi dei cittadini. E' una partita di giro che non serve a niente. Il servizio pubblico deve avere certezza di risorse come prevede l'European Media Freedom Act. Questo emendamento della Lega, quindi, non è in linea con la direttiva".
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