donald trump giorgia meloni

“SAREMMO LIETI SE COMPRERETE ARMI PER KIEV” – IL DIPARTIMENTO DI STATO AMERICANO CONSEGNA UN “PIZZINO” AL GOVERNO ITALIANO, CHE ESITA A PARTECIPARE AL PROGRAMMA PURL PER IL SOSTEGNO MILITARE ALL’UCRAINA – IL MESSAGGIO DI TRUMP ALLA SUA AMICA GIORGIA MELONI È CHIARO: SE RESTI FUORI, PER ACCONTENTARE IL TUO ALLEATO FILO-RUSSO SALVINI, SAREMMO DELUSI E SORPRESI (E CI POTREBBERO ESSERE CONSEGUENZE) – AL PRESSING DEL TYCOON SI AGGIUNGE QUELLO DI ZELENSKY…

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Estratto dell’articolo di Tommaso Ciriaco e Paolo Mastrolilli per “la Repubblica”

 

giorgia meloni donald trump

«Saremmo lieti di vedere l’Italia partecipare all’iniziativa Purl». Pur usando tutto il tatto diplomatico possibile, obbligato visto che l’amministrazione Trump tiene al rapporto con il governo di Giorgia Meloni e non cerca strappi, il messaggio che il dipartimento di Stato consegna a Repubblica è molto chiaro.

 

La Prioritized Ukraine Requirements List (Purl) è una colonna portante della politica americana riguardo l’assistenza militare a Kiev. E Roma dovrebbe salire a bordo.

 

Il progetto è decisivo perché fa la differenza tra la linea scelta da Biden, che mandava gli aiuti senza pretendere contropartite economiche, e quella del nuovo presidente, che invece chiede agli alleati europei di comprare le armi prodotte negli Usa e consegnarle a Zelensky. Se proprio l’esecutivo decidesse di restarne fuori, insomma, sorpresa e delusione a Washington diventerebbero difficili da nascondere.

 

GIORGIA MELONI VOLODYMYR ZELENSKY

Un passo indietro. È stato Trump a volere il Purl. Come condizione per continuare il proprio impegno al fianco di Zelensky; ma soprattutto, perché gli consente di sostenere di fronte all’elettorato Maga che gli Usa non regalano soldi pubblici e, anzi, li incassano attraverso gli acquisti dei partner. […]

 

La Germania è stata tra i primi partner della Nato a destinare mezzo miliardo di dollari al Purl. E proprio ieri Danimarca, Estonia, Finlandia, Islanda, Lettonia, Lituania, Norvegia e Svezia hanno annunciato che finanzieranno il progetto con altri 500 milioni di dollari.

 

SALVINI PUTIN

È un problema politico, per Meloni. Non a caso, la posizione ufficiale che circola a Palazzo Chigi è lapidaria: è in corso una riflessione, decideremo. L’opzione di aderire al programma è dunque lì, sul tavolo, in attesa di una scelta definitiva.

 

Ufficialmente per ragioni di bilancio, in realtà per una serie di nodi politici da sciogliere: non sono infatti i 140 milioni di contributo ipotizzati come prima tranche italiana da destinare alle armi Usa a frenare l’eventuale disco verde al Purl. Semmai, Palazzo Chigi teme in questa fase passi falsi di fronte all’opinione pubblica, proprio mentre il Parlamento deve approvare una manovra austera e contestata da Lega e Forza Italia.

 

Nelle ultime ore, poi, si è aggiunta un’altra preoccupazione: la pressione ucraina sull’Italia si è fatta insistente, sempre più insistente, e potrebbe prima o dopo emergere anche pubblicamente. Il governo di Zelensky, si apprende, ha fatto sapere all’esecutivo Meloni che per Kiev è fondamentale che Roma aderisca a Purl.

 

giorgia meloni donald trump

E questo perché il progetto rappresenta l’unica strada praticabile per ottenere armi contraeree per difendere l’Ucraina dall’aggressione di Mosca. Servono Patriot, urgono Himars. Anche perché i missili per i Samp-T donati da Italia e Francia sono esauriti da mesi. E non si prevede che la Difesa ne invii degli altri.

 

L’annullamento della missione del titolare della Difesa Guido Crosetto a Washington, dove era atteso per un bilaterale con l’omologo statunitense Pete Hegseth, ha fatto il resto. Come rivelato da Repubblica, la visita è stata cancellata proprio dopo un colloquio a Palazzo Chigi tra il ministro e Giorgia Meloni. A pesare, tra l’altro, l’ostilità di Matteo Salvini agli aiuti per Kiev.

 

AIUTI MILITARI ALL UCRAINA - LA SPESA DEI GOVERNI UE E DELL UE

Proprio a seguito del cambio di agenda, questo giornale ha quindi chiesto al dipartimento di Stato americano un commento su tre punti: primo, la mancata missione di Crosetto; secondo, perché è importante che l’Italia partecipi al Purl; terzo, quali potrebbero essere le conseguenze se non lo facesse.

 

Sul primo quesito, un portavoce ha detto: «Apprezziamo l’Italia come forte alleato e amico della Nato». […]  Quanto agli altri due punti, è giunta un’unica risposta: «Saremmo lieti di vedere l’Italia partecipare all’iniziativa Purl». […]

MATTEO SALVINOV - MEME VERTICE ALLA CASA BIANCA CON DONALD TRUMP VOLODYMYR ZELENSKY E I VOLENTEROSILA PREVALENZA DEL CREMLINO - VIGNETTA DI ELLEKAPPA SALVINI CON LA MAGLIA DI PUTINDONALD TRUMP E GIORGIA MELONI A SHARM EL-SHEIKH - MEME BY OSHO donald trump giorgia meloni - vertice alla casa biancadonald trump giorgia meloni - vertice alla casa biancavolodymyr zelensky e giorgia meloni conferenza per la ricostruzione dell ucraina foto lapresseDONALD TRUMP E GIORGIA MELONI