SARKO YANKEE - IL NANOLEONE VINCE LA PRIMA BATTAGLIA IN TRIBUNALE: IL SUO PARTITO POTRÀ CAMBIARE NOME IN "LES RÉPUBLICAINS", SCOPIAZZANDO L'AMERICA COME VOLEVA FARE BERLUSCONI. MA DA NOI I DIRITTI SUL NOME SONO ANCORA DEGLI ZOMBIE DEL PRI

Anais Ginori per “la Repubblica

 

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Nicolas Sarkozy fa sempre più l’americano. Quando era all’Eliseo era stato criticato per il suo eccessivo filo-atlantismo, lo stile yankee e per le vacanze a casa Bush. Ora il mimetismo è completo. Tornato alla guida dell’Ump, Sarkozy ha deciso di ribattezzare il partito “Les Républicains”, abolendo un acronimo vecchio ormai di tredici anni, logorato dalla sua sconfitta del 2012, dai successivi scandali e lotte intestine. Un’operazione di cosmesi politica che ha provocato una bizzarra querelle giudiziaria. L’ex presidente è stato infatti accusato di “privatizzare” un nome in cui tutti i partiti e cittadini di ogni militanza dovrebbero potersi riconoscere.

 

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Di tante grane giudiziarie che ha in corso, Sarkozy non immaginava di dover mobilitare gli avvocati per difendere per “Les Républicains”, dopo la denuncia da parte non solo di quattro associazioni di sinistra ma anche di 143 cittadini che si chiamano proprio “Républicains”. «Siamo tutti repubblicani come dice il primo articolo della Costituzione », ha spiegato uno dei querelanti, Christophe Leguevaques. La suspense sul verdetto, con procedura d’urgenza, è durata giorni, con ansia da parte dei dirigenti dell’Ump che hanno già speso 400mila euro in materiali promozionali con il nuovo nome.

 

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