DAGOREPORT – MARINA E PIER SILVIO NON HANNO FATTO I CONTI CON IL VUOTO DI POTERE IN FAMIGLIA…
Gino Martina per http://bari.repubblica.it/
"Noi donne a volte provochiamo la violenza negli uomini e quindi è un tema da affrontare veramente con serietà". È la frase pronunciata in un'intervista rilasciata all'emittente Studio 100 da Maria Francavilla, candidata al Senato, in quota Forza Italia, per il centrodestra nel collegio uninominale Puglia 7, nonché moglie del presidente della Provincia di Taranto, Martino Tamburrano.
maria francavilla barbara benedettelli
Frase che ha scatenato una serie di polemiche tra le associazioni in difesa delle donne e sui social. Parole dette a margine di un incontro e dibattito con l'autrice Barbara Benedettelli, che ha presentato il suo libro 50 Sfumature di Violenza. Femminicidio e maschicidio in Italia e che, secondo la Francavilla, avrebbe avuto il 'coraggio' all'interno di un discorso più articolato, di dire, appunto, che in alcuni casi le donne "provocano la violenza negli uomini".
Sulle sue dichiarazioni è intervenuto il gruppo Non una di meno Taranto, legato al movimento internazionale contro la violenza di genere e maschile, pronto manifestare anche quest'anno l'8 marzo.
"La gravità delle sue affermazioni e la narrazione tossica che ne deriva - scrive il gruppo - rappresentano il terreno fertile per una cultura maschilista e machista che giustifica in qualche modo la violenza nei confronti delle donne, mettendo le vittime sotto giudizio. Non ci sono minigonne, atteggiamenti, sguardi o parole che giustifichino la violenza. Solo su una cosa possiamo dare ragione alla candidata: la violenza di genere è un tema da affrontare con serietà. Quindi è meglio che lei non metta più bocca a riguardo. L'8 marzo invaderemo le strade di Taranto con i nostri corpi - concludono - anche per ribadire che peggio della violenza in sé c'è solo la giustificazione della violenza stessa".
gianfranco chiarelli e maria francavilla candidati centrodestra taranto
Dello stesso tenore è l'intervento di Sabrina Callea de La Casa delle donne di Taranto: "Cara Signora Francavilla, come donne che quotidianamente sostengono altre donne vittime di abusi - scrive -, maltrattamenti, stalking, stupri, da parte di alcuni uomini, teniamo a dirle, con serietà, che le sue dichiarazioni vanno oltre ogni limite, non solo civile e politico ma anche e soprattutto umano.
Nel nostro paese dall'inizio dell'anno sono già 8 le donne uccise. Con serietà, quella vera, le chiediamo di pensare prima di parlare, di portare rispetto a tutte quelle donne e ragazze che quotidianamente subiscono una violenza cieca, disumana, spesso sotterranea e purtroppo avallata anche dalle dichiarazioni delle persone come lei, con altrettanta serietà le chiediamo rispetto per le famiglie di quelle donne, per i loro figli orfani, per le loro comunità. Per le donne, tutte. Compresa lei".
Alle critiche, definite "radical chic", la candidata del centrodestra ha risposto con un post sulla sua pagina Facebook: "Chi mi conosce e chi mi sta conoscendo in questa campagna elettorale non avrà alcuna difficoltà a comprendere che tali affermazioni sono lontane da me anni luce. È stato ripreso il mio intervento mentre citavo le parole della Bendettelli come può confermare chi ha visto l'intervento integrale. La mia storia racconta di una donna, madre e moglie che ha fatto il suo percorso, da oltre 30 anni lavoro nella pubblica amministrazione senza aver rinunciato alla famiglia e all'essere donna. Dispiace che una parte di sinistra
radical chic faccia polemiche così false e che non hanno attinenza alla realtà. Posso candidarmi anche ad essere esempio di donna che non ha rinunciato alla propria strada. Alla propria realizzazione, alla propria carriera senza rinunciare ad essere madre e moglie. Ed oggi sono pronta anche a dedicarmi alla mia terra con impegno in politica. Questa è la verità, le chiacchiere - conclude - le lasciamo a chi predica bene ma poi si ferma alla prova dei fatti".
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