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COSA ASPETTANO I MAGGIORENTI DEL PD AD ACCOMPAGNARE ELLY ALL’USCITA? – QUELLA SVALVOLATA DELLA SCHLEIN "FLIRTA" COL TRUMPUTINIANO SALVINI – SUI SOCIAL DEM COMPARE IL DELIRANTE POST SUL NO AL RIARMO: “BRAVO SALVINI, ADESSO ASCOLTACI ANCHE SU SANITA’ E SALARIO MINIMO” – LA RIFORMISTA DEM PINA PICIERNO, VICEPRESIDENTE PARLAMENTO UE: “MI VERGOGNO, MI DISPIACE MOLTO, DOVREMMO AVERE L’EUROPA NEL DNA” – L’EX CAPOGRUPPO ZANDA CHIEDE UN CONGRESSO STRAORDINARIO (PER FAR FUORI ELLY) – MA SCHLEIN PUO’ DORMIRE SONNI TRANQUILLI FINCHE’ NELLA MINORANZA C’E’ BONACCINI CHE SI ALLINEA ALLA SEGRETARIA SUL NO AL RIARMO. L’UNICA FRECCIATA CHE IL PRESIDENTE PD RISERVA A ELLY: “IL LEADER LO VEDI SE VINCE LE ELEZIONI, NON LE PRIMARIE…”
elly schlein alla direzione del pd foto lapresse
Da open.online
Che la questione «armi o non armi» abbia ormai quasi monopolizzato la scena politica è ormai evidente. Dal Consiglio straordinario di giovedì a Bruxelles fino al sarcasmo di Maurizio Crozza. Passando, ovviamente, anche per il vicepremier Matteo Salvini, che non ha mai nascosto negli ultimi giorni la sua contrarietà al piano «ReArm Europe».
La stessa posizione, anche se dalla parte opposta dell’emiciclo, del Partito democratico e della sua segretaria Elly Schlein. Un connubio informale, a distanza, che ha scatenato una polemica intera proprio al principale partito di opposizione, che improvvisamente si è trovato allineato al leader della Lega. «Non c’è molto da dire, se non che mi vergogno e che mi dispiace molto», ha scritto su X la vicepresidente del Parlamento europeo Pina Picierno.
pina picierno al parlamento europeo
A originare la confusione internamente al Pd è un post su Instagram del partito di 3 giorni fa: «Bravo Matteo, adesso ascoltaci anche su sanità e salario minimo», si legge sotto a un titolo del quotidiano La Repubblica in cui si parlava dello scontro tra Salvini e la premier Giorgia Meloni sul tema della difesa comune.
(...) Poi è stata la volta, appunto, di Pina Picierno: «Non c’è molto da dire, se non che mi vergogno e che mi dispiace molto», ha scritto. «Il Pd è germogliato dalle tradizioni più alte e più nobili della storia politica del Paese. Ha nel suo dna l’europeismo. Ed è di tutta evidenza che non può essere questo il nostro posizionamento».
BONACCINI SI ALLINEA A SCHLEIN
Giulia Ricci per la Stampa - Estratti
«Riarmo? Mai termine più surreale fu usato per parlare di difesa europea. E dico sì ad un esercito comune, ma dentro un mondo nel quale vogliamo usare anche parole di pace: se no diventa solamente una corsa agli armamenti».
Sembra di sentir parlare Elly Schlein. E invece a dar ragione alla sua segretaria sul RearmEu, dal palco di una convention di Energia Popolare a Torino, è il presidente del Pd Stefano Bonaccini. L'occasione poteva essere ghiotta per fare un distinguo sul tema («La penso come Schlein su tutto?
Sarebbe impossibile», ammette lui stesso), ma non è il caso del piano presentato da Ursula von der Layen: «Sono grato a chi in Europa sta lavorando per correggerlo. E guai se vengono usati i Fondi di coesione.
Riarmare ogni singolo dei 27 Paesi non aumenterà la sicurezza dei nostri territori».
elly schlein alla direzione del pd foto lapresse.
Bonaccini sembra così provare a placare gli animi dei riformisti che, chi più chiaramente e chi meno, si stavano schierando contro la leader e con l'ex commissario europeo Paolo Gentiloni («Il riarmo è la strada giusta»).
Davanti a una platea di 400 tra militanti e amministratori locali, molti desiderosi di una nuova linea interna al Pd o almeno di una corrente fatta e finita in cui ritrovarsi, il presidente dem ribadisce la linea mantenuta negli ultimi due anni: «Il Partito democratico deve rimanere unito». E, a domanda diretta, si rifiuta di rispondere all'appello lanciato sulle pagine de La Stampa da Luigi Zanda, che ha chiesto «un congresso straordinario».
STEFANO BONACCINI - MICHELE DE PASCALE - ELLY SCHLEIN
Un distinguo, però, c'è: l'invito a partecipare tutti alla piazza «per la libertà, la pace, la democrazia e la giustizia sociale del 15 marzo». Un distinguo perché, anche se il Pd ha confermato la sua presenza nella manifestazione lanciata da Michele Serra, sembra che Schlein non abbia voluto organizzare pullman e treni dai territori, nonostante le tante richieste arrivate dai militanti ai circoli.
La linea sarebbe, quindi, "tutti liberi, ma in ordine sparso" (e senza contributi economici dal Nazareno per la trasferta, come scritto a chiare lettere in un messaggio condiviso da Igor Taruffi alle varie segreterie); un modo per smarcarsi mentre a sinistra c'è chi starebbe organizzando una piazza alternativa contro la guerra e le spese militari.
ELLY SCHLEIN E STEFANO BONACCINI
C'è poi stata una frase che può essere letta come una stoccata, «la leadership non si vede se vinci le primarie, ma se vinciamo le elezioni», che rimane però fluttuante in mezzo ai buoni propositi per il futuro e le promesse alla base del partito: «Il centrosinistra non deve più andare al governo senza vincere alle urne».
pina picierno al parlamento europeo
stefano bonaccini al parlamento europeo.
elly schlein alla direzione del pd foto lapresse
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