DAGOREPORT – LE REGIONALI SONO ANDATE A FINIRE COME NON VOLEVA, SALTELLANDO FUNICULÌ-FUNICULÀ,…
ELLY, LA POLITICA, PRIMA DI FARLA, BISOGNA CAPIRLA - SCHLEIN SI E’ SALVATA GRAZIE ALL’EXPLOIT DEI CACICCHI CHE LEI VOLEVA ROTTAMARE: LA SUA GIOVANE FEDELISSIMA HA FATTO FLOP – IN VENETO NON E' STATA ELETTA LA SEGRETERIA DEI GIOVANI DEM, VIRGINIA LIBERO, PUPILLA DELLA SEGRETARIA, PRO-PAL E PUNTA DI LANCIA DEL NUOVO CORSO DA CENTRO SOCIALE DEL NAZARENO - "IL FOGLIO" AZZANNA ELLY: “PER VINCERE DEVE FARSI PRESTARE I VOTI DA QUELLI CONTRO CUI VOLEVA COMBATTERE NEI CONGRESSI, NEI MANIFESTI E NEI SOGNI ARMOCROMATICI. MANGIARE I CACICCHI? SLOGAN MAGNIFICO. SOLO CHE IL PROBLEMA È DIGERIRLI. E FINORA, DAL NAZARENO, SI SENTONO SOLTANTO RUMORI INTESTINALI…”
Salvatore Merlo per “il Foglio” - Estratti
Per vincere deve farsi portare da quelli che vuole perdere. Ed è così che Ella, cioè Elly, vince con i cacicchi ma è clamorosamente sconfitta quando presenta i suoi giovani. Il che non è un ossimoro, è una linea politica. Schlein, con piglio rinnovatore, aveva promesso tre anni fa di “azzerare capibastone e cacicchi vari”, di liquidare le rendite di posizione. E poi, qualche settimana fa, ha detto: “Giovani, invadeteci!”.
Così, dopo la ventitreenne Mia Diop, ha presentato alle regionali in Veneto la ventisettenne padovana Virginia Libero, sua pupilla, segretaria dei giovani democratici, punta di lancia del nuovo corso, pro Pal, radicale, in kefiah e in Adidas. Solo che ieri Virginia Libero, nome da romanzo resistenziale, destino da scrutinio periferico, non è stata eletta in Veneto. Non è entrata in Consiglio regionale. Zero.
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Invece i cacicchi, quelli veri, trionfano ovunque. Vincenzo De Luca in Campania, Antonio Decaro in Puglia. Quelli che Schlein appena eletta segretaria voleva mangiare e che invece l’hanno invitata a cena, col tovagliolo sulle ginocchia. Così Don Enzo le ha consegnato la Campania, ha preso Roberto Fico – candidato leggero come un foglio protocollo – e l’ha trasformato in governatore, a forza di apparato, comitati e pedagogia brusca. Don Antonio invece si è fatto presidente della Puglia (...)
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Nel Pd i giovani servono per i festival dell’inclusione, per i salotti televisivi, per gli assalti a Emanuele Fiano all’università di Bergamo e per farsi battere dai sistemi territoriali che la storia ha reso eterni come le piante grasse in appartamento.
Sicché il dramma vero, alla fine, non è che Schlein abbia perso con i suoi. Il dramma è che per vincere deve farsi prestare i voti da quelli contro cui voleva combattere nei congressi, nei manifesti e nei sogni armocromatici. Mangiare i cacicchi? Slogan magnifico. Solo che il problema non è ingoiarli. Il problema è, appunto, digerirli. E finora, dal Nazareno, si sentono soltanto rumori intestinali.
antonio decaro dopo la vittoria alle regionali - foto lapresse
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