1. FERMI TUTTI! ABBIAMO SCOPERTO CHE IL SEGRETARIO GENERALE DELLA FARNESINA, IL MINISTRO DEGLI INTERNI, IL MINISTRO DEGLI ESTERI ED IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO OLTRE A NON AVERE LETTO L’ANSA, INTERNET E “OGGI”, NON LEGGONO NEANCHE IL CORRIERE! 2. E DE BORTOLI CHE HA IN QUESTI GIORNI TENTATO IN TUTTI I MODI DI SUPPORTARE LA VERSIONE DI ALFANO SI È (VOLUTAMENTE) DIMENTICATO CHE LO SCOOP LO AVEVA FATTO LUI STESSO IL 1 GIUGNO 2013 CON UN ARTICOLO CHE RICOSTRUISCE NEI DETTAGLI TUTTA LA VICENDA 3. “ALLA RICERCA DI ABLYAZOV AVREBBERO PARTECIPATO ALMENO 50 UOMINI DELLA DIGOS A PISTOLE SPIANATE. NON RIUSCENDO A SCOVARE L'UOMO, HANNO PRELEVATO ALMA SHALABAYEVA, E L'HANNO ESPULSA IMBARCANDOLA SU UN VOLO IN PARTENZA DA CIAMPINO”

DAGOREPORT
Superbonus per Dagospia

Abbiamo scoperto che il Segretario Generale della Farnesina, il Ministro degli Interni, Il Ministro degli Esteri ed il Presidente del Consiglio oltre a non avere leggere l'Ansa non leggono neanche il Corriere della Sera. E Flebuccio de Bortoli che ha in questi giorni tentato in tutti i modi di supportare la versione di Alfano si è (volutamente) dimenticato che lo scoop lo aveva fatto lui stesso il 1 giugno 2013 con un articolo (riportato in basso), che ricostruisce nei dettagli tutta la vicenda.

Il Ministro degli Esteri è stato informato da una email proveniente da una organizzazione umanitaria? Ed il Ministro Alfano? Ed il suo staff? Ed il Capo della Polizia attuale possibile che sia prestato ad una ricostruzione talmente fantasiosa che ignora l'esistenza dell'Ansa, del Corriere della Sera e di internet.

Alla prova dei fatti l'incompetenza cronica della nostra classe politica e della burocrazia che la affianca è dimostrata non solo dalla vicenda Shalabayeva ma anche, e soprattutto, dal goffo tentativo di insabbiare la vicenda con toppe che sono peggio del buco.

Tutti sapevano ed a tutti andava bene così, evidentemente Alfano aveva avvertito sia Letta che la Bonino dell'operazione. Alternativamente cadano le teste di tutti i primi funzionari di Farnesina e Presidenza del Consiglio.

1 GIUGNO 2013 (MODIFICA IL 2 GIUGNO 2013)
CACCIA ALL'UOMO A ROMA: FERMATA ED ESPULSA
LA MOGLIE DI UN OPPOSITORE DEL REGIME KAZAKO - I LEGALI: ERA TUTTO PREPARATO, LA DONNA ORA RISCHIA LA TORTURA
http://www.corriere.it/esteri/13_giugno_01/espulsa-moglie-oppositore-kazako_07fafcc4-cae7-11e2-ac00-d808e70c9e2d.shtml#maincontent


La vicenda ha contorni ancora confusi, ma la conclusione è chiara: Alma Shalabayeva, moglie dell'uomo d'affari e oppositore politico kazako Mukhtar Ablyazov, ricercato in patria per presunte truffe ed associazione criminale, è stata espulsa sabato 1 giugno da Roma, dove risiedeva dallo scorso anno, insieme con la figlia di sei anni ed imbarcata su un aereo, appositamente arrivato dal Kazakistan, per riportarla in patria.

La vicenda è stata ricostruita, nei limiti del possibile, da un lungo articolo a firma di Giuseppe Fumagalli e pubblicato sul sito www.oggi.it, secondo il quale alla ricerca della donna e di suo marito avrebbero partecipato «almeno 50 uomini della Digos a pistole spianate». Non riuscendo a scovare l'uomo, le autorità italiane hanno prelevato Shalabayeva, l'hanno trovata in possesso di un passaporto forse contraffatto e, nonostante l'azione dei suoi avvocati, l'hanno espulsa imbarcandola su un volo in partenza da Ciampino.
azarbayev durante una visita ngli Usa (Reuters)
I LEGALI - «Un fatto di una gravità inaudita - ha detto l'avvocato Riccardo Olivo, legale della donna insieme con colleghi dello studio Vassalli - la signora Shalabayeva non ha commesso alcun illecito ed ora è esposta all'elevatissimo rischio di trattamenti disumani, analoghi a quelli cui fu sottoposto il marito nel 2003, quando si opponeva al regime di Nursultan Nazarbayev, e denunciati da Amnesty International».

I legali della donna si sono opposti al decreto di espulsione rappresentando alla Questura ed alla Procura i rischi di un trasferimento in Kazakistan e la disponibilità della donna ad abbandonare volontariamente il suolo nazionale. «Nonostante ciò - ha aggiunto l'avvocato Olivo - e con una rapidità sorprendente, è stato decisa l'espulsione. Shalabayeva non andava espulsa perchè non ha fatto nulla di male e, soprattutto, non andava riconsegnata al Kazakistan».

L'AEREO - Il governo di Nazarbayev in effetti non gode fama di correttezza democratica e di tutela dei diritti umani ed è finito molto spesso nel mirino di Amnesty international per le sevizie subite nelle carceri dagli oppositori politici. La preoccupazione dei legali della Shalabayeva non è quindi campata in aria. Inoltre tutta la vicenda ha contorni poco chiari. «Era come se tutto fosse preparato - ha raccontato l'avvocato Olivo a Oggi.it- . A cominciare dal jet di una compagnia austriaca, fermo sulla pista di Ciampino, già nel primo pomeriggio di venerdì, pronto a decollare per il Kazakhistan. Di chi era, chi lo ha mandato e chi lo ha pagato?»

«MACCHINA INFERNALE» - «Sono personalmente intervenuto - prosegue l'avvocato - sui vertici della Procura di Roma per informarli. Il Pm Eugenio Albamonte e il procuratore aggiunto Nello Rossi attraverso anche l'intervento del Procuratore capo Pignatone, sono riusciti a bloccare questa macchina infernale. Ma poi deve essere successo qualcosa, la pressione era troppa e la macchina infernale ha ripreso la sua corsa. Alle 18,30 mamma e figlia decollavano da Ciampino dirette nel loro Paese. Dal punto di vista formale è probabile che tutto sia stato fatto in regola. Da un punto di vista sostanziale hanno dato una donna nelle mani del boia di suo marito. Ed è una cosa raccapricciante, di straordinaria gravità».

 

 

FERRUCCIO DE BORTOLI Angelino Alfano letta MICHELE VALENSISEShalabayeva alma MUKTHAR ABLYAZOV E LA FIGLIA ALUA E LA MOGLIE ALMA SHALABAYEVAablyazovGIUSEPPE PIGNATONEvilla ablyazov palocco foto mezzelani carbone gmt gmt riproduzione vietata