DAGOREPORT – AVVISATE IL GOVERNO MELONI: I GRANDI FONDI INTERNAZIONALI SONO SULLA SOGLIA PER USCIRE…
Luca De Carolis per il “Fatto quotidiano”
Alla domanda rituale, "come va?", il presidente della Camera Roberto Fico risponde in un modo che rituale non è: "Va che dovremmo riflettere, e ammettere che questo momento difficile non è accidentale, ma lo specchio di un modello di società che va ripensato". Così inizia Fico, veterano dei Cinque Stelle, mentre l' Eurogruppo litiga sul destino di un intero continente.
Quando parla di modello da ripensare cosa intende?
Intendo che quanto succede in un mercato di animali a Wuhan nel giro di pochi giorni ha effetti a Roma. Tutto è connesso, collegato. Ma tra qualche anno le esigenze di colossi come la Cina o come l' India ci costringeranno a ragionare davvero su quante risorse ci siano a disposizione nel mondo, e per quanti.
È la globalizzazione e non può fermarla più nessuno.
Proprio per questo è tempo che la politica provi a ragionare a lungo termine, e si occupi di grandi temi come l' ambiente, con dei piani decennali sulla riduzione delle emissioni. O della distribuzione delle risorse e della ricchezza.
Lei cita questioni fondamentali, ma questa Europa non è in grado neanche di affrontare in modo unito e solidale la crisi del coronavirus.
È il grande problema dell' Europa attuale: non si comporta come una comunità di popoli solidali tra loro, come invece doveva essere nel piano originario. Ma l' Unione europea non può essere austerità e finanza, e non può essere il Mes.
Eppure i Paesi del Nord lo volevano a tutti i costi.
Il Mes ha fatto pagare un tributo enorme al popolo greco. Non ero d' accordo a suo tempo sul fondo salva-Stati, viste le sue condizionalità: figuriamoci oggi, visto che propongono di usarlo per un' emergenza che non ha nulla a che fare con le ragioni per cui venne creato, ossia per salvare gli Stati da crisi finanziarie asimmetriche. Servono strumenti nuovi.
La Ue faccia la sua parte, anche finanziando tutto ciò che serve per uscire da questa crisi, senza fare calcoli sullo zero virgola. È questo il senso della lettera che, insieme ad altri nove presidenti di parlamenti, ho mandato alle principali istituzioni europee. Da questa crisi si esce solo con condivisione.
Germania e Olanda hanno tenuto il punto per motivi di consenso interno?
Ogni politico tiene conto del consenso, quindi è un fattore che incide. Ma questo non è un braccio di ferro, qui è in gioco il futuro della Ue. Senza aprire alla solidarietà butteranno a mare tutti i valori per cui è nata l' Unione, e le prime a pagarne gli effetti saranno proprio Germania e Olanda se seguiranno su queste posizioni.
Il giornale tedesco Die Welt ha scritto che "la mafia attende i finanziamenti di Bruxelles".
È la solita retorica anti-italiana. Sono certo che la grande maggioranza del popolo tedesco rifiuti questo schifo.
Se la trattativa nella Ue dovesse naufragare, estreme destre e sovranisti cresceranno ancora? Magari anche in Italia?
Penso che i cittadini comprendano gli sforzi del governo e del Parlamento contro questa crisi senza precedenti, e che si stiano stringendo intorno alle istituzioni. L' emergenza viene affrontata con la massima trasparenza. Ogni giorno vengono diffusi i dati sui contagi e sulla situazione, non viene nascosto nulla.
Le continue conferenze stampa sono molto criticate
So che ad alcuni non piacciono. Ma viene raccontato tutto, senza dare facili speranze.
Anni fa il M5S voleva un referendum sull' euro. Fu un errore?
Noi abbiamo cercato di aprire il dibattito su questioni controverse, e il funzionamento della Ue è una questione controversa, altrimenti non ci troveremmo in questa situazione. Facemmo bene a sollevare il tema. Ricordo che già nel 2014, dal palco che organizzammo a Roma per le elezione europee, io dissi che servivano gli eurobond: se ne parlava nel nostro programma.
Per legge, prima di andare a trattare in Ue, il governo avrebbe dovuto consultare il Parlamento.
Il presidente Conte sarà sicuramente alla Camera per le comunicazioni prima del prossimo Consiglio europeo. Non si è mai sottratto al confronto con l' Aula.
Non c' è poco confronto? Sul dl Cura Italia è stata messa la fiducia.
Tra il governo e le opposizioni sono stati aperti dei tavoli sui provvedimenti. E io sto lavorando bene con i capigruppo di tutti i partiti, in condivisione.
Cosa fate, in concreto?
Stiamo lavorando sul prosieguo dell' attività parlamentare, innanzitutto nelle commissioni. Abbiamo rafforzato l' attività di controllo della Camera: i question time sono raddoppiati, come sono aumentate interpellanze e informative. Ora si lavorerà sul decreto Imprese e sul dl Olimpiadi.
Molti partiti hanno chiesto il voto elettronico e voi del M5S , nati sul web, avete fatto muro. Curioso, no?
Nessun muro, assolutamente. È una riflessione sacrosanta che va fatta, ma richiede tempo anche perché va costruito un diritto dell' emergenza. Quindi anche lo spazio per un dibattito costituzionale.
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