calabresi sofri

1. MAURIZIO BELPIETRO: “SI PUÒ AFFIDARE LA RIFORMA DELLE CARCERI A UN TIPO CONDANNATO PER L’ASSASSINIO DI UN COMMISSARIO DI POLIZIA? SÌ, NELL’ITALIA DI RENZI SI PUÒ” 2. MICHELE SERRA: “LA DOMANDA DA FARSI SAREBBE A CHE DIAVOLO SERVE, IN ITALIA, SCONTARE UNA PENA, SE AVERLA SCONTATA NON VALE A CONSIDERARE CHIUSO IL CONTO, E PIENAMENTE RIAPERTO IL RAPPORTO CON LA SOCIETÀ”

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Mario Calabresi e Luigi Vianello - copyright PizziMario Calabresi e Luigi Vianello - copyright PizziTWEET CALABRESI SOFRITWEET CALABRESI SOFRI

TWEET DI MARIO CALABRESI

Sentire pareri diversi è sempre giusto ma non comprendo la scelta di far sedere Sofri al tavolo della riforma. Spero che Orlando lo spieghi.

 

1. LA RIFORMA DELLE CARCERI AFFIDATE A UN ASSASSINO

Maurizio Belpietro per “Libero Quotidiano”

 

Adriano Sofri Emanuele Macaluso Adriano Sofri Emanuele Macaluso

Si può affidare la riforma delle carceri a un tipo condannato per l’assassinio di un commissario di polizia? Sì, nell’Italia di Renzi si può. E infatti il ministro della Giustizia Andrea Orlando ha nominato Adriano Sofri, cioè il mandante dell’omicidio di Luigi Calabresi, nel comitato che deve riscrivere le regole del sistema penitenziario. Essendo stato condannato a 22 anni di carcere ed avendone trascorsi una quindicina dietro le sbarre, l’ex capo di Lotta continua deve essergli sembrato la persona più adatta a parlare di celle e reclusori.

 

IL CORPO DI LUIGI CALABRESIIL CORPO DI LUIGI CALABRESI

 

delitto luigi calabresidelitto luigi calabresi

Del resto chi meglio di un ex galeotto può dire come funzionino le prigioni e quali cose si debbano fare per rendere più confortevole il soggiorno dei detenuti nelle patrie galere? Infatti prossimamente si prevede di chiedere a Totò Riina di partecipare alla riscrittura delle norme antimafia in qualità di superesperto di cosche, mentre si sta valutando il coinvolgimento di Donato Bilancia nel pool di giuristi che sta lavorando alla nuova legge sul femminicidio: avendo assassinato 17 donne si può ritenere a tutti gli effetti un’autorità in materia.

Adriano Sofri Adriano Sofri

 

Non è ancora dato sapere se Mario Chiesa, il famoso mariuolo di Mani pulite, sia destinato a sostituire Raffaele Cantone ai vertici dell’Authority anticorruzione ma è un’ipotesi alla quale il governo pare stia lavorando con il massimo impegno.

 

Ovviamente, dopo che la notizia dell’incarico a Sofri è stata rivelata dal sindacato di polizia, ci sono state reazioni polemiche da parte delle solite forze politiche conservatrici e anche i famigliari del commissario ucciso, in particolare il figlio Mario, che incidentalmente è direttore della Stampa, hanno manifestato stupore.

OVIDIO BOMPRESSI E ADRIANO SOFRI OVIDIO BOMPRESSI E ADRIANO SOFRI

 

Ma i protagonisti della brillante idea si sono affrettati a tranquillizzare tutti quanti, spiegando la nuova strategia di condivisione delle leggi con i condannati. Dal ministero della Giustizia è giunto un comunicato che ha contribuito a gettare una luce nuova sul percorso delle riforme volute dal presidente del Consiglio.

 

delitto luigi calabresidelitto luigi calabresi

Vergata dal capo di gabinetto del ministro della Giustizia, la nota mette fine a ogni contestazione, spiegando che non c’è nulla di strano se al mandante di un omicidio è attribuito il compito di coordinare la riforma per quanto riguarda l’istruzione, la cultura e lo sport.

ADRIANO SOFRI GIORGIO PIETROSTEFANI OVIDIO BOMPRESSI ADRIANO SOFRI GIORGIO PIETROSTEFANI OVIDIO BOMPRESSI

 

«L’iniziativa infatti mira a raccogliere il contributo di idee e proposte di avvocati, magistrati, docenti universitari, operatori penitenziari e sanitari, assistenti sociali, volontari, garanti delle persone detenute, rappresentanti della cultura e dell’associazionismo civile in prospettiva di un cambiamento profondo del sistema di esecuzione della pena».

IL COMMISSARIO LUIGI CALABRESI IL COMMISSARIO LUIGI CALABRESI

 

Che cosa si intenda con «cambiamento profondo» non è dato sapere. Forse che ai condannati non sarà più richiesto di restare in cella ma potranno dedicarsi alle attività più gradite? Oppure si migliorerà la raccolta punti che già ora consente di avere uno sconto sulla condanna per ogni anno in cui ci si comporta educatamente? Sta di fatto che nell’elenco di autorità elencate nella nota del ministero si fatica a comprendere dove collocare Adriano Sofri.

LUIGI CALABRESI LUIGI CALABRESI

 

Tra i magistrati escluderemmo e anche tra gli avvocati. Incasellarlo fra gli operatori penitenziari (cioè gli agenti) e sanitari anche. È vero, ha studiato alla Normale di Pisa, ma non ci risulta che faccia il docente universitario né che possa ancora essere considerato il Garante delle persone detenute. Dunque? Resta la voce rappresentanti della cultura. Sarà per quello che ha titolo di parlare di penitenziari?

francobollo per Luigi Calabresifrancobollo per Luigi Calabresi

 

Del resto la cultura è un argomento che ritorna spesso con Sofri. In passato fu usato quando cominciò il processo che lo vide condannato a 22 anni. Un gruppo di intellettuali italiani (tra i quali Moravia, Galli Della Loggia, Zeri e così via) firmò un appello a sostegno dell’innocenza dell’ex capo di Lc sostenendo che essendo intelligente e uomo di cultura non poteva aver ordito l’omicidio di Calabresi.

Luigi Calabresi Luigi Calabresi

 

Tesi un po’ ardita e lombrosiana, che potrebbe dar adito a sospetti di tendenze criminali nei confronti di chi è sempliciotto, non ha in tasca una laurea e non conosce Hegel e Kant. Non fosse stato per l’opposizione dell’allora Guardasigilli Roberto Castelli, sempre per meriti culturali Carlo Azeglio Ciampi gli avrebbe attribuito la grazia, aprendogli i cancelli del carcere di Pisa, magari con le scuse dello Stato, come per un certo periodo ha preteso la sinistra redazionale, quella cioè che ancor oggi detta legge nei giornali.

 

pagina-lotta-continua - delitto luigi calabresipagina-lotta-continua - delitto luigi calabresi

 

E che sia la cultura il motivo dell’incarico ministeriale (che non sarà retribuito, ma otterrà solo un rimborso spese, spiegano dal gabinetto del Guardasigilli), lo sostiene anche il presidente dell’Associazione Antigone, che si batte per i diritti nelle carceri: «Sofri è una personalità indiscussa della cultura italiana ed europea (a quando il Nobel ?, ndr). Il suo contributo, anche alla luce dell’esperienza sofferta, sarà un arricchimento per tutti, anche per il personale penitenziario».

luigi calabresi2luigi calabresi2

 

Già, gli agenti devono sempre imparare dai condannati. A sera, insieme alla rinuncia all’incarico, arriva anche il commento del diretto interessato. «Ne ho abbastanza delle fesserie», dice Sofri. Ben detto. Anche noi.

 

2. L’AMACA

I RILIEVI DOPO L OMICIDIO DI LUIGI CALABRESII RILIEVI DOPO L OMICIDIO DI LUIGI CALABRESI

Michele Serra per “la Repubblica”

 

Se non altro in quanto ex ospite delle patrie galere, Adriano Sofri ha chiara competenza in materia di reclusione e di reclusi. Ne avrebbe ugualmente, aggiungo, e con identica titolarità di cittadino e di essere umano, anche se fosse responsabile del reato che gli fu imputato, e per il quale ha scontato la sua pena; tanto per chiarire che le dispute tra innocentisti e colpevolisti c’entrano veramente niente, perfino in termini logici, con la violenta/sprezzante polemica scatenata dall’invito che il Ministero ha rivolto allo stesso Sofri perché partecipasse a una riunione sullo stato delle carceri e sulla loro invocatissima riforma.

 

È in quanto uomo di carcere (sé nolente) e in quanto intellettuale che Sofri era stato contattato: in che senso, dunque, sarebbe “inopportuno” il suo contributo a una questione che ha vissuto, analizzato e descritto come pochi altri? Odiando i pettegolezzi, al primo accenno di polemica Sofri si è “dimesso”, ovvero, molto più banalmente, ha rinunciato a partecipare a un incontro del quale sarebbe stato protagonista autorevole e sensibile.

IL LUOGO DELL OMICIDIO DI LUIGI CALABRESI IL LUOGO DELL OMICIDIO DI LUIGI CALABRESI

 

vedova Calabresivedova Calabresi

Diciamo che, sul piano del giudizio greve, ha già dato, e si comprende che non abbia alcuna voglia di rimettersi alla mercé del primo dichiaratore di passaggio. Detto questo, e aggiunto che queste mie righe vanno prese con le molle perché evidentemente influenzate da stima e amicizia per Sofri, la domanda da farsi sarebbe a che diavolo serve, in Italia, scontare una pena, se averla scontata non vale a considerare chiuso il conto, e pienamente riaperto il rapporto con la società. Che ci si chiami Sofri o Pinco Pallino.

Giorgio Pietrostefani - Omicidio Luigi CalabresiGiorgio Pietrostefani - Omicidio Luigi CalabresiOvidio Bompressi - Omicidio Luigi CalabresiOvidio Bompressi - Omicidio Luigi CalabresiI FUNERALI DI LUIGI CALABRESII FUNERALI DI LUIGI CALABRESI