DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER…
BORSELLINO - TUTINO - CROCETTA
1. CROCETTA, SONO UN COMBATTENTE NON MI DIMETTO –
Ansa.it - "Non mi dimetto, sono un combattente e un combattente muore sul campo. Se lo facessi la darei vinta ai poteri forti". Lo dice alll'ANSA il governatore della Sicilia, Rosario Crocetta. "Trovo assurdo che organi istituzionali abbiano espresso giudizi senza fare le dovute verifiche", spiega Crocetta. "Il Pd vuole le mie dimissioni? Mai, mi sfiducino se vogliono, così si renderanno complici dei golpisti e passeranno alla storia come coloro che hanno ammazzato il primo governo antimafia della Sicilia".
lucia borsellino rosario crocetta
2. INSULTI, OSTILITÀ E TRAME?QUELLE TELEFONATE PIENE D’ODIO?PER L’EX ASSESSORE ALLA SANITÀ
Riccardo Arena per La Stampa
Magari non sarà stato silenzioso e condiscendente di fronte a una frase irriguardosa nei confronti di Paolo Borsellino, magari quella frase agli atti non c’è, come sostiene il procuratore di Palermo, Franco Lo Voi. Ma le intercettazioni che certamente sono depositate nell’inchiesta dei pm del capoluogo dell’Isola sul primario di Chirurgia plastica dell’ospedale Villa Sofia, Matteo Tutino, restituiscono comunque un’immagine fortemente appannata del governatore della Sicilia.
Rosario Crocetta consentiva a gente come Tutino e agli altri sedicenti «fedelissimi» e «pretoriani del presidente» (così si definivano parlando tra di loro) di governare la sanità siciliana, mettendo alle corde Lucia Borsellino, l’assessore regionale alla Salute che voleva fare pulizia, si opponeva al cerchio magico di «Saro», voleva nominare persone competenti ai vertici delle Asp, diffidava di Tutino, medico personale del presidente, e non voleva alla guida dell’azienda sanitaria dell’ospedale di Villa Sofia Giacomo Sampieri, un altro degli indagati dell’inchiesta che ha portato Tutino ai domiciliari. ?
Alla figlia di Paolo Borsellino ne dicevano di tutti i colori: «Quella b...», la chiamavano abitualmente. «Crocetta se la tiene perché la Borsellino è una cosa inutile e può manovrarla come vuole», commentavano il 6 giugno 2014 alcune donne riunite nella stanza di Tutino. Sampieri fu revocato dall’assessore e si infuriò: «Faccio immediatamente un esposto alla magistratura e la denuncio... Me ne sto fottendo, pure se si chiama Lucia Borsellino». Tutino approvava: «Bravo».
Un clima pesante, di crescente isolamento: e mentre l’assessore-simbolo antimafia della sua giunta veniva massacrato, Crocetta diceva «poi ma viru u cu Lucia» (me la vedo io con Lucia), poi pensava ai postumi di un’operazione fatta in una parte molto intima del corpo: «Presidente – urlava Tutino al telefono, il 27 marzo 2014 – Lucia sta facendo la revoca (di Sampieri, ndr)!». «No, no, ho chiarito… più tardi mi devi togliere i punti, eh?».
Tutino: «Certo, le hai parlato? Che sta succedendo un casino». Crocetta: «Già fatto, perché (Sampieri, ndr) è dimissionario… mi devi togliere i punti, eh!». Tutino: «Va bene, ci vediamo allo studio tra quanto?». Crocetta: «Perché già sono due settimane…”. Tutino: “Ciao, ciao». Sampieri e Tutino si definiscono «uomini del presidente», che operano per «la legalità» e su «mandato» di Crocetta. E in vista delle nomine, Tutino avrebbe poi preparato il 25 marzo 2014 «la lista dei fedelissimi», di cui parla al telefono col segretario particolare di Crocetta, Giuseppe Comandatore. E in nome della legalità e della trasparenza, parlano dei nuovi vertici delle aziende di Messina, Trapani, Palermo, Agrigento. Sarà un caso, ma li hanno indovinati tutti.
3. TRANSAVANGUARDIA SICILIANA (L'ISOLA POSTMODERNA DI CROCETTA TRA BOMBE E SBIANCATORI ANALI)
Ottavio Cappellani per Liberoquotidiano.it
Ma finalmente una Sicilia moderna, modernissima, che manco a Miami. Matteto Tutino, lo sbiancatore anale bombarolo, chirurgo plastico specializzato in sbiancamenti anali, fa seriamente parlare di dimissioni il governatore antimafia Rosario Crocetta, omosessuale pentito del suo coming out, parlandogli al telefono di fare esplodere l'ex assessore alla sanità, Lucia Borsellino, come suo padre Paolo.?
Ma altro che il referendum proposto da Pietrangelo Buttafuoco sull'autonomia: uguali o indipendenti. Ma quale uguali! Qui siamo avanti, avantissimi. Siamo così avanti - come dice il mio amico regista Guglielmo Ferro - che ci siamo superati da soli. Ricordiamo che l'attuale governatore aveva costruito la sua campagna elettorale sui comportamenti sessuali, annunciando castità a venire, e ammettendo che sì, forse una botta (non si capì se intellettuale o meno) a Silvana Grasso, scrittrice, gliela aveva data.
Mentre il suo avversario Gianfranco Micciché precisava che i suoi trascorsi con la cocaina non erano da spacciatore, ma da assuntore, e non quando era in politica, bensì quando era impiegato di Publitalia.?
CROCETTA MICCICHE MARANO MUSUMECI CANCELLIERI jpeg
Ma stiamo scherzando? La Sicilia arretrata? Qui siamo nel più puro Pynchon, nel Foster Wallace estremo, nel David Sedaris più scatenato, nel Mark Leyner più anfetaminico. Altro che Bufalino, Sciascia, Pirandello, Consolo! Qui le cronache parlano di sbiancamenti anali forniti dalla mutua e bombe, di Zichichi licenziato dall'assessorato perché parlava di raggi cosmici e di ultramondi, di governatori che se ne escono con il più standard degli effettacci del postpop: “Lasciatemi solo con il mio DDDOLOOOOOOORE”, con la pronuncia perfetta, tripla D e O spalancata, mentre le lacrime sgorgano copiose.?
lucia borsellino rosario crocetta
Qui in Sicilia ci sono presidenti della Repubblica e del Consiglio che telefonano alla figlia di un magistrato esploso dalla mafia per manifestarle vicinanze, mentre il Procuratore Lo Voi smentisce le più alte cariche: “No, lo sbiancatore forse è sbiancatore, ma non è bombarolo”, e il direttore de l'Espresso invece conferma: “E no, è sbiancatore e pure bombarolo, abbiamo sentito l'audio”.
Mentre nei bar si commenta in maniera sensata e realista: “Vabbè, sono cose che si dicono, anche io ci voglio manciare il fegato a mio cognato, ma mica vuole dire che appoi lo faccio davvero”. E infatti nessuno, vivaddio, pensa che lo sbiancatore fosse lì con la bombetta.
matteo tutino promuove il reverse aging
Ma la Sicilia è questa, e Crocetta lo disse: “La politica è parola. Mica sto governando la Svizzera”. Intendendo dire, a questo punto è chiaro, mica sto governando un paese arretrato come quello degli orologi. Qui, gli orologi svizzeri, li usiamo come timer delle bombe. Siamo inventivi, siamo avanti, così avanti che ci siamo superati da soli aprendo un buco spazio temporale. Un buco sbiancato, va da sé.
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