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SBOARINA FA LO SBORONE E INVOCA IL “DASPO URBANO” PER DI MAIO - IL SINDACO DI CENTRODESTRA DI VERONA: "SE PER IL VICEPREMIER QUESTA È UNA CITTÀ DI SFIGATI E FANATICI SOLO PERCHÉ HA OSPITATO IL CONGRESSO DELLA FAMIGLIA, ALLORA LO INVITO A NON VENIRE IN CITTÀ NEMMENO FRA POCHI GIORNI QUANDO HA IN PROGRAMMA LA SUA VISITA AL VINITALY”

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Gli strascichi del Congresso delle famiglie di Verona non si fermano con la fine dell'evento e si acuisce la frattura gialloverde. Il sindaco di Verona Federico Sboarina chiede il "Daspo urbano" per Luigi Di Maio.
 
Il motivo? Le parole del vicepremier in seguito al Congresso di Verona. Al termine della tre giorni, il primo cittadino della città scaligera attacca il leader politico del MoVimento 5 stelle: "Se per il vicepremier Di Maio, Verona è una città di sfigati e fanatici solo perché ha ospitato il Congresso della famiglia, allora lo invito a non venire in città nemmeno fra pochi giorni quando ha in programma la sua visita al Vinitaly. Può andare da un'altra parte a fare la sua passerella elettorale, visto che la città è la stessa che lui ha insultato.

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E il Comune di Verona che ha co-organizzato il congresso è lo stesso che è socio di maggioranza in fiera. Se esistesse il Daspo urbano per le offese arrecate, a Verona Di Maio lo rischierebbe". Per Luigi di Maio al Congresso di Verona ci è andata la "destra di sfigati", che sostiene la "visione della donna sostanzialmente mero angelo del focolare" e che dunque "non rappresenta niente della cultura del M5S. Chi vuole tornare indietro ne risponderà alla storia, neanche agli elettori".

 

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