
STASERA INIZIA LA RICORRENZA DI YOM KIPPUR E NETANYAHU PREGA CHE HAMAS RIFIUTI IL PIANO DI PACE PER…
“UN FALLIMENTO COLOSSALE, SPERIAMO CHE HAMAS DICA NO” – IL MINISTRO DELLE FINANZE DELL’ULTRA-DESTRA RELIGIOSA SMOTRICH ATTACCA NETANYAHU PER IL PIANO DI TRUMP PER GAZA - IL SUO COLLEGA ITAMAR BEN-GVIR RINCARA LA DOSE: “L'ACCORDO È PERICOLOSO PER LA SICUREZZA DI ISRAELE” - PER IL PREMIER ISRAELIANO INVECE È UN’OPPORTUNITÀ IN VISTA DELLE ELEZIONI. LA STRAGRANDE MAGGIORANZA DEGLI ISRAELIANI (CIRCA L’80%) VOLEVA QUESTO ACCORDO. SE L’INTESA VA IN PORTO E SMOTRICH E BEN GVIR ABBANDONANO IL GOVERNO, BIBI AVRA' I VOTI NECESSARI PER FAR PASSARE IL PIANO ALLA KNESSET DAL CENTRO MODERATO E DAL CENTRO-SINISTRA DI BENNY GANTZ E YAIR LAPID. POI SI ANDRA' A ELEZIONI...
Giusi Fasano per corriere.it - Estratti
donald trump benjamin netanyahu foto lapresse
Un piano «storico», un successo «eccellente», dice il premier Benjamin Netanyahu dell’accordo con Trump sul cessate il fuoco a Gaza. Ma ieri i suoi alleati politici ultranazionalisti non l’hanno accolto con uguali parole di trionfo.
«Un fallimento colossale», è l’interpretazione del ministro delle Finanze Bezalel Smotrich, che si è spinto a dire: «Speriamo in una risposta negativa di Hamas». Il suo collega Itamar Ben-Gvir, ministro per la Sicurezza nazionale, è rimasto silente per tutto il giorno e soltanto a tarda sera, durante una riunione governativa, ha consegnato allo stesso Netanyahu parole di disapprovazione: «L’accordo è pericoloso per la sicurezza di Israele», ha tagliato corto.
benjamin netanyahu Bezalel Smotrich
Il canale televisivo12 rivela, senza farne i nomi, che «altri ministri» avrebbero commentato così: «Esiste una grossa differenza fra come Bibi (Netanyahu) ha presentato le cose e quello che c’è realmente scritto nel piano». Insomma, non proprio quel successo «eccellente» che il premier avrebbe voluto gli fosse riconosciuto dal suo governo.
Va molto meglio se Bibi guarda al suo Paese: i sondaggi di questi ultimi giorni dicono che la stragrande maggioranza degli israeliani (circa l’80%) voleva questo accordo per chiudere il capitolo della guerra e «guarire da questa ferita», come hanno detto alcuni familiari degli ostaggi.
Perfino loro, che in questi mesi hanno molto osteggiato il premier, temendo di seppellire le loro speranze con i crescenti bombardamenti a Gaza, vedono ora con sollievo il piano del cessate il fuoco, e lo ringraziano per aver seguito la scia di Trump ed essere arrivato ai 20 punti del piano presentato lunedì sera alla Casa Bianca.
benjamin netanyahu donald trump
Per il primo ministro più longevo d’Israele questo piano è una opportunità per rilanciare la sua immagine, ridotta malissimo da due anni di guerra, da tutte le accuse sul non-fatto prima del 7 ottobre e, soprattutto, dal non essersi mai assunto le sue responsabilità per quel massacro. Un rilancio vitale, per lui, in vista del prossimo appuntamento elettorale a ottobre del 2026, ammesso che si vada davvero alle urne in quella data.
Molto dipenderà da quello che succederà nelle prossime ore. Opzione uno: il decollo del piano di pace con il sì di Hamas, la liberazione degli ostaggi, il ritiro graduale dell’esercito e la ricostruzione della Striscia. Opzione numero due: l’«inferno» (come lo chiama Trump) per i miliziani del movimento islamista nel caso che non accettino l’accordo.
donald trump benjamin netanyahu foto lapresse.
Se si aprono le porte alla pace è probabile che Smotrich e Ben-Gvir abbandonino il governo perché il piano Trump per loro è «un disastro», una «sconfitta». Il loro sogno, da sempre, è lontanissimo da questo accordo: prevederebbe, per dire, la ricostruzione delle colonie all’interno di Gaza, abbandonate nel 2005.
Quindi, se l’accordo va in porto e loro abbandonano il governo, a Bibi farebbe comodo riscuotere il successo della pace e degli ostaggi liberati e andare alle elezioni anticipate, a primavera. Una opzione che in realtà potrebbe scegliere anche nel caso che i suoi due ministri messianici non lo abbandonassero.
(...) Ancora una volta la sorte politica di Netanyahu è nelle mani del suo nemico più grande, Hamas.
STASERA INIZIA LA RICORRENZA DI YOM KIPPUR E NETANYAHU PREGA CHE HAMAS RIFIUTI IL PIANO DI PACE PER…
DAGOREPORT: IL “NUOVO PD” DI ELLY NON ESISTE - ALIMENTATA DA UN'AMBIZIONE SFRENATA, INFARCITA SOLO…
DAGOREPORT: RAOUL, UN TRIVELLONE ''SPACCANTE''! - DAGOSPIA PIZZICA IL 54ENNE BOVA ATTOVAGLIATO…
DAGOREPORT: VENEZI, IL "MOSTRO" DELLA LAGUNA – COME USCIRANNO IL MINISTRO "GIULI-VO" E IL…
DAGOREPORT - LA SCONFITTA MARCHIGIANA SE LA SONO CERCATA I PARTITI DEL CENTROSINISTRA – GRAN PARTE…
FLASH - COME DAGO-DIXIT, SIMONE CANETTIERI LASCIA "IL FOGLIO" E, DAL 1 NOVEMBRE PASSA ARMI E…