DAGOREPORT - SI SALVINI CHI PUO'! ASSEDIATO DAL PARTITO IN RIVOLTA, PRESO A SBERLE DA GIORGIA…
Roberta Celot per l’ANSA
Solinas è a un bivio. Se il braccio di ferro a Roma tra Lega e FdI non si concluderà suo favore, il governatore uscente della Sardegna dovrà scegliere se rompere e correre da solo (con tutte le incognite del caso) oppure accettare la decisione dei vertici nazionali dei maggiori partiti del centrodestra e sperare in un paracadute, magari un seggio sicuro alle prossime Europee.
Una compensazione probabilmente a lui gradita, ma qualcuno negli ambienti politici sardi e non, osserva che le vicende giudiziarie in cui Solinas è coinvolto (è imputato a Cagliari nel processo sulle nomine in Regione) potrebbero essere da ostacolo ad una eventuale candidatura da europarlamentare. I giochi, al momento in stallo, domani pomeriggio si dovranno per forza riaprire, soprattutto se nel frattempo da Roma dovessero arrivare novità.
MATTEO SALVINI - CHRISTIAN SOLINAS
Solinas, che dei sardisti è segretario, ha convocato per le 17 a Cagliari la direzione nazionale del Psd'Az nelle sede nel partito in viale Regina Margherita. E' sua la firma sulla convocazione diretta ai componenti dell'organismo del partito. All'ordine del giorno l'analisi della situazione politica, con le determinazioni conseguenti. La riunione è aperta ai componenti del gruppo consiliare e alla delegazione presente in giunta. Insomma lo stato maggiore allargato dei sardisti è stato chiamato a raccolta dal proprio leader, da sempre convinto di essere lui la persona migliore per continuare a governare l'Isola anche nei prossimi 5 anni.
Nel segno della continuità perchè, dice come un mantra Solinas, i 5 anni appena trascorsi sono stati di buon governo ed è giusto proseguire il percorso con la stessa guida. "Squadra che vince non si cambia", amano ribadire da giorni sia Salvini che il governatore uscente. A pesare, ovviamente, è tutto lo scacchiere delle prossime regionali e amministrative che tante tensioni sta provocando tra Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Antonio Tajani.
Gli appelli all'unità, alla 'saggezza' con cui sapranno muoversi i tre leader per non spaccare il centrodestra si ripetono, ma finora nessuno dei due contendenti in Sardegna, Solinas e Paolo Truzzu, ha fatto un passo indietro o di lato. Anzi le loro posizioni sono granitiche. Truzzu, sindaco di Cagliari, esponente di spicco dei FdI e molto vicino alla premier Meloni, si sta già muovendo da candidato governatore.
Sabato il suo partito ha organizzato una convention a Quartu Sant'Elena che ufficializzerà la sua corsa: sarà la sua prima uscita pubblica da aspirante presidente dopo l'incoronazione al tavolo regionale di coalizione. Una investitura arrivata a maggioranza. Lo stesso tavolo sconfessato dal Psd'Az, che sin da subito ha chiarito che non essendo stata raggiunta l'unanimità la candidatura di Truzzu non può intendersi come quella di tutto il centrodestra.
matteo salviniCHRISTIAN SOLINASchristian solinaschristian solinas e flavio briatoreCHRISTIAN SOLINAS - MATTEO SALVINI
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