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“PER MELONI UN'EVENTUALE SCONFITTA IN ABRUZZO SAREBBE DISASTROSA” – SORGI: “SAREBBE LA CONFERMA CHE L'EFFETTO LEGATO ALLA SUA LEADERSHIP SI È GIÀ ESAURITO. POI DOVREBBE VEDERSELA CON SALVINI, SE I NUMERI CONFERMASSERO CHE LA CRESCITA DI FRATELLI D'ITALIA AVVIENE A SCAPITO DELLA LEGA. MELONI POTREBBE ESSERE TENTATA DI CERCARE LE ELEZIONI POLITICHE PRIMA DELLA SCADENZA NATURALE, CON LO SCIOGLIMENTO ANTICIPATO DELLE CAMERE E RIMETTENDO L'INTERA POSTA SUL PIATTO…”

GIORGIA MELONI E MATTEO SALVINI

Estratto dell’articolo di Marcello Sorgi per “la Stampa”

 

Qual è la posta in gioco in Abruzzo per centrodestra e centrosinistra? […] è evidente che si gioca una partita nazionale, per governo e opposizione. Per Meloni un'eventuale sconfitta sarebbe disastrosa. La conferma […] che l'effetto legato alla sua leadership si è già esaurito, o soffia assai meno, costringerebbe la premier innanzitutto a fare i conti con se stessa, con la qualità molto aggressiva del suo messaggio («mi metto l'elmetto!») e con il peso dei problemi che il governo deve affrontare rispetto ai risultati conseguiti fin qui.

 

ELLY SCHLEIN E GIUSEPPE CONTE

Poi dovrebbe vedersela con gli alleati, soprattutto con Salvini, se i numeri dovessero confermare che la crescita o la stabilità di Fratelli d'Italia avviene a scapito della Lega. La conseguenza sarebbe di affacciarsi su un improvviso e imprevisto periodo di instabilità. […] Per Conte e Schlein […] La sconfitta metterebbe una lapide, anche se non definitiva, sulle "prove di campo largo” […] Ognuno a quel punto si concentrerebbe sulla campagna per le Europee […].

 

GIORGIA MELONI E MATTEO SALVINI

In caso di vittoria, al contrario, l'effetto sarebbe notevole: dalla costruzione dell'alleanza in Basilicata, a quella per le prossime elezioni politiche. Che, complici le difficoltà nel campo opposto, Meloni potrebbe essere tentata di cercare prima della scadenza naturale, con lo scioglimento anticipato delle Camere e rimettendo l'intera posta sul piatto. Sembra incredibile che tutto questo possa dipendere dall'Abruzzo: ma è così.

CONTE SCHLEIN