GUAI AI VINTI (E AI LORO AMANTI) - LA SOCIETÀ SPAGNOLA ‘TELEFONICA’ LICENZIA LA MODELLA VANESSA HESSLER, TESTIMONIAL DELLA COMPAGNIA, PER IL SUO RIFIUTO DI RINNEGARE L’EX FIDANZATO MUTASSIM GHEDDAFI, UCCISO A SIRTE IL 20 OTTOBRE - SE BASTA QUESTO PER UN BEL CALCIO IN CULO, COSA BISOGNEREBBE FARE A TUTTI GLI IM-POTENTI DI MEZZO MONDO CHE HANNO FLIRTATO A LUNGO CON IL RAIS, TRA INCHINI E BACIAMANO, PER INTASCARE I SUOI SOLDI E L’HANNO POI SCARICATO SENZA ESITAZIONE?...

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Eleonora Barbieri per "il Giornale"

«È tutto molto triste» ha detto Vanessa Hessler. E in effetti lo è. Il primo peccato di Vanessa, bella, bionda, giovanissima, attrice e modella è di avere rivelato una relazione scomoda al momento sbagliato, quella (passata) con il figlio di Gheddafi, Mutassim. «Una storia passionale» ha confessato l'attrice a Diva e donna, durata quattro anni. Il secondo peccato, peggiore ancora del primo (il passato è passato, in fondo, a volte) è di avere difeso la liaison, e pure Mutassim, e pure la sua famigerata famiglia. Questo a Telefonica, compagnia spagnola che la ingaggiava come volto di Alice, non è andato giù. E così Vanessa è stata licenziata: lo hanno annunciato il portavoce tedesco della società e anche Le Figaro.

Non è che quattro anni d'amore si cancellino così su due piedi, e infatti Vanessa non ci pensa neppure. E questo le farebbe anche onore, non salire sul carro dei vincitori proprio ora che, fra l'altro,il perdente non può fare davvero più nulla per difendersi, visto che Mutassim è stato ucciso il 20 ottobre scorso, a Sirte, come il raìs della Libia. Ora non è che Vanessa Hessler sia all'improvviso un'eroina della libertà di pensiero, per carità. Certe frasi sembrano confessate - forse - più per leggerezza che per convinzione: Mutassim e la famiglia, per esempio, sarebbero «persone molto semplici, come voi e me», niente a che vedere con certe descrizioni dei media occidentali.

E poi considerazioni dal sapore vagamente politico, «noi ­la Francia e la Gran Bretagna- abbiamo finanziato i ribelli. Ma la gente non sa quello che fanno. Il popolo libico non è particolar­mente povero o fanatico ». E per finire: «In questo momento mi disgusta tutto, a parte la Libia. Non posso credere che sia vero. È tutto molto triste».

Insomma Telefonica ha chiesto una «presa di distanza» da quelle parole, ma Vanessa è stata irremovibile. E anche questo potrebbe farle onore, al di là del contenuto (per qualcuno politicamente scorretto, per altri semplicemente inopportuno). Coraggio, coerenza, ingenuità, provocazione. Non si sa perché l'abbia fatto. Ma chi si sarebbe lamentato se, anziché difendere Mutassim, l'avesse scaricato? Tutti avrebbero alzato le spalle, e liquidato la faccenda come un classico caso di amore di interesse.
«La solita storia». Ma nessuno l'avrebbe licenziata, per reato di ipocrisia.

 

VANESSA HESSLER ALICE IN GERMANIAMutassim GheddafiVANESSA HESSLER CON FRANCESCO MONTANARIMUTASSIM GHEDDAFIGHEDDAFI MORTO