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Carlo Tarallo per Dagospia
"La coalizione Monti-Bersani sarà incollata con la saliva!" "E allora ci vuole Barbato!". Sarà andato così il dialogo tra i dirigenti campani dell'Udeur e il "mediatore" piddino? Non si sa. Quello che si sa è che da ieri, ufficialmente, l'Unione è tornata e lotta insieme a noi. Prodi sale sul palco a Milano, e a Napoli l'Udeur (come Dagoanticipato e con buona pace delle smentite-non-smentite di Clemente Mastella) sostiene il Pd. Chi lo dice? L'ex senatore Tommaso Barbato. Proprio lui: quello passato alla storia come lo "sputazzatore di Palazzo Madama".
QUELLO SPUTO IN FACCIA A CUSUMANO AL SENATO
Il distacco in Campania tra Bersani e Berlusconi è minimo, la regione è "too close to call", gli equilibri in Senato vacillano, e che genialata partoriscono i sinistrati di fede bindiana? Corteggiano con successo i voti di Clemente da Ceppaloni e "riaccolgono" tra le loro braccia anche l'ex senatore Udeur Tommaso Barbato, uno dei principali protagonisti della caduta del Governo Prodi del 24 gennaio 2008. Memorabile la scena di quando, al momento della drammatica votazione in aula, il senatore Nuccio Cusumano in dissenso col "gruppo Udeur" (tre senatori in tutto, Mastella compreso) annunciò che avrebbe votato la fiducia al Governo Prodi. Tommaso Barbato non ci vide più e si scagliò contro l' "amico" Nuccio a colpi di insulti.
LA RISSA E LO SVENIMENTO: ORA I BINDIANI RIAGGANCIANO BARBATO
I fotografi immortalarono una clamorosa sputazzata in faccia a Cusumano (che svenne accasciandosi sulle poltroncine di Palazzo Madama) da parte del collega. Fu uno dei momenti più "alti" della storia parlamentare italiana. Le censure a Barbato si sprecarono, ovviamente quasi tutte da parte del centrosinistra. Ma ora che i voti fanno comodo, Tommaso riappare in pompa e magna in una manifestazione elettorale al fianco dei candidati del Pd, annunciando urbi et orbi la sua adesione alla coalizione di centrosinistra.
BOOMERANG D'IMMAGINE: CHI E' STATO? 'O BIONDINO?
Inutile sottolineare che la "notizia" è stata accolta con molto sarcasmo dagli addetti ai livori, che si sono scatenati alla ricerca del "gancio" piddino che ha messo a segno questo presunto "colpaccio" che dal punto di vista dell'immagine potrebbe costare caro al Pd.Chi sarà stato? Gli indizi puntano su un sinistrato "rampante" di fede bindiana, soprannominato "'o biondino"...
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