DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI…
Michele Cassano per l’ANSA
Nulla di fatto sulle direzioni delle testate Rai in scadenza. In assenza di un accordo tra le forze politiche, anche sulla presidenza della tv pubblica, è stato tutto rinviato al prossimo anno. Domani sul tavolo del consiglio di amministrazione arriveranno, infatti, solo interim, a partire dalla guida del Tg3, lasciata vacante da Mario Orfeo, passato a La Repubblica.
I tentativi di arrivare subito a un'assegnazione definitiva non sono andati in porto e l'incarico verrà assegnato nuovamente a Pierluca Terzulli. In un primo momento sembrava che il mandato provvisorio al vicedirettore, che è il più anziano in carica, non potesse essere rinnovato per un ulteriore trimestre, ma le verifiche sulla normativa vigente hanno dato luce verde su questa possibilità.
Terzulli rimane un forte candidato per la direzione, apprezzato anche a livello aziendale. La casella resta, comunque, centrale nella trattativa per la presidenza della Rai, perché la maggioranza spera di trovare sponde nell'opposizione per il raggiungimento del quorum dei due terzi in Vigilanza anche grazie alle scelte sul futuro della testata, da sempre appannaggio del centrosinistra.
Terzulli è un nome sicuramente gradito ai dem, ma al momento sembra escluso che dal Pd, così come dal Movimento 5 Stelle, possa arrivare un sostegno sul nome di Simona Agnes, fortemente voluto da Forza Italia. La maggioranza proverà a convincere i membri di Italia Viva e Avs, dove ci sarebbe qualche apertura, ma sono in molti a credere che per riavviare il dialogo tra i due schieramenti e far ripartire i lavori della Vigilanza sia necessario trovare un nuovo candidato.
L'obiettivo è sbloccare tutto il pacchetto di nomine, anche quelle che resteranno nell'area di maggioranza, prima del Festival di Sanremo in programma a febbraio. Tra queste anche la Tgr, già assegnata ad interim al condirettore Roberto Pacchetti. La scelta dell'amministratore delegato Giampaolo Rossi ha premiato in questo caso il giornalista che svolge da più tempo la funzione, in ragione - come si spiega nella comunicazione ai consiglieri - della complessità e dell'articolazione territoriale della testata.
A Rai Sport sarà, invece, il vicedirettore più anziano Massimiliano Mascolo e non il vicario Auro Bulbarelli ad assumere l'interim. Le nomine attese a breve sono, comunque, di più e riguardano anche il versante corporate e i generi. Vacante è ad esempio la direzione di Rai Sostenibilità, lasciata da Roberto Natale divenuto consigliere, che dovrebbe essere assegnata a interim.
Vanno in pensione Luca Milano a Rai Kids e il direttore di AIS (Asset, immobiliare e servizi) Carlo Mancini. In uscita anche Fabrizio Ferragni, direttore di Rai Italia, poltrona per la quale si è fatto anche il nome dell'ex ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano. Intanto, dalla maggioranza in commissione Bilancio alla Camera è arrivato il via libera all'emendamento della finanziaria che sposta la spending review per i prossimi anni dai costi del personale Rai a quelli relativi alle consulenze esterne. Nessuna modifica, invece, sull'ammontare del canone che dovrebbe salire dunque a 90 euro rispetto ai 70 dello scorso anno.
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