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“PER TRUMP L’UCRAINA È MARGINALE E SPENDIBILE, IL RAPPORTO CON PUTIN NO” – STEFANO STEFANINI: “IL COMBINATO DISPOSTO TRA LA TELEFONATA DEI DUE LEADER E IL RADDOPPIO DEI DAZI SU ACCIAIO E ALLUMINIO È L’AVVICINAMENTO ALLA RUSSIA E L’ALLONTANAMENTO DALL’EUROPA” – “PER IL PRESIDENTE AMERICANO LA RUSSIA È UN COMPAGNO DI VIAGGIO COL QUALE LAVORARE INSIEME ALLA SPARTIZIONE DEL MONDO IN ZONE D'INFLUENZA, L'EUROPA UN RIVALE COMMERCIALE DA PIEGARE E DIVIDERE” – “PUTIN HA CERCATO A LUNGO DI STACCARE L'EUROPA DALL'AMERICA. MAI AVREBBE PENSATO DI VEDERE L'AMERICA STACCARSI DALL'EUROPA. CI PENSA DONALD E VLADIMIR RINGRAZIA…"

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Estratto dell’articolo di Stefano Stefanini per “La Stampa”

 

MEME VLADIMIR PUTIN DONALD TRUMP

Ieri (mercoledì, ndR) il presidente degli Stati Uniti ha fatto due cose. Apparentemente scollegate. Ha avuto una «buona conversazione» con Vladimir Putin. Ha raddoppiato il dazio su acciaio e alluminio dal 25 al 50%.

 

Apparentemente, perché vanno invece nella stessa direzione. Il combinato disposto è l'avvicinamento alla Russia e l'allontanamento dall'Europa – e dai vecchi alleati degli Usa. A spese dell'Ucraina e della Nato: il segretario alla Difesa, l'imperturbabile Pete Hesgseth, ha disertato la riunione ministeriale sugli aiuti militari a Kiev. Non casualmente. È un messaggio.

 

Putin Trump

È la direzione di marcia di Donald Trump dal momento in cui ha rimesso piede alla Casa Bianca. Poggia su due convinzioni che egli non perde occasione di ribadire: «L'enorme potenziale di cooperazione fra Mosca e Washington»; lo sfruttamento «predatorio» da parte di partner e alleati, Unione europea in testa, a danno degli Usa.

 

Per il 47° presidente americano la Russia è un compagno di viaggio col quale lavorare insieme alla spartizione del mondo in zone d'influenza, l'Europa un rivale commerciale da piegare e dividere.

 

Se l'Ucraina aggredita e la sua guerra contro il mulino a vento della superiorità di massa della Russia – Trump non si è peritato di dirlo a Zelensky, perché combatti se sei più debole? – si mettono di mezzo, tanto peggio per Kiev. L'Ucraina è marginale e spendibile, il rapporto con Putin no. Se unita l'Europa può dar fastidio, se divisa è costretta a venire a Canossa. A questo – oltre che alla bilancia commerciale – servono i dazi, minacciati e/o attuati.

 

stefano stefanini 2

Della telefonata […], la quarta in tre mesi, sappiamo qualcosa di più che delle altre grazie al resoconto fornito dallo stesso Trump sull'immancabile Truth Social. […]  La pace in Ucraina è lontana – lo sapevano anche i sassi. La vendetta di Putin per il devastante contrattacco ucraino alle basi aeree russe è in arrivo – lo temevano tutti, a cominciare dagli ucraini.

 

Se Trump ha in qualche maniera spiegato la natura difensiva dell'operazione Tela di Ragno – che ha preso di mira obbiettivi strettamente militari, i bombardieri di cui si serve la Russia per colpire città e infrastrutture civili – non lo dice. Né fa cenno del rigetto russo della richiesta di cessate il fuoco.

 

meme incontro tra donald trump e zelensky

La tregua passa nel dimenticatoio trumpiano, insieme allo spauracchio di sanzioni Usa entro due settimane. Non dopo una «buona conversazione». La novità è l'invito a Putin a unirsi al negoziato con l'Iran sul programma nucleare di Teheran. Che il presidente russo avrebbe accettato, così dice Trump.

 

Credibile, ma non una gran concessione. Un quasi confinante Iran con l'arma atomica è l'ultima cosa che la Russia vuole, tant'è che la diplomazia di Mosca svolse un ruolo molto costruttivo nel convincere Teheran ad accettare l'accordo del 2015, il Jcpoa di Obama, poi disfatto proprio dalla prima presidenza Trump. Il quale, senza dirlo, adesso ci sta evidentemente ripensando.

 

Dopo un avvio promettente, il negoziato bilaterale Usa-Iran rischia di arenarsi. Una mano da Mosca può far comodo. Il Cremlino è probabilmente disposto a darla nel proprio stesso interesse, ma non senza contropartita e muovendosi con i piedi piombo verso Teheran, alleato importante nello sforzo bellico contro l'Ucraina.

 

LA TELEFONATA TRUMP-PUTIN VISTA DA GIANNELLI

Ben venga dunque una collaborazione russo-americana per impedire la proliferazione nucleare iraniana […] ma chi rischia di farne le spese è l'Ucraina. E l'Europa.

 

Trump apre le porte del negoziato alla Russia, a differenza di quanto avvenne col Jcpoa, continua a tenerne rigorosamente fuori gli europei. Gli europei sono quasi sempre oggetti non soggetti della diplomazia trumpiana.

 

Trump gli telefona poco […] ma gli parla con la lingua dei dazi. Il raddoppio di tariffa americana su acciaio e alluminio è un colpo basso ad alleati storici degli Usa, in particolare a Canada, Germania e Corea del Sud.

 

Per quanto non specificamente antieuropeo arriva proprio mentre l'Ue riesce ad avviare un difficilissimo […] negoziato con l'amministrazione Usa. Il 50% sui due metalli, a cui si aggiunge il 10% di dazio "reciproco" su tutte le esportazioni Ue in Usa, divide i Paesi dell'Unione.

 

meme incontro tra donald trump e zelensky 11

Colpisce sproporzionatamente chi esporta acciaio e alluminio non chi esporta medicinali, alimentari o lusso. Li divide da Uk, esente perché ha già concluso un accordo commerciale con Washington.

 

Mossa perfetta per portare la guerra, commerciale, dentro l'Occidente, mentre Trump e Putin fanno la pace – fra loro, non fra Russia e Ucraina. Per Mosca si avvera il sogno di una Nato azzoppata e un Occidente diviso. Ha cercato a lungo di staccare l'Europa dall'America. Mai avrebbe pensato di vedere l'America staccarsi dall'Europa. Ci pensa Donald e Vladimir ringrazia.