STELLE, STRISCE E SANGUE - UN’ALTRA STRAGE DELLA FOLLIA NEGLI USA: UN 15ENNE STERMINA UNA FAMIGLIA - CINQUE MORTI IN NEW MEXICO: IL RAGAZZO HA FATTO FUOCO CON UN FUCILE D’ASSALTO SEMIAUTOMATICO - LE VITTIME: UNA COPPIA E TRE BAMBINI - IL BABYKILLER ARRESTATO: RISCHIA L’ERGASTOLO - RIESPLODE LA POLEMICA SULLE ARMI: IL DIRITTO A POSSEDERLE RISALE AL 1791 - “GUN APPRECIATION DAY” COL BRIVIDO: 5 FERITI…

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A. Far. Per il "Corriere della Sera"

Nel giorno in cui nella capitale Washington il presidente «nemico delle armi» inaugurava il suo secondo mandato, l'ennesima strage da arma da fuoco annientava un'intera famiglia in New Mexico, a 2700 chilometri di distanza.

La mattanza si è consumata nella notte tra sabato e domenica, quando un giovane di quindici anni la cui identità non è stata resa nota dalle autorità ha aperto il fuoco in un'abitazione di Albuquerque, la pittoresca città sul Rio Grande - la più grande dello Stato - uccidendo cinque persone: un uomo e una donna e tre bimbi, due dei quali figli della coppia.

Il ragazzo è stato arrestato dalla polizia che sta ancora indagando sui motivi del massacro. «Nella casa abbiamo trovato un numero impressionante di armi», ha dichiarato Aaron Williamson, portavoce per lo sceriffo della contea di Bernalillo, «tra cui un fucile semi-automatico d'assalto simile a quello usato dall'esercito». «Stiamo cercando di capire», ha aggiunto, «a chi appartenesse quell'arsenale da guerra».

L'unica cosa certa è che l'arma usata dal baby-killer è la versione civile dei mitra impiegati dai militari che Obama vorrebbe mettere di nuovo al bando, come lo erano dal 1994 al 2004, prima che il presidente George W. Bush lo revocasse dietro pressioni della potente lobby degli armaioli Nra. Il quindicenne è stato accusato di omicidio e rischia l'ergastolo in uno Stato storicamente conservatore che alle ultime elezioni scelse il ticket Obama-Biden solo grazie alla crescita esponenziale del voto ispanico.
Il nuovo eccidio arriva poco più di un mese dopo quello di Newtown, in Connecticut, dove un giovane squilibrato aprì il fuoco in una scuola, uccidendo 21 bambini e 6 adulti. Da allora Obama ha proposto un piano in 23 punti per limitare la diffusione delle armi e frenare l'ondata di omicidi compiuti negli Stati Uniti, scatenando la feroce reazione della Nra, la quale si appella al Secondo emendamento della Costituzione che sancisce il diritto di armarsi.

Poco importa se quell'emendamento, firmato nel 1791, affonda le radici nell'occupazione degli Stati Uniti da parte dell'Impero britannico prima della guerra d'indipendenza americana, quando il possesso di un'arma da parte delle milizie cittadine era l'unico strumento che gli americani avevano per difendere territori, case e famiglie. La potente lobby vicina ai repubblicani si è mobilitata per difendere l'inviolabilità delle armi in un'America profondamente mutata dove, secondo le statistiche, servono solo a bagnare di sangue le strade (gli Usa hanno un tasso di omicidi quadruplo rispetto al resto dell'Occidente).

E sabato ha rischiato di finire in tragedia il Gun Appreciation Day, la giornata ufficiale delle armi, organizzata da un gruppo di Washington come risposta al dibattito sul controllo delle armi. Il bilancio: cinque persone ferite in diversi «Gun Show» che si sono svolti in Indiana, Ohio e Carolina del Nord.

 

 

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