donald trump nato

ARMATEVI, LO ORDINA TRUMP! – AL SUMMIT DEI MINISTRI DELLA DIFESA DELLA NATO, L’AMBASCIATORE AMERICANO, MATTHEW WHITAKER, AVVERTE GLI ALLEATI: “MOSCA STA GIÀ PREPARANDO LA SUA PROSSIMA MOSSA E STA RICOSTRUENDO IL PROPRIO ESERCITO. GLI ALLEATI DELLA NATO DEVONO SUPERARE LA RUSSIA. SERVE UN’ALLEANZA COSTRUITA PER LE MINACCE DEL 2025 E OLTRE, NON PER I CAMPI DI BATTAGLIA DI IERI” – WASHINGTON INSISTE AFFINCHÉ LA SPESA PER LA DIFESA ARRIVI AL 5% DEL PIL. MA L’ITALIA AL MOMENTO ARRIVA APPENA ALL’1,3%...

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Estratto dell’articolo di Claudio Tito per “la Repubblica”

 

Matthew Whitaker al vertice nato

La Nato e l’Occidente si devono preparare al peggio. Perché la Russia è di nuovo un pericolo. Va messo in preventivo la necessità di affrontare un attacco. L’allarme è stato lanciato ieri durante il summit dei ministri della Difesa dell’Organizzazione Atlantica.

 

Prima l’ambasciatore americano, Matthew Whitaker (il segretario alla Difesa Hegseth ha infatti rinunciato all’incontro), poi lo stesso segretario generale dalla Nato, Mark Rutte, hanno avvisato che gli alleati – in particolare gli europei – hanno il dovere di prenderne atto.

 

MARK RUTTE CON VOLODYMYR ZELENSKY A ODESSA

«L’urgenza del momento è innegabile – ha detto Whitaker -. Mentre il conflitto tra Russia e Ucraina continua, Mosca sta già preparando la sua prossima mossa. Il Cremlino sta ricostruendo il proprio esercito. Gli alleati della Nato devono superare la Russia. Non abbiamo altra scelta. Vorrei essere chiaro: è giunto il momento di agire. Serve un’alleanza costruita per le minacce del 2025 e oltre, non per i campi di battaglia di ieri».

 

Il tono di Rutte non è stato difforme. «Siamo sempre preparati a ogni eventualità. E Vladimir Putin dovrebbe sapere che se provasse ad attaccarci – il suo riferimento è in primo luogo ai Paesi baltici - la nostra reazione sarebbe devastante. Saremo devastanti e molto efficaci anche tra 3-5-7 anni, ed è per questo che dobbiamo spendere di più». [...]

 

donald trump - nato

I punti di partenza sono due. Ormai anche Donald Trump ha capito che il presidente russo in questo momento non ha alcuna intenzione di arrivare ad una pace o a una tregua in Ucraina. Quel focolaio bellico sarà attivo almeno per i prossimi mesi.

 

I report di diverse intelligence europee confermano soprattutto che nei piani di Mosca è costante la volontà di rimettere sotto controllo una parte dei territori un tempo appartenenti alla “Grande Russia”, quindi paesi come Lituania, Estonia, Lettonia e Moldavia. Un rischio che la Nato non può trascurare. Tanto che gli Usa consigliano i partner del “Vecchio Continente” di quintuplicare i sistemi di difesa aerea e diterra.

 

mark rutte con guido crosetto

Il secondo punto è una conseguenza del primo: gli alleati devono spendere di più per la Difesa. Washington ha fatto sapere, fin dall’insediamento della nuova amministrazione, che non intende più farsi carico da sola del peso sostenuto per la sicurezza europea.

 

«Al momento – ha però puntualizzato Rutte senza rassicurare gli uditori - non ci sono piani per il ritiro delle truppe da parte degli Stati Uniti dall’Europa» ma «si aspettano che gli alleati europei e canadesi spendano molto di più». Gli States, anche in vista del vertice Nato di fine mese in Olanda, insistono affinchè la spesa per la difesa arrivi al 5 per cento del Pil. Anzi, lo considerano «non un suggerimento », bensì «un impegno concreto».

 

DONALD TRUMP GIORGIA MELONI

Si tratta però di una cifra mostruosa per molti Paesi dell’Unione. Basti pensare che l’Italia al momento arriva all’1,3 per cento, poco più di un quarto di quanto richiesto. Persino il ministro tedesco della Difesa, Boris Pistorius, ha frenato su questo: «Nessuno, al momento, sostiene davvero l’obiettivo del 5%, perchè è irrealistico. Quello di cui stiamo parlando è un aumento della percentuale negli anni a venire».

donald trump - natoGIORGIA MELONI E LA TROTTOLA TRUMP - VIGNETTA BY GIANNELLI