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Giacomo Amadori per la Verità
Nel programma elettorale del Pd di Tiziano Renzi per Rignano sull' Arno c' erano due sogni: un battello per attirare i turisti diretti all' outlet del lusso nella confinante Reggello e una nuova stazione ferroviaria nella frazione Pian dell'Isola, con fermata proprio accanto al nuovo outlet del gusto (collegato a quello dell' abbigliamento). In questi centri commerciali Tiziano aveva, come vedremo, tentato di fare grossi affari con le sue ditte, e per lo stesso motivo è finito pure sotto indagine presso la Procura di Firenze.
REGGELLO CAPUT MUNDI
TIZIANO RENZI ALLA FESTA DELL UNITA DI RIGNANO -3
Ma a realizzare in parte il suo sogno ci ha pensato Trenitalia, con le sue strenne di Natale. Le Ferrovie hanno iniziato a promuovere online la possibilità di acquistare «direttamente treno e autobus diretto Busitalia» con meta l'outlet The Mall, «sia per l' andata che per il ritorno, comodamente e con un semplice click». Per esempio, sul sito di Trenitalia basta inserire come destinazione «Firenze - The Mall», evidenziato in rosso, per selezionare e acquistare tutte le soluzioni di viaggio che portano all' outlet. In questo modo si evita di dover scendere dal treno per comprare il biglietto del bus (un servizio già attivo).
Ora è tutto più semplice. La marchetta in favore del «centro outlet del lusso nel cuore della Toscana», a pochi chilometri da Firenze, è accompagnata da un testo entusiastico: «Non perdere l'occasione di vivere un' esperienza outlet shopping unica, grazie alla selezione dei marchi più esclusivi della moda internazionale, con sconti fino al 70%, tutto l' anno», si legge sul sito delle Ferrovie.
Nel 2016 il capogruppo di Fratelli d' Italia in Regione Toscana, Giovanni Donzelli, aveva già segnalato che Busitalia Sita Nord, società del gruppo Ferrovie dello Stato, aveva deciso di investire oltre 2,2 milioni di euro per acquistare cinque nuovi autobus di ultimissima generazione che aggiungere alla mezza dozzina di pullman già in servizio per coprire la tratta Firenze centro-The Mall (e ritorno) 34 volte al giorno e aveva denunciato «l' ennesimo regalo alla cricca della famiglia e dei finanziatori di Renzi, che hanno fatto affari nell' outlet fiorentino, così come in tanti altri realizzati o in corso di realizzazione in tutta Italia».
INDAGINI
The Mall è cresciuto grazie al colosso parigino del lusso Kering e a una delle sue principali griffe italiane, Gucci. Della gestione del centro si stanno occupando da qualche mese anche i magistrati fiorentini. A inizio 2017 hanno contestato reati fiscali e dichiarazioni fraudolente mediante uso di fatture per operazioni inesistenti a Remi Leonforte, responsabile legale del gruppo Kering a Reggello, ma anche a Luigi Dagostino, già general contractor di alcuni progetti insieme con un altro indagato, Andrea Moretti.
Al seguito di Dagostino, Tiziano Renzi ha perorato la causa di due outlet gemelli anche fuori regione, in comuni a guida Pd: Sanremo e Fasano. Il manager del gruppo Kering a cui la compagnia faceva riferimento, Carmine Rotondaro, sembra che abbia iniziato a collaborare con i magistrati milanesi in un' altra inchiesta sulla presunta «esterovestizione» di Gucci e probabilmente della casa madre, Kering appunto.
Due settimane fa, gli uomini del Nucleo di polizia tributaria di Milano, su ordine della Procura, hanno effettuato una serie di perquisizioni nelle sedi milanesi e fiorentine di Gucci. Nell' inchiesta toscana, i finanzieri hanno messo nel mirino due fatture per un importo totale di 140.000 euro che Tiziano avrebbe incassato da Dagostino per presunte iniziative di marketing dentro all' outlet. Il sospetto è che anche quei pagamenti fossero collegati a operazioni inesistenti. Insomma, intorno a The Mall ruoterebbero diversi filoni investigativi.
AMICI DEGLI AMICI
Di fronte a queste e ad altre notizie la consigliera comunale di Reggello Elisa Tozzi ha chiesto l' istituzione di una commissione d' indagine sullo sviluppo di The Mall negli ultimi anni. La consigliera ha sottolineato anche gli affari immobiliari tra il Comune e la società dell' outlet riconducibile ai soci di babbo Renzi (Dagostino e Tiziano hanno aperto insieme e poi liquidato la Party srl, società di marketing).
Ma le indagini e le polemiche sul Mall evidentemente poco preoccupano le Ferrovie. Sui tabelloni della stazione fiorentina di Santa Maria Novella, la corsa verso Reggello di Busitalia è molto reclamizzata. Ma tra Grandi stazioni e la Valdarno ci sono altri collegamenti. Come è emerso nell' inchiesta Consip, in cui babbo Renzi e il suo amico Carlo Russo sono indagati per traffico di influenze illecite per i presunti rapporti con l' imprenditore napoletano Alfredo Romeo.
Durante le indagini gli investigatori hanno pedinato e fotografato Russo mentre incontrava Silvio Gizzi, ad e direttore generale della società Grandi Stazioni Rail Spa (quella che si occupa della riqualificazione e della gestione dei principali 14 scali ferroviari italiani, Firenze compresa), manager di nomina renziana. Gizzi è coindagato con Russo per turbativa di gara: la società da lui guidata avrebbe assegnato un appalto da 36 milioni di euro a un gruppo di vigilanza privata, la Security Service Srl di Renato Mongillo.
Quest' ultimo, come sanno i lettori della Verità, nella primavera 2015 aveva investito 10.000 euro nella campagna elettorale per le regionali del sindaco di Rignano, Daniele Lorenzini, allora uomo di punta del Pd locale. A gestire quel finanziamento, erano stati lo stesso Russo e babbo Renzi. I soldi vennero trasferiti con un bonifico alla Eventi 6 della famiglia Renzi per far stampare e distribuire materiale elettorale. Lo stesso Russo, come ha scoperto Il Fatto Quotidiano, nelle sue peregrinazioni ha incontrato anche Maurizio Gentili, amministratore delegato di Rete Ferroviaria Italiana, nominato a luglio 2014, sempre sotto il governo Renzi.
ALTRI REGALI
È evidente che gli incroci pericolosi tra renziani e Ferrovie sembrano non mancare. Da cui potrebbero discendere i vari cadeaux che piovono sulla Toscana come le corse dell' Alta velocità che fanno tappa ad Arezzo (anche se i treni devono uscire dalla Tav e deviare sulla linea lenta), dove ha il suo feudo la sottosegretaria Maria Elena Boschi. Ma non è finita. Tra le promozioni di Trenitalia di questi giorni c' è la seguente: «In regalo Frecce, Intercity e Leonardo Express (il treno che collega Roma all' aeroporto di Fiumicino, ndr) da Toscana, Umbria, Lazio, Abruzzo e Campania».
L' omaggio è per chi a luglio volerà da Roma a Buenos Aires con le Aerolineas Argentinas. Pregevole iniziativa. Anche se non si può non ricordare che il socio di maggioranza della società Toscana aeroporti presieduta da Marco Carrai, ex affittacamere di Renzi, è la Corporacion America Italia Spa, la società privata del magnate armeno-argentino Eduardo Eurnekian, che gestisce una cinquantina di aeroporti in Sud America ed Europa, tra cui proprio lo scalo internazionale di Buenos Aires.
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