RITORNO AI FIGLI DI MARIA - TODI PAZZI, ANCHE IL PD DI BERSANI!, PER IL BACIAPILE BAGNASCO: LA LAICITÀ DELLO STATO È COSA BUONA E GIUSTA, MA LA DIFESA DELLA VITA, IL MATRIMONIO E LIBERTÀ SCOLASTICA NON SONO NEGOZIABILI (“QUANDO LA SITUAZIONE È GRAVE I CATTOLICI NON POSSONO TACERE”) - NESSUN RIFERIMENTO ESPLICITO A ER PATONZA PERCHé TUTTO IL CONVEGNO è SUL DOPO-BANANA - PER URSO, BAGNASCO SPINGE VERSO IL PPE ITALIANO…

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1. BAGNASCO: LAICITA' POSITIVA E' RICONOSCERE RUOLO CHIESA SU VALORI...
(AGI)
- "La laicita' positiva non puo' ridursi a rispetto e a procedure corrette", infatti "il riconoscimento della rilevanza pubblica delle fedi religiose se per un verso e' un valore auspicabile e dovuto, dall'altro e' fortemente insufficiente in ordine alla costruzione del bene comune e allo stesso concetto di vera laicita'". Il cardinale Angelo Bagnasco ha tenuto a chiarirlo nel suo intervento all'incontro delle associazioni di ispirazione cristiana riunite a Todi.

La laicita', cioe' il rispetto da parte della Chiesa dell'autonomia dello Stato, per Bagnasco rappresenta "una cornice di apprezzabile valore, ma che deve essere riempita di contenuti: deve misurarsi con l'uomo per cio' che e' in se stesso universalmente, cioe' con la sua natura. E' questa che invera le diverse culture e che ne misura la bonta' o, se si vuole, l'intrinseco livello di umanesimo. La ricaduta sociale della fede cristiana appartiene al patrimonio dottrinale, segna la missione della Chiesa e ispira la prassi della cristianita'".

"Una obiezione ricorrente - ha aggiunto il presidente della Cei - e' che i cristiani vorrebbero imporre, nella sfera politica e civile, in un contesto pluralistico e complesso, dei valori confessionali, anziche' prendere atto dei cambiamenti culturali e comportamentali, e semplicemente registrarli dando loro dignita' giuridica in nome del pluralismo e del principio di tolleranza".

Invece "portare a tutti e in ogni ambiente questo patrimonio, con la coerenza della vita e il coraggio della parola fino alle conseguenze sociali, e' un servizio doveroso poiche' e' un bene per tutti". E cio' vale "innanzitutto per i giovani, che attendono di vedere in noi adulti dei punti di riferimento affidabili, e che hanno diritto di nutrirsi ad una cultura fatta di ragioni nobili, capaci di suscitare entusiasmo e di sprigionare quelle energie propositive che scopriamo con commozione nei loro cuori".

Da parte sua, proprio per questo, ha concluso infine il cardinale, la Chiesa invita a impegnarsi nel 'prepolitico' per formare chi poi servira' la societa' nei diversi ruoli: "i vescovi italiani, che vivono accanto alla gente con i loro sacerdoti e sentono pulsare la vita complessa degli uomini d'oggi, hanno posto al centro degli Orientamenti Pastorali del decennio la missione educativa, una responsabilita' che fa appello a tutti, che costituisce una sfida, ma anche rappresenta un'ora promettente della storia alla quale nessuno deve mancare".

2. BAGNASCO: IRRINUNCIABILI DIFESA VITA,MATRIMONIO E LIBERTA' SCUOLE...
(AGI)
- Nel dibattito pubblico oggi "sono in gioco le sorgenti stesse dell'uomo: l'inizio e la fine della vita umana, il suo grembo naturale che e' l'uomo e la donna nel matrimonio, la liberta' religiosa ed educativa che e' condizione indispensabile per porsi davanti al tempo e al destino".

Lo ha rilevato il cardinale Angelo Bagnasco aprendo a Todi i lavori delle associazioni di ispirazione cristiana. "Proprio perche' sono 'sorgenti' dell'uomo, questi principi sono chiamati 'non negoziabili'", ha spiegato il presidente della Cei ricordando con le parole del Papa che "quando una societa' s'incammina verso la negazione della vita finisce per non trovare piu' le motivazioni e le energie necessarie per adoperarsi a servizio del vero bene dell'uomo". "Senza un reale rispetto di questi valori primi, che costituiscono l'etica della vita, e' illusorio - ha scandito - pensare ad un'etica sociale che vorrebbe promuovere l'uomo ma in realta' lo abbandona nei momenti di maggiore fragilita'".

Secondo Bagnasco, "ogni altro valore necessario al bene della persona e della societa', infatti, germoglia e prende linfa dai primi, mentre staccati dall'accoglienza in radice della vita, potremmo dire della vita nuda, i valori sociali inaridiscono". "Ecco perche' - ha spiegato - nel corpus del bene comune non vi e' un groviglio di equivalenze valoriali da scegliere a piacimento, ma esiste un ordine e una gerarchia costitutiva". "Nella coscienza universale sancita dalle Carte internazionali e' espressa - ha osservato ancora il cardinale - una acquisita sensibilita' verso i piu' poveri e deboli della famiglia umana", e quindi e' affermato il dovere di mettere in atto ogni efficace misura di difesa, sostegno e promozione".

"Salvo che poi questa dichiarazione - definita da Bagnasco 'una grande conquista' - non sempre corrisponde alle politiche reali". Bisognerebbe chiedersi, ha continuato, "chi e' piu' debole e fragile, piu' povero, di coloro che neppure hanno voce per affermare il proprio diritto, e che spesso nemmeno possono opporre il proprio volto, chi e' piu' indifeso di chi non ha voce perche' non l'ha ancora o, forse, non l'ha piu'?". Sono essi, ha denunciato, "vittime invisibili ma reali" di questa dimenticanza dei valori.

"La nostra Europa, come l'intero Occidente segnato da una certa cultura radicale fortemente individualista, si trova - infatti - da tempo sullo spartiacque tra l'umano e il suo contrario". "Questi temi - ha concluso il porporato citando un documento Cei del 1992 - non sono rimandabili quasi fossero secondari; in realta' formano la sostanza etica di base del nostro vivere insieme: l'elaborazione di una diversa cultura dell'uomo e della convivenza sociale e' il problema piu' serio, la piu' grande sfida che la societa' italiana deve affrontare".

3. BAGNASCO, NON POSSONO TACERE QUANDO DIFFICOLTA' SONO GRAVI 'E' LORO DOVERE LAVORARE PER UN GIUSTO ORDINE SOCIALE'
(Adnkronos)
- "Quanto piu' le difficolta' culturali e sociali sono gravi, i cattolici non possono tacere". Lo sottolinea il presidente della Cei, Angelo Bagnasco, aprendo i lavori del Forum delle associazioni cattoliche a Todi. "I fedeli laici -assicura- sanno che e' loro dovere lavorare per il giusto ordine sociale, anzi e' un debito di servizio che hanno verso il mondo".

Proprio nel momento in cui la situazione si fa piu' difficile, per il presidente dei vescovi italiani, "i cristiani si sentono chiamati in causa per portare il loro contributo specifico, chiaro e deciso, senza complessi di sorta e senza diluizioni ingiustificabili: l'uomo -spiega- non e' un prodotto della cultura, come si vuole accreditare; e la societa' non e' il demiurgo che si compiace di elargirgli questo o quel riconoscimento, secondo convenienze economiche, schemi ideologici o dinamiche maggioritarie".

In particolare, osserva il presidente della Conferenza episcopale italiana, "oggi l'attenzione generale e' puntata, con ragione, ai grandi problemi del lavoro, dell'economia, della politica, della solidarieta' e della pace". Si tratta, riconosce Bagnasco, di "problemi che oggi attanagliano pesantemente persone, famiglie e collettivita', specialmente i giovani. La sensibilita' e la presenza costante della Chiesa sul versante dell'etica sociale e' sotto gli occhi di tutti e nessuno la puo' onestamente negare".

4. SACCONI, RELAZIONE BAGNASCO ILLUMINA RESPONSABILITA'...
(ANSA)
- "La relazione del cardinale Bagnasco a Todi illumina la responsabilità dei credenti come quella dei non credenti che cercano nella tradizione nazionale la forza per orientare i cambiamenti in funzione dello sviluppo umano". Lo afferma il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Maurizio Sacconi. "I valori della persona, dalla vita al matrimonio naturale, non possono essere soggetti a compromessi come lo sono le politiche sociali o economiche. La questione sociale è prima di tutto questione antropologica come afferma il Presidente della Cei. I valori non negoziabili sono il discrimine identitario di partiti, coalizioni, corpi sociali. E sollecitano il consolidamento del bipolarismo politico", conclude il ministro.

5. CHITI, PIENA CONDIVISIONE SUE PAROLE...
(ANSA)
- "La dimensione pubblica delle religioni è un fatto rilevante e oggettivo della nostra società. Esprimo piena condivisione per queste parole del Cardinale Angelo Bagnasco all'incontro delle associazioni cattoliche a Todi. E' vero che i cattolici sono diventati nella società civile 'una massa critica, capace di visione e di reti virtuose, per contribuire al bene comune' ". Così il Vice Presidente del Senato Vannino Chiti.

"Come sostengo nel mio ultimo libro 'Religioni e politica nel mondo globale. Le ragioni di un dialogo' quella che chiamiamo 'globalizzazione' continua a mutare profondamente il configurarsi delle società e il peso della soggettività individuale: cambiano gli scenari della politica e gli stessi modi di essere delle religioni, non scomparse, ma al contrario presenti con una maggiore incisività e influenza".

"Il problema che si pone oggi alla democrazia - sottolinea Chiti - senza far venire meno, anzi rafforzando, il ruolo dello stato di diritto, è quello di consentire una presenza pubblica delle religioni. Essa è una ricchezza per la nostra convivenza nella società e per la stessa democrazia, nella misura in cui si accompagni, in modo inseparabile, al pluralismo religioso". "E' altresì indispensabile - conclude il Vice Presidente - evitare che si allarghino i fossati tra cultura laica e cultura religiosa: la necessità è quella di ridefinire un minimo comune denominatore di valori, un'etica condivisa. Occorre fare della laicità un riferimento universale, nel quale si riconoscano sia credenti che non credenti".

6. QUAGLIARIELLO, BENE BAGNASCO SU VALORI NON NEGOZIABILI...
(ANSA)
- "Nel suo intervento di stamattina il cardinale Bagnasco ha affermato come il rapporto tra i principi non negoziabili e la questione sociale sia gerarchicamente ordinato e non consenta approcci selettivi, proprio perché la sfida antropologica mette oggi in discussione la stessa concezione dell'umano e ha per questo ricadute obbligate". Lo dichiara Gaetano Quagliariello, vicecapogruppo vicario del PdL al Senato. "Il presidente della Cei - prosegue - ha anche chiarito come sia tale visione, e non una scelta di integralismo, a sottrarre i principi non negoziabili alla mediazione e al compromesso. E' proprio questa l'impostazione che abbiamo rilanciato a Norcia nell'incontro fra credenti e non credenti. Se verrà recepita da Todi - conclude Quagliariello - la collaborazione potrà essere quantomai positiva".

7. GASPARRI, PAROLE BAGNASCO CHIARE E CONDIVISIBILI ...
(ANSA)
- "Sui valori non negoziabili le parole di Bagnasco a Todi sono state molto chiare e condivisibili". Lo afferma il capogruppo del Pdl al senato Maurizio Gasparri. "Vita, matrimonio tra uomo e donna, famiglia, libertà religiosa ed educativa - rileva - sono valori ai quali ci dobbiamo richiamare nell'attività politica e legislativa. Su questo terreno ben vengano ulteriori e più ampie forme di impegno e di condivisione di strategie. Il Pdl anche in questa fase di dibattito e di transizione ribadirà la priorità di queste scelte e continuerà a considerare fondamentale la difesa di valori non negoziabili, che non possono essere sacrificati nel quadro di sintesi politiche confuse e non utili ad indicare con chiarezza il cammino futuro dell'Italia", conclude Gasparri.

8. URSO, PAROLE BAGNASCO SPINTA PROPULSIVA PPE ITALIANO ...
(ANSA)
- "Credo che le parole del Cardinal Bagnasco non siano rivolte solo ai credenti ma a tutti coloro che mettono al primo punto dell'azione pubblica i valori della persona e del bene comune. Laici non laicisti e credenti non clericali possono e debbono lavorare insieme per il rinnovamento della politica". E' quanto scrive Adolfo Urso su www.fareitaliamag.it, il nuovo web magazine dell'associazione Fareitalia, commentando il discorso del presidente della Cei all'incontro delle associazioni cattoliche in corso a Todi. "E' assolutamente giusto riconoscere la dimensione religiosa nella sfera pubblica - ragiona Urso - il che non significa affatto resuscitare la Democrazia Cristiana. Il meeting di Todi rappresenta una spinta propulsiva per coloro che credono - come noi - nella necessità ed urgenza di realizzare in Italia una nuova proposta politica nel solco del popolarismo europeo".

 

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