CHE CI FA DI BRUTTO VENDOLA TRA BERSANI E LO SHERPA DELLA MERKEL? - OGGI PRIMA “CRISI DI PREGOVERNO”: NICHI ACCUSA BERSANI DI VOLER “ROMPERE L’ALLEANZA DI CENTROSINISTRA” - I MONTIANI RISPONDONO: “INCOMPATIBILI CON VENDOLA” - SE AL SENATO NON FA UN MIRACOLO, CULATELLO ANDRA’ A PALAZZO CHIGI SOLO TENENDO DENTRO TUTTI, MODELLO ULIVO DI PRODI (E SAPPIAMO COME E’ FINITA) …

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Francesca Piscioneri e Massimiliano Di Giorgio per Reuters

Il leader del Sel, Nichi Vendola, gela la possibilità di una alleanza post elettorale con i centristi di Mario Monti, il giorno dopo l'apertura del candidato premier del centrosinistra Pier Luigi Bersani alle liste del capo del governo uscente.
Anche il Professore avvisa Bersani: se vuole i centristi deve fare delle scelte all'interno del suo polo, ovvero limitare o rinunciare all'unione con l'ala sinistra della sua coalizione rappresentata dal Sel.

"Spero che Bersani non si assuma la responsabilità di rompere l'alleanza del centrosinistra, che è stata sancita dal voto popolare", ha detto oggi il presidente della Regione Puglia ai giornalisti a margine di un convegno a Roma. Da Verona anche Monti sembra tirare il segretario del Pd per la giacchetta: "Immagino che se Bersani è interessato, come ha dichiarato, a una collaborazione con le forze che rappresento dovrà fare delle scelte all'interno del suo polo".

Non era la prima volta che Bersani lasciava aperta la porta ad intese con i centristi per poter rafforzare un suo eventuale governo dopo il voto di fine febbraio dal quale difficilmente, specie al Senato, otterrà una maggioranza autosufficiente.
Ieri però il capo del Pd ha parlato da Berlino e la sponda a Monti è stata vista come un tentativo, a casa di Angela Merkel, di rassicurare l'Europa sul fatto che Silvio Berlusconi non tornerà a governare.

Nei giorni scorsi l'ex premier di centrodestra ha promesso che qualora tornasse al governo toglierebbe l'Imu sulla casa per il 2013 e restituirebbe quella pagata nel 2012.
Lo spread con i bund decennali tedeschi viaggia in questi giorni intorno ai 290 punti, ai massimi dall'inizio dell'anno. E anche la Borsa di Milano registra cali superiori alla media delle altre piazze europee.

Secondo gli operatori tali andamenti dipendono dall'incertezza sull'esito della contesa elettorale del 24 e 25 febbraio e dal timore che un'affermazione di Berlusconi o Beppe Grillo possa far deragliare l'Italia dal tracciato degli impegni presi con l'Unione europea.
Vendola ha ricordato a Bersani che "tre milioni di italiani hanno fondato il nuovo centrosinistra [con le primarie] e penso che il centrosinistra ha il diritto e forse il dovere di vincere pienamente e di dare una svolta reale a questo Paese". Da settimane il leader del Sel ripete che non potrebbe far parte di un governo con i centristi, posizione speculare a quella di Monti che parla di "incompatibilità" con Sinistra Ecologia e Libertà.

"Non c'è stato alcun accordo tra Bersani e me, fra nessuno e Scelta civica. Il tema delle alleanze è prematuro. Verrà dopo il voto", prende tempo Monti. Secondo quanto detto oggi dalla sondaggista Alessandra Ghisleri di Euromedia a TgCom24, "le dichiarazioni di Bersani di ieri e quelle di Vendola oggi potranno inficiare notevolmente" il tasso di gradimento della lista Monti.

Bersani, con i giornalisti che lo incalzano sulla questione, oggi mostra insofferenza: "Penso che non se ne possa più... tutte le domande che mi vengono fatte sono quanti metri ho di distanza con Monti. Non se ne può più", ha detto ricordando che da due mesi su Monti sta dicendo le stesse cose. Ma tra meno di venti giorni si vota.

 

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