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TRADIRE IL SUO POPOLO CON UNA RESA O CONDANNARLO ALLA GUERRA INFINITA: IL DILEMMA DI ZELENSKY – “LA STAMPA”: “LA PROSPETTIVA DI DOVER USCIRE DALLA GUERRA MUTILATI È QUALCOSA CHE GLI UCRAINI HANNO GIÀ ACCETTATO, MA QUALUNQUE CESSIONE FORMALE DI TERRITORI PUÒ ESSERE DECISA SOLO DA UN REFERENDUM. COSÌ COME È EVIDENTE CHE LA FIRMA DI UN ACCORDO SULLA RIDUZIONE DELL'ESERCITO RAPPRESENTI UNA RINUNCIA ALLA PROPRIA SOVRANITÀ” – “L'ALTERNATIVA È CONTINUARE A COMBATTERE. CON LA CONSAPEVOLEZZA DI NON POTER CONTARE SUGLI AMERICANI E DI SAPERE CHE ANCHE LA SOLIDARIETÀ EUROPEA POTREBBE..."
Estratto dell’articolo di Anna Zafesova per “La Stampa”
VOLODYMYR ZELENSKY - DONALD TRUMP
[…] Il destino dell'Ucraina si giocherà in un nuovo faccia a faccia tra Zelensky e Donald Trump, un incontro-scontro che molti nell'entourage del presidente ucraino temono, come confessa uno dei suoi collaboratori al Financial Times.
Troppe sono le questioni delicate per poterle risolvere subito a beneficio delle telecamere; troppe cose sono in gioco per poter rischiare un nuovo match di insulti nello Studio Ovale, e troppo grande è il peso di una decisione che, qualunque essa sia, non sarà né buona, né giusta.
L'unica pace giusta per l'Ucraina consisterebbe infatti nella ritirata della Russia dai suoi territori occupati, con Vladimir Putin che paga i danni di guerra e si presenta alla Corte dell'Aja. Tutto il resto […] è un compromesso, la vittoria del reale sull'ideale, il rinvio della giustizia a data da definirsi.
Tutto il resto - soprattutto la ricerca del nome e della forma giuridica da dare al riconoscimento di fatto della perdita del Donbas - è accettazione dell'impossibilità, almeno in questo momento, di liberare le zone conquistate dai russi, e di riportare a casa i milioni di profughi.
vladimir putin e donald trump - anchorage alaska
[…] L'incubo di una "zrada", un tradimento, è una costante del dibattito politico ucraino, e mentre a Ginevra si negozia, a Kyiv si stanno tracciando le "linee rosse" da non oltrepassare.
Il presidente della Rada Ruslan Stefanchuk e diversi deputati concordano che non ci potrà mai essere un riconoscimento de jure della cessione dei territori, ma solo una constatazione de facto che si trovano sotto "occupazione provvisoria" russa.
La prospettiva di dover uscire dalla guerra mutilati è qualcosa che gli ucraini hanno già accettato come inesorabile, ma qualunque cessione formale di territori, ricorda il parlamentare Dmytro Mikisha, può essere decisa solo da un referendum, e chiunque agisca in tal senso rischia dai 10 ai 15 anni di carcere per "alto tradimento".
DONALD TRUMP - VOLODYMYR ZELENSKY - CASA BIANCA, 17 OTTOBRE 2025 - FOTO LAPRESSE
Così come è evidente che la firma di qualunque accordo sulla riduzione dell'esercito […] rappresenti una rinuncia alla propria sovranità; e infatti i leader europei nel loro contropiano insistono che l'Ucraina deve mantenere intatta la propria libertà di decidere alleanze e difendersi.
Porre un tetto ai propri arsenali equivarrebbe a una capitolazione davanti ai russi. Sono condizioni che si infliggono a un Paese che ha perso, e l'Ucraina sul campo è molto lontana da una sconfitta.
L'alternativa […] è continuare a combattere. […] Con la consapevolezza di non poter contare sugli americani e di sapere che la non impossibile vittoria di una destra filoputiniana in Germania o in Francia possa mettere a rischio anche la solidarietà europea.
[…]
UCRAINA - TERRITORI OCCUPATI E CONTESI
Con la certezza che le sanzioni e le spese militari porteranno il Cremlino a un inesorabile collasso economico, che però potrebbe richiedere mesi, se non anni, anche perché una dittatura è meno sensibile allo scontento di una democrazia.
«Siamo fatti di acciaio, ma anche il metallo più robusto si può spezzare»: questa frase del discorso con il quale Zelensky ha denunciato le pressioni del Cremlino e della Casa Bianca potrebbe essere un monito rivolto anche a lui stesso, e agli ucraini che si trovano a scegliere tra la dignità della resistenza e la crudezza della real politik. Nel suo appello ieri sera, il presidente ucraino ha coniato la formula di una «pace di dignità».
Ma è evidente che una pace che dia all'Ucraina la dignità di un futuro europeo non verrebbe accettata dal Cremlino, che infatti ieri ha ripreso i bombardamenti sull'Ucraina, quasi a voler affondare qualunque intesa si possa raggiungere tra Kyiv e Washington.
Ruslan Stefanchuk
volodymyr zelensky donald trump e jd vance - studio ovale
BOMBARDAMENTO RUSSO SU KIEV
volodymyr zelensky alla casa bianca 18 agosto 2025 2
volodymyr zelensky donald trump e jd vance - studio ovale
VOLODYMYR ZELENSKY INCONTRA DONALD TRUMP ALLA CASA BIANCA - 17 OTTOBRE 2025 - FOTO LAPRESSE
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