RIUSCIRÀ SALVINI A RITROVARE LA FORTUNA POLITICA MISTERIOSAMENTE SCOMPARSA? PER NON PERDERE LA…
1 - GRILLO «AMAREGGIATO» PER I TEMPI DELL'INCHIESTA 50 PAROLE CHIAVE NELLE CHAT
Luigi Ferrarella per il "Corriere della Sera"
Due pagine fitte di parole-chiave: sono una cinquantina le stringhe di ricerca - nei telefonini sequestrati martedì a 5 non indagati dirigenti della compagnia marittima Moby di Vincenzo Onorato e dipendenti del blog beppegrillo.it e della Casaleggio Associati - con le quali la Procura e la Gdf di Milano cercano chat che possano confermare la mediazione illecita di Beppe Grillo nel 2018-2019 per spingere i suoi parlamentari a fare gli interessi legislativi dell'armatore, proprio mentre questo suo amico di lunga data lo stava finanziando con un contratto pubblicitario sul blog da 240.000 euro.
BEPPE GRILLO E MOBY - VIGNETTA ELLEKAPPA
Diversamente dalla curiosità di politica e media, concentratisi sui messaggi in cui Grillo trasmette i desideri di Onorato a questo o a quel parlamentare o ministro (del resto notoriamente a difesa dei «disoccupati lavoratori marittimi» di Moby come ad esempio Di Maio nel comizio del 2018 a Torre del Greco), e poi gli inoltra le loro risposte spesso a loro insaputa, per sostenere l'accusa di traffico di influenze illecite gli inquirenti hanno bisogno di puntellare il primo lato della triangolazione: cioè il tenore dei messaggi tra Onorato e Grillo.
Infatti, accertato il pagamento pubblicitario da Onorato a Grillo, il fatto che politici 5 Stelle non abbiano prodotto favori legislativi all'armatore è ricavabile dalla scelta della Procura di non contestare la corruzione, che richiederebbe appunto uno scambio tra soldi e contraccambio illecito.
BEPPE GRILLO E ALFONSO BONAFEDE
Neppure sono contestati abusi d'ufficio. E neanche si parla di finanziamento illecito al partito, perché ai pm evidentemente non pare sostenibile equiparare il blog di Grillo a una articolazione del M5S.
Cruciale, invece, è se nei messaggi tra Onorato e Grillo si possa o no ricavare la certezza che l'armatore, sotto il contratto da 120.000 euro l'anno per due anni di pubblicità al blog del fondatore del Movimento, ne stesse in realtà comprando l'influenza sul Movimento: indipendentemente dal fatto che poi parlamentari o ministri 5 Stelle l'abbiano subìta o meno, e persino indipendentemente dal fatto che Grillo l'abbia davvero spesa su essi nell'interesse di Onorato.
Anzi, per assurdo, quand'anche Grillo l'avesse millantata e magari nemmeno si fosse attivato con i suoi, ricadrebbe lo stesso nel nuovo reato che sotto il governo Conte-Bonafede nel 2020 ha assorbito il vecchio millantato credito.
Conte esprime «vicinanza» a Grillo, dicendosi certo «che le verifiche dimostreranno la legittimità del suo operato». E Grillo, il 13 giugno a processo a Livorno per le lesioni personali e violenza privata denunciate da un giornalista di Rete4 nel 2020, continua a tacere, pur se esponenti 5 Stelle riportano all'AdnKronos il suo essere «molto amareggiato per i tempi» dell'indagine ma «con la coscienza pulita».
ELLEKAPPA VIGNETTA GRILLO CONTE
Per il gruppo di Onorato in crisi, invece, ben più urgente e importante è l'udienza oggi al Tribunale Fallimentare, dove si tornerà a verificare la percorribilità di un concordato preventivo di Moby e della controllata Cin (ex Tirrenia).
2 - LA DIFESA DI CONTE "BEPPE DIMOSTRERÀ L'OPERATO LEGITTIMO"
Luca Monticelli per "La Stampa"
Il Movimento 5 stelle, almeno alla luce dei riflettori, fa quadrato attorno al suo fondatore e garante. Nel bel mezzo delle trattative sul Quirinale, Giuseppe Conte esprime «vicinanza a Beppe Grillo» perché, sostiene, «molti giornali hanno enfatizzato la notizia di questa indagine», quella che lo riguarda, per traffico di influenze illecite, aperta a Milano. L'ex premier ha parlato al telefono con Grillo martedì pomeriggio e si dice «assolutamente fiducioso e sicuro che le verifiche in corso dimostreranno le piena legittimità del suo operato».
BEPPE GRILLO E IL CASO MOBY - BY EDOARDOBARALDI
Il garante, che con Conte ha tutt' altro che un rapporto idilliaco, ha apprezzato la chiamata, così come quelle arrivate da altri esponenti M5s. Lo descrivono «amareggiato» per i tempi dell'inchiesta, emersa proprio qualche giorno prima della settimana clou per l'elezione del presidente della Repubblica. «Ho la coscienza pulita», ha detto Grillo ai fedelissimi. Il comico genovese è indagato per traffico di influenze illecite a causa del suo legame con Massimo Onorato, patron della Moby.
Sotto la lente dei magistrati, i contratti di pubblicità tra l'armatore napoletano, le società di Grillo e la Casaleggio Associati. Secondo le ricostruzioni investigative, Onorato avrebbe tentato di orientare l'attività politica del fondatore del Movimento e di altri parlamentari pentastellati. Le richieste di Onorato erano relative al rinnovo delle concessioni e più in generale a interventi normativi favorevoli al settore dei traghetti.
Oltre a Danilo Toninelli, all'epoca ministro dei Trasporti del governo gialloverde, è stata tirata in ballo anche Carla Ruocco, oggi presidente della commissione d'inchiesta sulle banche, che respinge sdegnata le accuse. Ruocco presentò nel luglio del 2016 un'interrogazione sui benefici fiscali del registro internazionale delle navi e il 17 maggio 2017 partecipò a una manifestazione sindacale a difesa dei marittimi a piazza Santi Apostoli a Roma.
meme su giuseppe conte e beppe grillo
Il contratto con Moby sottoscritto dalla Grillo srl va da marzo 2018 a marzo del 2020, quindi, tiene a precisare lo staff di Ruocco, «non c'è alcuna connessione» con Onorato. Le varie anime del Movimento, per quanto scosse, credono alla buonafede del leader storico. «La vita di Beppe parla di un italiano al servizio del Paese, mentre tanti professionisti declinano l'impegno politico per paura di essere distrutti», dice Luigi Gallo, deputato vicino a Roberto Fico.
«La magistratura farà il suo corso e va rispettata», sottolinea Gianluca Ferrara, vice presidente del gruppo al Senato che aggiunge: «Beppe, da quando ha iniziato a fare politica, ci ha solo perso economicamente». Nicola Morra professa fedeltà senza riserve: «Non so se Beppe e Davide (Casaleggio, ndr) abbiano sbagliato, mi sembra inverosimile. Tuttavia, se dovessero aver sbagliato, non rinnegherò quanto di bello, grande e giusto fatto con loro».
BEPPE GRILLO E IL CERVELLO COME MASCHERINA CON CUI INVITAVA A FILTRARE L'INFORMAZIONE
Italia viva e Forza Italia vanno all'attacco rinfacciando al Movimento le proprie contraddizioni in materia di giustizia. Matteo Renzi evoca lo Spazzacorrotti, una delle misure bandiera dei 5 stelle: «I grillini sono diventati garantisti. Grazie alle vicende di Grillo è chiaro a tutti che quelle leggi li spazzano via». L'onorevole berlusconiano Pierantonio Zanettin, ex componente del Csm, invita a una riflessione sul reato «evanescente» di traffico di influenze: «Vedremo se ora capiranno che è stato un errore».
la notizia di grillo indagato nascosta in prima sul fattoGIUSEPPE CONTE E BEPPE GRILLO A MARINA DI BIBBONAconte grillo ristorante marina di bibbonabeppe grillo indagato by osho
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