travaglio di maio

TRAVAGLIO BOCCIA DI MAIO - “VADA A PARLARE CON MARTINA E GRASSO SU UN' OFFERTA CHIARA, REALISTICA, GENEROSA E RISPETTOSA DELLA DEMOCRAZIA PARLAMENTARE - SE IL PD PRETENDESSE POLTRONE, I 5STELLE FAREBBERO BENE A RIFIUTARE. MA SE CHIEDESSE ALCUNI PUNTI PROGRAMMATICI CONDIVISIBILI, PERCHÉ NO?”

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Estratto dell’articolo di Marco Travaglio per il “Fatto quotidiano”

 

marco travaglio

L'ha scritto ieri Curzio Maltese sul Fatto: siccome la soluzione più ragionevole sarebbe un appoggio di quel che resta del centrosinistra a un governo 5Stelle, è molto probabile che il Pd farà di tutto per evitarla. Ma va detto che anche Luigi Di Maio sta facendo sforzi sovrumani per complicarla o impedirla.

 

luigi di maio sergio mattarella

[…] Arrivare primi (come lista) con il 32,7% significa partire favoriti per l' incarico di formare un governo […] ma non conferisce il diritto divino di fare un governo con i voti altrui, per giunta gratis. […] un governo Lega-M5S non conviene né a Salvini né a Di Maio, ormai concorrenti e alternativi. Ma è pure vero che una maggioranza del 50% più uno non nasce da sola per mancanza d' altro.

 

carlo calenda tessera pd con maurizio martina

Bisogna costruirla: non aspettando che si facciano vivi gli altri e poi meravigliandosi perché "finora non s' è visto nessuno" (e ti credo!). Ma facendo ai partner una proposta che non possano rifiutare. Se Di Maio vuole i voti del Pd derenzizzato e di LeU, glieli chieda.

 

Poi vada a parlare con Martina e Grasso su un' offerta chiara, realistica, generosa e rispettosa della democrazia parlamentare (che non si regge su maggioranze relative, ma assolute). Proprio quello che non fece il Pd nel 2013, quando pareggiò col M5S : si pappò le presidenze delle due Camere, designò Bersani come premier, stese un programma e una lista di ministri, poi pretese che i 5Stelle sostenessero al Senato il suo governo di minoranza. Risultato: il famoso e disastroso incontro in streaming.

PIERO GRASSO ALL ASSEMBLEA DI LIBERI E UGUALI

 

[…] Ora Di Maio crede che avere quasi doppiato il Pd lo autorizzi a fare altrettanto.

Ma sbaglia di grosso. Nessuno regala voti a chi nemmeno si abbassa a chiederglieli.

Se il Pd pretendesse poltrone, i 5Stelle farebbero bene a rifiutare. Ma se chiedesse alcuni punti programmatici condivisibili, perché no? […]

 

La palla tornerebbe al Pd, che dovrebbe scegliere: accettare una soluzione equilibrata o suicidarsi con nuove elezioni. […] Purtroppo, mentre personalità autorevoli della sinistra come Zagrebelsky, Settis, Spinelli e Cacciari indicano la strada, c'è chi lavora per bruciare i ponti.