
DAGOREPORT: ALLARME VANNACCI! SE L’AMBIZIONE DETERMINATISSIMA PORTASSE IL GENERALISSIMO A FAR SUO…
Lucia Sgueglia per “la Stampa”
putin e poroshenko con ashton e nazarbayev
La Nato torna ad accusare la Russia di intromissione armata in Ucraina: «Abbiamo visto colonne di mezzi militari russi, principalmente carri armati, artiglieria, sistemi di difesa aerea e truppe da combattimento entrare in Ucraina» negli ultimi due giorni, denuncia da Sofia, in Bulgaria, il generale statunitense Philip Breedlove, comandante Supremo dell’Alleanza in Europa, «preoccupato».
Corroborando le segnalazioni della ristretta missione Osce che monitora il cessate il fuoco sul campo (composta anche di alcuni russi), la quale martedì aveva segnalato un convoglio di 43 camion militari «senza insegne» carichi di armi pesanti in viaggio verso la roccaforte ribelle di Donetsk, avvertendo sul rischio «crescente» di un’escalation bellica. Annunci allarmanti che sanno di déjà vu e sembrano riportare il conflitto a due mesi fa, prima della tregua di Minsk del 5 settembre che sembra sempre più virtuale, riaccendendo i timori di uno scontro su larga scala.
corteo a mosca per la pace in ucraina 2
Dopo gli «omini verdi» della Crimea, e le morti misteriose di suoi soldati in servizio, Mosca ammise che militari russi erano presenti in Est Ucraina pur come «volontari»: il 28 agosto l’Alleanza diffuse foto satellitari giudicate «prove inconfutabili» dell’aggressione. «La Russia ci invade» gridò il presidente ucraino Poroshenko. «La Russia progetta un’invasione massiccia» twitta il rappresentante ucraino all’Onu Iuri Serghieev. Ora come allora, si teme uno sfondamento a Mariupol sull’Azov, sull’asse che collega le regioni separatiste alla Crimea.
La Russia che appoggia idealmente la rivolta nel Donbass ma nega di esservi parte in causa, ora come allora, risponde alla Nato quasi sarcastica: solite «accuse infondate», «aria fritta» anti-russa, commenta Igor Konashenkov, portavoce della Difesa russa, «non c’erano e non ci sono prove». Stavolta in effetti niente foto. Ma Mosca fa sapere che le truppe nel sud del Paese al confine con l’Ucraina rimangono «in stato di allerta».
Intanto, nel Donbass si continua a morire: le vittime dopo la tregua ormai si avvicinano alle 400, sulle oltre 4.000 totali del conflitto da aprile. Civili inclusi. E a Donetsk sono ripresi i bombardamenti dell’artiglieria, da parte ignota.
Secondo Breedlove, Mosca starebbe anche dispiegando in Crimea mezzi in grado di trasportare armi nucleari. Il 4 novembre Mosca aveva invitato l’Aiea a ispezionare i propri reattori atomici nella penisola annessa. Da Kiev il ministro della Difesa Stepan Poltarak annuncia di prepararsi a «un inverno di combattimenti». «Stiamo allertando le nostre riserve. Monitoriamo i loro movimenti, sappiamo dove sono e ci aspettiamo azioni imprevedibili».
LA CONTROFFENSIVA DELL ESERCITO UCRAINO CONTRO I FILORUSSI
Oggi nuova riunione d’emergenza al Consiglio di Sicurezza Onu sull’Ucraina. Mentre sulla crisi nel Paese ex sovietico ieri c’è stata una telefonata tra il nuovo ministro degli Esteri italiano Gentiloni e il suo omologo russo Lavrov. Lunedì l’Ue tornerà a discutere un possibile aumento delle sanzioni contro Mosca.
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