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Giuseppe Sarcina per il Corriere della Sera
Un' altra figura di spicco dell' amministrazione Trump, il ministro della Giustizia Jeff Sessions, rischia di essere travolto dal «Russiagate». Il presidente lo difende: «Ho totale fiducia in lui». E ieri in serata lo stesso Sessions ha annunciato: «Sono pronto a ricusare me stesso». Traduzione: rinuncio a gestire il dossier Russia, ma resto al mio posto. Diversi parlamentari repubblicani avevano già sostenuto che non potesse essere lui a gestire le indagini sulle manovre di disturbo, a cominciare dai cyber attack, organizzate da Mosca. I democratici invece ne chiedono le dimissioni.
Lo scorso settembre, come ha rivelato il Washington Post , Sessions, ex procuratore dell' Alabama e uno dei più accesi sostenitori di Trump, ha incontrato l' ambasciatore russo a Washington, Sergey Kislyak.
Niente di anomalo, rispondono dal Dipartimento di Giustizia: Sessions faceva parte della Commissione delle attività militari e riceveva nel suo ufficio i diplomatici di diversi Paesi, Russia compresa.
Ma il problema è che lo scorso 10 gennaio, nel corso dell' audizione di conferma davanti al Senato, il futuro ministro della Giustizia affermò in diretta televisiva: «Non ho mai avuto alcuna comunicazione con i russi».
A questo punto Sessions rischia di finire sullo stesso scivolo che fece precipitare Michael Flynn, il consigliere per la Sicurezza nazionale, costretto a lasciare il 13 febbraio.
ryan zinke arriva al dipartimento dell interno a cavallo
I due leader democratici della Camera, Nancy Pelosi, e del Senato, Chuck Schumer, sostengono che Sessions se ne debba andare. Ma anche tra i parlamentari conservatori crescono i dubbi.
Kevin McCarty, il leader del partito repubblicano alla Camera, in un' intervista alla Msnbc , ha detto che «Sessions deve chiarire».
ryan zinke arriva al dipartimento dell interno
Martedì notte, nei corridoi del Congresso McCarty, interpellato direttamente, ragionava in questi termini: «Sì, in effetti ci sono le condizioni per avviare un' inchiesta parlamentare sui rapporti con la Russia». Una linea condivisa, tra gli altri, dal deputato Jason Chaffetz e dal senatore Rob Portman.
L' impressione è che a breve possano uscire altri particolari. L' Fbi continua a lavorare e fino all' ultimo l' amministrazione di Barack Obama ha raccolto informazioni anche dal Regno Unito e dai Paesi Bassi.
Per ora Donald Trump probabilmente cerca di capire se ci sono margini di recupero.
Su Twitter il presidente si è dedicato alla corsa di Wall Street: «Dal giorno delle elezioni, il mercato finanziario ha realizzato 3.200 miliardi di dollari di guadagni e la fiducia dei consumatori è al livello più alto degli ultimi 15 anni». Conclusione: «Posti di lavoro!».
Intanto il Paese ha fatto conoscenza con un altro ministro che, se questo è il debutto, promette di diventare un personaggio: Ryan Zinke, 55 anni, del Montana, è arrivato al Dipartimento dell' Interno con un cappello da cow boy, in sella al cavallo Tonto, un purosangue irlandese.
ryan zinke con fucile patriottico
ryan zinke ryan zinke arriva al dipartimento dell interno a cavallo
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