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TRUMP NON VUOLE PERDERE TEMPO CON L’UCRAINA: “SE UNA DELLE DUE PARTI RENDE LE COSE DIFFICILI, DIREMO SEMPLICMENTE: SIETE DEGLI IMBECILLI. E PASSEREMO A OCCUPARCI DI ALTRO” – NELLO SCHEMA DI “PACE” PRESENTATO DAGLI AMERICANI SI CONCEDE A PUTIN DI TENERE LE REGIONI OCCUPATE E UN NO ALL’INGRESSO DI KIEV NELLA NATO. MA “MAD VLAD” SA DI POTER OTTENERE DI PIÙ E CONTINUA A BOMBARDARE (E OSTACOLARE LA TRATTATIVA). A WASHINGTON L’HANNO CAPITO E SONO PRONTI A SMOLLARE IL PATATONE BOLLENTE ALL’EUROPA…

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Estratto dell’articolo di Giuseppe Sarcina per il “Corriere della Sera”

 

volodymyr zelensky donald trump

Se non è un ultimatum, poco ci manca. Donald Trump vuole chiudere «velocemente» il negoziato con la Russia sull’Ucraina, altrimenti è pronto a «voltare pagina». Ieri il presidente americano, rispondendo ai giornalisti alla Casa Bianca, ha detto: «Se per una ragione o per l’altra, una delle due parti rende le cose molto difficili, noi diremo semplicemente: siete degli stupidi, degli imbecilli, siete persone tremende. E passeremo a occuparci di altre cose. Ma spero che non arriveremo a questo punto. I negoziati sono ora al culmine».

 

MEME VLADIMIR PUTIN DONALD TRUMP

Trump ha poi respinto la sensazione, in realtà largamente diffusa a Washington, che Vladimir Putin stia cercando di guadagnare tempo: «Per tutta la vita sono stato un negoziatore, nessuno è in grado di prendermi in giro».

 

Il messaggio è, dunque, ambivalente. Come appare ancora più evidente affiancando le dichiarazioni rilasciate ieri da JD Vance e da Marco Rubio. Il vicepresidente, in visita a Roma, ha espresso «ottimismo» sull’esito del negoziato: «Non voglio anticipare nulla, ma sono davvero fiducioso sullo stato di avanzamento delle trattative in corso».

 

emmanuel macron steve witkoff marco rubio foto lapresse

Il segretario di Stato, invece, lasciando il vertice dei «volenterosi» organizzato a Parigi da Emmanuel Macron, ha dato voce allo scetticismo evidente diffuso nell’amministrazione: «Se non sarà possibile raggiungere la tregua, allora ci sfileremo, gli Stati Uniti hanno altre priorità». Rubio ha aggiunto che «non è una questione di settimane e di mesi, non siamo disponibili ad andare avanti per troppo. È una questione di giorni».

 

Gli americani, quindi, provano a stringere i tempi. Lo stesso Rubio ha presentato una proposta di accordo agli alleati riuniti a Parigi e anche al segretario generale della Nato, Mark Rutte.

 

Putin Trump

È uno schema articolato in tre punti. Primo: i russi potranno tenersi i territori occupati con la forza, compresa naturalmente la Crimea. Secondo: i Paesi occidentali allenteranno le sanzioni contro la Russia, una volta verificata la tenuta del cessate il fuoco. Terzo: viene cancellata la prospettiva di un ingresso dell’Ucraina nella Nato.

 

Come si vede, l’impostazione americana non concede nulla a Volodymyr Zelensky.

L’amputazione del territorio viene considerata ormai un dato di fatto. Non c’è traccia delle «garanzie di sicurezza» chieste dal leader ucraino […]

 

Eppure, questa volta, il nervosismo di Trump non è imputabile a Zelensky. Certo, il governo di Kiev continua a contestare la cessione delle regioni occupate a Mosca, ma nello stesso tempo resta agganciato alla Casa Bianca. Gli ucraini, tra l’altro, firmeranno l’accordo sullo sfruttamento delle terre rare tra giovedì 24 e sabato 26 aprile.

 

volodymyr zelensky donald trump e jd vance - studio ovale

I negoziatori americani si sarebbero resi conto che il vero ostacolo per la trattativa è Putin. Il leader russo non vuole solo i territori che ha invaso finora, ma le intere cinque regioni sotto attacco. Una larga striscia pari al 22% della superficie ucraina. Probabilmente a Washington non intendono rimanere prigionieri di una trappola politica. La diplomazia Usa farà ancora qualche tentativo. Dopodiché potrebbe lasciare il campo agli europei, come per altro ha già cominciato a fare, cedendo la guida della «coalizione dei volenterosi» all’asse franco-britannico. Resta anche da capire se gli Stati Uniti continuerebbero a fornire armi a Zelensky ed eventualmente in quale misura.

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