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TRUMP SARÀ UN PAZZO ARROGANTE CHE METTE A RISCHIO LA STABILITÀ GLOBALE, MA L’ERARIO AMERICANO RINGRAZIA (PER ORA) – A LUGLIO IL TESORO USA HA INCASSATO PIÙ DI 29 MILIARDI DI DOLLARI DI “IMPOSTE DOGANALI E ACCISE”. A QUESTI RITMI, IN POCHI MESI IL GOVERNO INCASSERÀ QUANTO RICEVUTO COMPLESSIVAMENTE NEL 2024, E I BILANCI DISASTRATI DELLE CASSE A STELLE E STRISCE RIFIATANO – IL NUOVO ATTACCO A POWELL E LE EPURAZIONI CONTRO GLI STATISTICI CHE PUBBLICANO DATI NEGATIVI: TRUMP VUOLE FAR FUORI CHIUNQUE GLI SI METTA DI TRAVERSO...
Estratto dell’articolo di Francesco Semprini per “la Stampa”
DONALD TRUMP MOSTRA LA TABELLA CON I NUOVI DAZI
L'erario federale americano brinda alla nuova era dazista inaugurata da Donald Tump. Almeno per ora. Il mese scorso, il dipartimento del Tesoro ha incassato oltre 29 miliardi di dollari in «imposte doganali e accise», categoria rappresentata in porzione schiacciante dalle entrate tariffarie.
Con questi ritmi - spiegano gli esperti - in pochi mesi il governo sarà in grado di incassare quanto ricevuto complessivamente nel 2024, anno in cui entrate doganali e accise sono state pari a 98 miliardi di dollari. Ossigeno per i bilanci a stelle e strisce che devono fare i conti con pronunciati deficit e debito.
MEME SU DONALD TRUMP GOLFISTA E DAZISTA
[…] Sino a questo momento, nell'anno fiscale 2025, le "barriere" hanno rappresentato il 2,7% delle entrate federali, un balzo rispetto agli anni passati che quasi certamente aumenterà ulteriormente se rimarranno in vigore.
Continuano intanto le epurazioni dell'inquilino della Casa Bianca sul piano economico che ha nominato alla guida del Bureau of Labor Statistics, l'economista E.J. Anton, analista del bilancio federale alla Heritage Foundation e critico di lunga data dell'Istituto stesso.
La designazione arriva dopo il licenziamento della ex commissaria, Erika McEntarfer, accusata dal presidente degli Stati Uniti di aver «truccato» i dati sull'occupazione, in riferimento ai deludenti dati di luglio – 73.000 nuovi posti contro i 109.000 previsti – e la revisione al ribasso delle stime di maggio e giugno, la più pesante dal 1979 al di fuori del periodo Covid.
«La nostra economia è in forte espansione e E.J. Antoni garantirà che i dati pubblicati siano onesti e accurati», ha commentato Trump. Il neo commissario fa però già discutere di se dopo la sua proposta di sospendere la pubblicazione dei rapporti mensili sull'occupazione, passando ad aggiornamenti trimestrali a livello nazionale.
Il tutto al fine di compiere una verifica sulla bontà di metodo e contenuti delle statistiche su base mensile.
Prosegue intanto l'altra campagna di epurazione dell'inquilino della Casa Bianca, quella nei confronti dl numero uno della Federal Riserve, Jerome Powell - contro il quale minaccia un'azione legale […].
[...]
«Deve tagliare i tassi ora», ha ribadito [...] il presidente su Powell mostrandosi non solo aperto ma favorevole al possibilità che si proceda con una maxi causa contro il numero uno di Constituiton Avenue per il «lavoro orribile e incompetente nella gestione della costruzione» degli edifici della banca centrale.
La ristrutturazione della sede della Fed emerge come la possibile scusa per silurare Powell prima della scadenza del suo mandato nel maggio del 2026.
donald trump e jerome powell 10
La smania di tagli del tycoon appare tuttavia giustificata dai dati sull'inflazione di luglio risultata stabile grazie al calo dei prezzi dell'energia che ha compensato gli aumenti di altre voci, quali i servizi e i ristoranti.
Al 2,7% l'inflazione è salita meno dell'atteso 2,8% restituendo ossigeno ai mercati e spinta alle derive epurative del 47 esimo presidente americano.
VIGNETTA ELLEKAPPA - TRUMP E I DAZI
donald trump e la guerra dei dazi
LE ENTRATE TARIFFARIE NEGLI STATI UNITI
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