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TRUMP SERVE L’UCRAINA A PUTIN – IL PIANO DI PACE PER L'UCRAINA PROPOSTO DAGLI USA PREVEDE IL RICONOSCIMENTO DE JURE AMERICANO DELLA CRIMEA COME TERRITORIO RUSSO E IL RICONOSCIMENTO DE FACTO DEL CONTROLLO RUSSO SULLE AREE ATTUALMENTE OCCUPATE DA MOSCA - LI USA PROPONGONO INOLTRE LA REVOCA DELLE SANZIONI ADOTTATE CONTRO LA RUSSIA FIN DAL 2014 – MA KIEV E L’EUROPA NON CI STANNO: VOGLIONO RIMANDARE LE TRATTATIVE SUGLI ASPETTI TERRITORIALI A DOPO UN CESSATE IL FUOCO E…
REUTERS, 'ECCO LE PROPOSTE USA E QUELLE DI KIEV E EUROPEI'
IL NEGOZIATO DI TRUMP SULL UCRAINA - VIGNETTA BY ELLEKAPPA
(ANSA) - Il piano di pace per l'Ucraina proposto dagli Usa prevede il riconoscimento de jure americano della Crimea come territorio russo e il riconoscimento de facto del controllo russo sulle aree attualmente occupate da Mosca. Lo scrive sul suo sito la Reuters, che ha visionato il documento. Gli Usa propongono inoltre la revoca delle sanzioni adottate contro la Russia fin dal 2014. La controproposta di Kiev e degli europei è invece di rimandare le trattative sugli aspetti territoriali a dopo un cessate il fuoco e "un graduale allentamento delle sanzioni dopo che sarà raggiunta una pace sostenibile".
LA CRIMEA COME MONETA DI SCAMBIO
MEME VLADIMIR PUTIN DONALD TRUMP
Estratto dell’articolo di Lorenzo Cremonesi per il “Corriere della Sera”
Furono poche migliaia coloro che passarono alla storia come i «piccoli omini verdi» e che trasformarono la Crimea da regione ucraina a provincia russa. Tutti bene armati e in divisa militare, ma senza alcun simbolo o insegna che potesse caratterizzare formalmente la loro appartenenza, all’alba del 27 febbraio 2014 sfondarono le porte del parlamento regionale nel capoluogo di Simferopol e ammainarono la bandiera ucraina per sostituirla con quella della Federazione Russa.
Fu un colpo di mano quasi indolore, con una resistenza minima da parte delle forze ucraine. In quel momento il governo centrale a Kiev era nella piena confusione della Rivoluzione di Maidan, con il presidente filo Putin, Viktor Yanukovich, appena fuggito a Mosca incalzato dalle masse di manifestanti favorevoli all’Ue. Da allora, Putin ha sempre considerato la Crimea come un’acquisizione assodata.
Secondo gli esperti Usa, sarebbe anche disposto a ricorrere alle atomiche tattiche pur di non abbandonarla. Zelensky negli ultimi giorni è tornato a ribadire che il suo governo è del tutto contrario a riconoscere de jure […]
Se però il dialogo con Mosca dovesse sbloccarsi, il presidente ucraino potrebbe rispolverare la sua proposta avanzata già nel 2021 di «congelare per 15 anni» lo status finale della Crimea, ed eventualmente di altri territori occupati, accettando de facto la presenza russa in cambio di un accordo di pace, che però dovrebbe essere garantito dalla Comunità internazionale e dalla Nato.
LA TELEFONATA PUTIN TRUMP SECONDO OSHO
PERCHÉ ZELENSKY NON PUÒ ACCETTARE LE CONDIZIONI DI TRUMP SULLA CRIMEA
Estratto dell’articolo di Micol Flammini per “il Foglio”
“Penso che abbiamo un accordo con la Russia. Dobbiamo raggiungere un accordo con Zelensky”, ha detto Donald Trump dopo il fallimento del vertice di Londra, al quale Washington voleva portare un piano di pace da imporre all’Ucraina, tagliato sulle richieste di Vladimir Putin.
VIGNETTA ELLEKAPPA - IL VERO SUCCESSO DI TRUMP
La Casa Bianca e il Cremlino si parlano, Steve Witkoff, inviato di Trump per risolvere le crisi dal medio oriente all’Europa, ha incontrato Putin due settimane fa e oggi sarà di nuovo a Mosca. Witkoff ascolta il capo del Cremlino, fa l’elenco delle sue richieste e le porta a Trump. Al capo della Casa Bianca tutte queste richieste devono sembrare ammissibili, finora le ha accettate tutte. Secondo Bloomberg oggi Witkoff proverà a parlare con Putin di un punto importante che finora era stato escluso da un accordo di pace: la sicurezza dell’Ucraina.
L’agenzia americana scrive che gli Stati Uniti chiederanno a Putin di accettare l’esistenza di un esercito e di un’industria bellica ucraini; la restituzione dei territori occupati nella regione di Kharkiv e il passaggio sul fiume Dnipro. Sarebbe la prima volta che Washington chiede a Mosca un compromesso. Per il resto, l’accordo che gli americani stanno promuovendo continuerà a prevedere il congelamento del conflitto lungo la linea del fronte, il passaggio alla Russia dei territori che ha occupato e il riconoscimento della Crimea, la penisola che Mosca ha occupato nel 2014.
DONALD TRUMP GIOCA A HOCKEY CON PUTIN - IMMAGINE GENERATA DALL IA
[…]
Zelensky non può riconoscere la sovranità russa sulla Crimea perché la Costituzione vieta al presidente del paese di stabilire da solo qualsiasi cambiamento territoriale: il capo dello stato non dispone dei confini né delle ricchezze del paese che appartengono al popolo dell’Ucraina. Nessun politico si farebbe promotore di una consultazione popolare del genere. Per gli ucraini, consapevoli di come undici anni di occupazione possano aver cambiato anche la mentalità di chi vive nella regione, la penisola è stata la prima delle usurpazioni. La guerra ha visto anche il coinvolgimento sempre maggiore della popolazione tatara nella vita politica e sociale del paese – per esempio il ministro della Difesa dell’Ucraina, Rustem Umerov, è tataro – e privare la popolazione tatara della regione che è sempre stata considerata la sua casa non è ammissibile.
Trump, che chiama sempre il leader ucraino per cognome e il russo per nome a indicare la distanza e la simpatia, ieri ha detto che Zelensky e Putin devono sedersi al tavolo perché lui ha una scadenza: i cento giorni della sua Amministrazione. Fa pressione sul presidente ucraino perché vuole dimostrare di aver mantenuto la promessa elettorale di far finire la guerra. Kyiv ha solo una richiesta prima di sedersi al tavolo con Putin: un cessate il fuoco che Mosca rispetti davvero.
vladimir putin se la ride per il ritardo della chiamata con donald trump
volodymyr zelensky in polo alla casa bianca con donald trump
Putin Trump
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