IL BOTTO DI FINE ANNO: IL 1 AGOSTO 2024 (DUE SETTIMANE DOPO IL TAGLIO SUL CAPOCCIONE) GENNARO…
Estratto dell’articolo di Marco Liconti per “il Giornale”
«Non ce l’hanno con me, ce l’hanno con voi». Al di là delle analisi delle centinaia di esperti che in questi anni si sono cimentati col «Fenomeno Trump», basta questo passaggio a spiegare l’identificazione quasi tribale che c’è tra il tycoon e il suo popolo.
Le migliaia di repubblicani «Maga», [...] che affollavano le tribune allestite all’aeroporto regionale di Waco per ascoltare il tycoon nel suo primo comizio ufficiale della Campagna 2024, non sembrano avere dubbi. In America c’è una guerra in corso, per ora (fortunatamente) solo culturale, certamente politica, e Trump è il loro Capo.
L’ex presidente è [...] salito direttamente sul palco, in un tripudio di bandiere a Stelle e Strisce e cartelli che recitavano, «Witch Hunt», caccia alle streghe.[…] Trump punta tutto sulle sue disavventure giudiziarie e sull’«uso della giustizia come arma politica» da parte dei Democratici e di quel «Deep State», inquinato dai medesimi Dem, che secondo il tycoon continua a controllare il governo federale, a prescindere dal voto degli americani.
Sebbene l’entourage trumpiano abbia assicurato che la scelta di Waco è stata fatta solo per ragioni logistiche, il luogo ha una sua valenza simbolica che non può essere casuale.
A una trentina di chilometri da qui, 30 anni fa, l’«Assedio» degli agenti federali alla fattoria della setta dei Davidiani del santone David Koresh, si concluse con la morte di un’ottantina di persone.
Un simbolo, per alcuni, della volontà di prevaricazione dell’odiato governo di Washington: [...]
Prima di lanciarsi nella sua invettiva, Trump ha ascoltato con la mano sul cuore Justice for all, la canzone realizzata dai J6 Prison Choir, il coro di alcuni dei suoi fedelissimi incarcerati dopo l’insurrezione del 6 gennaio 2021.
Poi, il tycoon è partito all’attacco. Tra i primi bersagli il «dipartimento di Ingiustizia» e il procuratore di Manhattan, Alvin Bragg, titolare dell’inchiesta sui soldi sottobanco pagati alla pornoattrice Stormy Daniels, e che la prossima settimana potrebbe incriminarlo. «Mi persegue per niente, non c’è un reato, non c’è un reato minore, non c’è una relazione sentimentale».
supporter di trump a waco texas
Per rassicurare i suoi fan su quest’ultimo punto, Trump ha spiegato che Stormy Daniels «non mi è mai piaciuta, ha la faccia da cavallo». Le inchieste «farlocche», quindi, sono roba da «Russia stalinista», da «Repubblica delle Banane». […] «Sarete vendicati e fieri. I teppisti e i criminali che hanno corrotto il nostro sistema giudiziario saranno sconfitti e screditati», assicura.
[…]
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