DAGOREPORT - TONY EFFE VIA DAL CONCERTO DI CAPODANNO A ROMA PER I TESTI “VIOLENTI E MISOGINI”? MA…
1 - DONALD VUOLE COSTRINGERE ZELENSKY E PUTIN A TRATTARE
Estratto dell’articolo di Alberto Simoni per “la Stampa”
L'Amministrazione Biden invia ulteriori aiuti militari a Kiev e accelera le procedure per la spesa dei circa 5 miliardi rimanenti dei 61 miliardi approvati in aprile dal Congresso prima della scadenza della fine della presidenza. Arriveranno in Ucraina 500 missili intercettori per sistemi Patriot e Nasams, Kiev vorrebbe anche lo sblocco della consegna di altri sistemi Atamcs (hanno un raggio di oltre 250 chilometri), ma al momento il Pentagono è riluttante.
Biden - che ha invitato Trump alla Casa Bianca per mercoledì alle 11 - ha anche dato il via libera al dispiegamento di contractor militari sul terreno per facilitare l'operazione di manutenzione degli armamenti. Sono azioni che si spiegano con due motivi: da una parte l'incremento da parte di Mosca delle operazioni nel Donbass; dall'altra l'Amministrazione democratica rafforzare Kiev prima che Trump, è il timore democratico, cambi rotta.
MEME TIME - VOLODYMYR ZELENSKY DONALD TRUMP
[…] In un colloquio con La Stampa, Richard Grenell, fra i più accreditati al posto di segretario di Stato e colui nella stanza mercoledì a Mar-a-Lago durante la telefonata fra Trump e Zelensky, ha precisato che la base di partenza dei negoziati potrebbe essere il Protocollo di Minsk. Esso contiene riflessioni sullo status dei territori. […] L'obiettivo, spiegano fonti vicine al team di Trump, è quello di portare Zelensky e Putin a trattare. Trump userà "minacce credibili". Le spiegano così: sul fronte Putin si può fare leva sull'energia ovvero inondare i mercati di gas e greggio americano per far crollare il prezzo e ridurre gli introiti di Mosca.
Sulle minacce credibili, Grenell, ex ambasciatore Usa a Berlino, ha raccontato un aneddoto. Nell'aprile del 2018 Trump telefonò a Erdogan per esigere la liberazione di un pastore evangelico, Andrew Brunson, imprigionato in Turchia. Gli disse: «O lo liberi entro domani a mezzogiorno, o rovino la tua economia». Erdogan agì di conseguenza.
Su Zelensky invece grava "la minaccia" di non veder arrivare più armi e nemmeno di avere sufficienti garanzie di sicurezza se non accetterà di negoziare. […] J.D. Vance […] ha fornito la più organica visione su un cosiddetto piano per l'Ucraina.
Poggia su tre pilastri: la Russia terrà le zone conquistate, la creazione di una zona demilitarizzata lungo la linea del fronte che verrebbe fortificata per prevenire una nuova invasione e garanzie di sicurezza all'Ucraina senza dare l'ingresso nella Nato.
Sono le linee attorno alle quali alcuni consiglieri stanno lavorando, ma Trump non ha ancora detto nulla. Molto dell'approccio che Trump vuole seguire lo diranno anche le nomine. […]
donald trump volodymyr zelensky
2 - IL CREMLINO GELA WASHINGTON "LA GUERRA NON HA SOLUZIONI FACILI"
Estratto dell’articolo di Anna Zafesova per “la Stampa”
Mentre continuano a uscire nuovi particolari sulle conversazioni telefoniche tra Volodymyr Zelensky e Donald Trump, il telefono rosso al Cremlino non ha ancora squillato, a quanto pare, nonostante Vladimir Putin avesse fatto capire chiaramente di stare aspettando. […] Il problema è che Trump vorrebbe appunto una soluzione semplice, o almeno è quello che ha promesso, e quello che i suoi consiglieri sembrano aver progettato.
Konstantin Skorkin, politologo specializzato in politica ucraina, dice alla Novaya Gazeta Europe che «Trump pensa che la situazione sia colpa dell'incapacità dei democratici di gestirla, ma è un illuso convinto di poter risolvere tutto». Il problema è che a quanto pare nessuno dei diretti interessati ha dato il suo assenso, a cominciare da quei governi europei che, secondo varie indiscrezioni, dovrebbero mandare un contingente di interposizione sulla linea del fronte. Kyiv non può rinunciare ai territori occupati dai russi, e ai milioni di ucraini che li abitano (senza contare che il diritto internazionale non contempla il passaggio all'invasore di un pezzo di un Paese sovrano staccato con la forza militare).
volodymyr zelensky donald trump
[…] È possibile però che il Cremlino senta il bisogno di una pausa: l'invio delle truppe sudcoreane dimostra che i russi disposti ad arruolarsi in cambio di denaro si stanno esaurendo, mentre i sondaggi mostrano come al primo posto tra le preoccupazioni della popolazione sia l'aumento dei prezzi anche sui generi di prima necessità. Ieri a Chelyabinsk i direttori delle maggiori acciaierie russe hanno annunciato il rischio di un «collasso dell'industria» dettato dai tassi al 20% e dalle enormi spese statali per la guerra.
La testata Vyorstka sostiene che la Russia ha intenzione di riprendere un negoziato segreto con gli ucraini, ma solo dopo averli ricacciati dalla regione di Kursk. […]
jd vance e donald trump discorso della vittoria
Putin vuole ascoltare le offerte che la Casa Bianca gli farà dopo il 20 gennaio. Anche perché una eventuale interruzione degli aiuti militari americani a Zelensky potrebbe permettere ai russi di avanzare ulteriormente senza troppi problemi, e quindi fermarsi adesso sarebbe sbagliato dal punto di vista di Putin. […] Putin ha promesso che la Russia «non tornerà sulla strada seguita prima del 2022», quindi di una coesistenza più o meno pacifica con l'Occidente, e con i suoi vicini. Secondo alcuni commentatori ucraini, è esattamente quello che starebbe aspettando Zelensky, mostrandosi pronto al dialogo in attesa che sia Putin a mandare all'aria il "piano di pace" trumpiano. […]
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