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TRA TRUMP E XI È GUERRA DI SPIE – NEL PIENO DELLO SCONTRO COMMERCIALE TRA USA E CINA, LA CIA HA PUBBLICATO SUI SOCIAL DUE VIDEO IN MANDARINO PER RECLUTARE AGENTI CINESI – PECHINO L’HA PRESA MALISSIMO: “LA CONSIDERANO ALLA STREGUA DI UNA PROVOCAZIONE MILITARE”. E AVVISA ORA CHE STA PRENDENDO TUTTE LE MISURE NECESSARIE PER REPRIMERE “LE PESANTI ATTIVITÀ DI INFILTRAZIONE E SABOTAGGIO DELLE FORZE ANTI-CINESI STRANIERE” – VIDEO

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Estratto dell’articolo di Jacopo Iacoboni per www.lastampa.it

 

DONALD TRUMP XI JINPING

Adesso, interviene il governo cinese. Tre giorni fa la Cia aveva pubblicato su Youtube due video in mandarino per reclutare personale cinese o giovani cinesi nell’agenzia di spionaggio estero americana.

 

La cosa che più ha fatto infuriare Pechino, stando a una fonte informata di intelligence occidentale, non è che la Cia recluti in Cina (attività che i cinesi considerano ovvia e contro la quale hanno lanciato, almeno dal 2016, programmi di controspionaggio e campagne di propaganda interna specifiche), ma il fatto che lo faccia in maniera così pubblica e lampante: «La considerano alla stregua di una provocazione militare».

 

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il video della cia per reclutare spie cinesi

Dunque, il ministero degli Esteri cinese reagisce pubblicamente, dice ora che prenderà tutte le misure necessarie per reprimere «le attività di infiltrazione e sabotaggio delle forze anti-cinesi straniere», in risposta ai video in lingua cinese diffusi dalla Cia.

 

Il portavoce del Ministero degli Esteri cinese, Lin Jian, ha definito i video «una grave violazione degli interessi nazionali della Cina» e una «sfacciata» provocazione politica. «Gli Stati Uniti non solo diffamano e attaccano maliziosamente la Cina, ma ingannano anche palesemente e attirano il personale cinese a passare dall'altra parte, e addirittura prendono di mira direttamente i funzionari governativi cinesi». [...]

 

 

il video della cia per reclutare spie cinesi

I due video della Cia possono in effetti far sorridere, ma significano che la sicurezza nazionale di Washington vuole far saltare i nervi cinesi non solo con la guerra sui dazi. Nel primo video, un funzionario del partito comunista cinese dice (in un mandarino non del tutto fluente, a detta di esperti della lingua cinese): «Mentre salgo all’interno del partito, guardo quelli sopra di me che vengono scartati come scarpe consumate, uno dopo l’altro.

 

Ma ora mi rendo conto che il mio destino è precario quanto il loro», sulle immagini di un funzionario cinese e sua moglie che entrano in una cena sontuosa, mentre spie del governo cinese che lo pedinano. «È fin troppo comune che qualcuno scompaia improvvisamente senza lasciare traccia. Quello che temo di più è che il destino della mia famiglia sia legato al mio. Devo preparare una via di fuga».

 

Cia - Central Intelligence Agency

Nel secondo video un giovane cinese dice: «Fin da piccoli il partito ci ha insegnato che, finché avessimo seguito diligentemente il percorso tracciato dai nostri leader, avremmo avuto un futuro luminoso. Il cielo che doveva essere condiviso da tutti è ora goduto solo da pochi, e non mi ha lasciato altra scelta che forgiare il mio percorso. Mi sono rifiutato di stare con le mani in mano!». Insomma, una chiamata alla diserzione verso la Cia.

 

«Il fatto che Pechino risponda, dice quanto questi video funzionino», ha detto un ufficiale della Cia alla Reuters. Che sia vero o meno, la paranoia dilaga, assieme alle attività estere di entrambi i paesi, e al controspionaggio cinese che Xi sta incredibilmente rafforzando, nel Paese.

 

donald trump xi jimping

Nel 2022 Xi ha nominato a capo del MSS (Ministero per la sicurezza dello stato, la principale agenzie di intelligence civile) Chen Yixin, un suo uomo fidatissimo, che lavorò per lui quando Xi era funzionario della provincia di Zhejiang, e ha un vasto background nella propaganda di intelligence usando i social media. Ad agosto 2023 l’MSS ha debuttato palesemente sui social, lanciando un account ufficiale su WeChat, l’app più popolare in Cina, facendo «appello a tutti i membri della società cinese per unirsi nella lotta contro le infiltrazioni straniere».

 

I suoi post (a differenza dei due video della Cia) raccolgono centinaia di migliaia di visualizzazioni e sono spammati dai media statali. L’MSS l’anno scorso aveva fatto anche un video proprio contro le infiltrazioni estere: sulle immagini di un uomo travestirsi da fotografo di moda, uomo d'affari, autista di consegne di cibo, una voce narrante recitava: «Nel mare di persone, potreste non averlo mai notato.

 

spionaggio cinese

La sua identità è mutevole e i suoi spostamenti sono difficili da trovare. Sono ovunque, astuti... e subdoli, e potrebbero essere proprio qui, nelle nostre vite. Possono travestirsi da chiunque. Ma tra le folle io e te stiamo proteggendo la sicurezza nazionale. Noi 1,4 miliardi di persone siamo 1,4 miliardi di linee di difesa». Alla fine, la polizia cinese cattura la spia americana. [...]

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