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Paolo Baroni per “la Stampa”
Paola Binetti (Ap) propone nuove agevolazioni per 15 milioni di euro a favore della raccolta e della commercializzazione dei tartufi, Vignali dell' Ncd vuole invece allargare il bonus ristrutturazioni «alla messa in dimora di piante e arbusti» e a favore della «riqualificazione di tappeti erbosi dei giardini privati», mentre Gribaudo del Pd punta a ridurre del 40% le accise a carico dei birrifici artigianali.
Poi spuntano fondi per le Universiadi di Napoli, interventi per salvaguardia delle dune di Castelporziano, detrazioni per chi partecipa a congressi farmaceutici, la riduzione dell' Iva al 5% per i trasporti fluviali, regole più rigide e sanzioni per la vendita dei biglietti di tutti gli spettacoli dal vivo in chiave anti-bagarinaggio e pure una sanatoria sugli ultimi 5 anni di Irpef e Iva come propone Nunzia di Girolamo (Fi), secondo la quale basterebbe versare il dovuto più un interesse annuo del 3,69% per mettersi in regola. M5S e Sinistra Italiana, invece, puntano alla «totale soppressione» della nuova voluntary disclosure, che il Pd vorrebbe invece estendere anche a chi ha già beneficiato della prima.
EQUITALIA A LA ROTTAMAZIONE
Tra i 1043 emendamenti al decreto fiscale depositati venerdì sera alla Camera c' è di tutto e di più. Il grosso delle richieste di modifica (ben 313 sono a firma Pd, 121 di Forza Italia, 104 dei 5 Stelle, 99 di area Popolare e 91 di Scelta Civica) riguardano però la rateizzazione delle cartelle «rottamate» e la modifica dell' aggio e delle sanzioni da applicare in futuro una volta entrata in vigore la trasformazione di Equitalia.
compleanno di nunzia de girolamo con francesco boccia
Secondo il presidente della Commissione Bilancio Francesco Boccia «con le nuove norme il 75% del debito va pagato tra aprile e dicembre 2017 e dalle prime stime solo una piccola parte di chi vuole sanare è in grado di accelerare in questo modo i pagamenti». Insomma, c' è il rischio concreto che se venissero confermate le attuali 4 rate il provvedimento si riveli un flop. Per questo c' è chi propone 20 rate e chi 72 se non addirittura 120. Civati vuole arrivare al 15 giugno 2019, Romani (Fi) al 31 dicembre 2019. L' emendamento della maggioranza (Pelillo, Pd) ne prevede invece 12 sino al 2020. Tutte queste proposte, però, presentano «grossi problemi di copertura» e per il momento restano congelate.
Altro nodo, le sanzioni. «Al momento - spiega ancora Boccia - si riducono solo quelle dei debitori che rientrano nelle condizioni proposte dal decreto. Chi non ci rientra tornerà invece a pagare aggio e sanzioni del passato: si crea una discriminazione tra i contribuenti che va rimossa». Come? Per Area popolare aggi e sanzioni future non devono superare il 50% del dovuto. Mentre il Pd punta a dimezzare quelle attuali che vanno dal 90 al 360%.
LE TASSE SULLA CASA
Possibili novità in vista anche per la casa: Lupi (Ncd) propone il rinnovo automatico delle cedolare secca in caso di rinnovo dell' affitto, mentre Piccone di Ap chiede di introdurre un tetto dello 0,4 per mille agli aumenti futuri di Imu e Tasi. Oggi la Commissione bilancio farà una bella scrematura e molte proposte senza copertura o non attinenti col decreto verranno cassate. Il resto andrà in votazione domani per arrivare poi in aula giovedì.
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