
DAGOREPORT – LA LETTERINA DELL’AL CAFONE DELLA CASA BIANCA È UNA PISTOLA PUNTATA ALLA TEMPIA DEI…
Ilaria Carra e Massimo Pisa per Repubblica Milano
(hanno collaborato Alessandro Bartolini e Bianca Senatore)
Non è detto che i tornelli li abbiano sempre passati. Semplicemente quei biglietti spettavano loro, secondo le regole, anche quando la poltrona al Meazza rimaneva vuota. Di certo il mondo degli ingressi gratuiti distribuiti dal Comune è un patrimonio virtuale di cui è difficile tenere e dar conto.
Trenta partite di campionato, Coppa Italia e Champions League, da gennaio 2012 a fine giugno, più i due concerti di Madonna e Bruce Springsteen (il più gettonato con 314 ingressi). Diecimila ticket, una montagna, assegnati prima dell'estate - posti in tribuna d'onore e primo anello rosso e blu - soprattutto tra assessori, sindaco, consiglieri comunali, presidenti di zona, dirigenti, dipendenti e associazioni no profit.
Sono i radicali ad aver pubblicato l'elenco del club di San Siro di questi mesi. «Il Comune deve essere una casa di vetro su questo tema - chiede Marco Cappato - andrebbero aboliti i biglietti gratis per i politici». Anche il grillino Mattia Calise lo chiede da tempo, e se ne discuterà in consiglio comunale lunedì della sua mozione «anticasta». Ma chi in questi mesi chi poteva disporre di questo tesoretto? La quota che, in virtù di una convenzione Inter e Milan riservano al Comune proprietario di casa, è di 320 ingressi.
Di questi, 140 spettavano fissi ai consiglieri comunali e di zona e il resto era confusamente elargito a chi ne faceva richiesta. Da settembre, dallo scandalo bagarinaggio che ha coinvolto il Pdl Armando Vagliati, qualcosa è cambiato: biglietti nominali per i consiglieri, gli assessori li devono chiedere, la quota di rappresentanza ridotta a non più di venti ingressi, le associazioni sono cresciute. Fino a giugno, però, in giunta i biglietti gratis erano una costante.
Record per l'assessore allo Sport, Chiara Bisconti, 358 disponibilità : «Me ne spettavano 16 automaticamente che già allora distribuivo al no profit». Secondo posto, tra la giunta, per il sindaco: 104 ticket "Giuliano Pisapia" - titolare di un ticket anche suo nipote Tomaso, fondatore della fondazione Erhaf - ma il suo staff precisa che «di tutti i biglietti a lui assegnati per la sua carica, ha utilizzato solo quelli del derby di andata dello scorso campionato e per Springsteen». Seguono l'assessore alla Cultura, Boeri (97) e la collega alla Casa, Castellano, 82. Ultima, a quota 50, la titolare all'Urbanistica De Cesaris.
In consiglio comunale il primato è del presidente, Basilio Rizzo, 98 ingressi: «Non lo ritengo un privilegio - ribatte - questi biglietti non ci costano nulla». Grassi (Idv) lo segue a quota 33. Quasi fissi i nomi del presidente della giunta e del Consiglio provinciale Guido Podestà (54) e Bruno Dapei (43), che precisa di averli distribuiti al resto dell'aula: «A costo di apparire impopolare - aggiunge - non nascondo che trovo normale che la piccola tribuna autorità dell'enorme stadio di San Siro veda la presenza di alcune figure istituzionali». E ancora, ai derby, l'ex sindaco Gabriele Albertini e l'assessore regionale Domenico Zambetti recentemente arrestato per 'ndrangheta.
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