
DAGOREPORT - IL CONTESTO IN CUI È ESPLOSO LO SCONTRO-CON-SCAZZO TRA CARLO CALENDA, E L’AD DI ENEL,…
TUTTI SPIATI – IL COPASIR STA VALUTANDO DI CHIAMARE IN AUDIZIONE L’AD DI ENEL, FLAVIO CATTANEO, E FRANCESCO GAETANO CALTAGIRONE, ENTRAMBI SPIATI DA UNO SPYWARE INFILATO NEI LORO TELEFONI. SE PER IL PALAZZINARO SI TRATTEREBBE DEL FAMIGERATO PARAGON, NEL CASO DEL MANAGER SAREBBE UN SOFTWARE DIVERSO - COINCIDENZA: L’ALLARME A CATTANEO È ARRIVATO NEL PIENO DELLO SCONTRO PER IL CONTROLLO DI GENERALI. DA QUI IL SOSPETTO DI INCURSIONI STRANIERE, IN PARTICOLARE FRANCESI…
DAGOREPORT - E TRE! DALLO SPIONAGGIO DI ATTIVISTI E DI GIORNALISTI, SIAMO PASSATI A TRE PROTAGONISTI DEL MONDO DEGLI AFFARI E DELLA FINANZA: CALTAGIRONE, ORCEL, CATTANEO - SE “STAMPA” E “REPUBBLICA” NON LI FANNO SMETTERE, VEDRETE CHE OGNI MATTINA SBUCHERÀ UN NUOVO E CLAMOROSO NOME AVVISATO DI AVERE UN BEL SPYWARE NEL TELEFONINO - COME NEL CASO DEGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA PROCURA ANTIMAFIA (FINITI IN CHISSÀ QUALCHE SCANTINATO), I MANDANTI DELLO SPIONAGGIO NON POSSONO ESSERE TROPPO LONTANI DALL’AREA DEL SISTEMA DEL POTERE, IN QUANTO PARAGON FORNISCE I SUOI SERVIZI DI SPYWARE SOLO AD AUTORITÀ ISTITUZIONALI - A QUESTO PUNTO, IL CASO È CORNUTO: O SI SONO TUTTI SPIATI DA SOLI OPPURE IL GOVERNO MELONI DEVE CHIARIRE IN PARLAMENTO SE CI SONO APPARATI “FUORILEGGE”. PERCHÉ QUANDO IL POTERE ENTRA NEI CELLULARI DEI CITTADINI, NON C’È PIÙ DEMOCRAZIA…
DAGONEWS
Come scrivono oggi sul “Fatto quotidiano” Carlo Di Foggia e Valeria Pacelli, il mondo della finanza italiana si prepara a sfilare davanti al Copasir.
Il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica, che vigila sull’operato dei Servizi segreti, sta valutando in queste ore una serie di audizioni.
Tra i nomi sul tavolo ci sono l’amministratore delegato di Enel, Flavio Cattaneo, e il finanziere Francesco Gaetano Caltagirone. Entrambi sarebbero stati avvisati, in momenti diversi, della presenza di un software spia nei loro telefoni.
francesco gaetano caltagirone foto mezzelani gmt45
Le notifiche – inviate da Apple o da WhatsApp – sono identiche a quelle ricevute da altri soggetti poi risultati infettati da Graphite, lo spyware dell’israeliana Paragon.
A subire lo stesso allarme, mesi fa, era stato anche Andrea Orcel, amministratore delegato di Unicredit: il suo avviso è datato 29 aprile 2025.
A Caltagirone, invece, la segnalazione è arrivata il 31 gennaio, tramite WhatsApp. Nessuno dei due, però, avrebbe sporto denuncia.
Diverso il caso di Cattaneo, che – come rivelato dal “Fatto” – tra febbraio e marzo ha ricevuto una mail ufficiale da Apple: i suoi dispositivi, si leggeva, potrebbero essere stati compromessi da uno spyware sofisticato.
Enel ha subito attivato una verifica interna, coinvolgendo la Polizia postale. Le prime analisi avrebbero rilevato un virus estremamente evoluto, riconducibile a tecnologie in dotazione solo ad apparati governativi. Non si tratterebbe, tuttavia, del software Paragon.
Soprattutto quando si parla di spionaggio, nessuno crede alle coincidenze. L’allarme a Cattaneo sarebbe arrivato proprio nel pieno dello scontro per il controllo di Generali, con Caltagirone schierato contro Mediobanca.
Da qui, il sospetto – ancora tutto da dimostrare – di possibili incursioni straniere, in particolare francesi (la Francia è interessata dal risiko, visto l’affare tra il Leone di Trieste e il gruppo d’oltralpe Natixis).
Il Copasir intende vederci chiaro: nei prossimi giorni verranno ascoltati Cattaneo, Caltagirone e i vertici dell’intelligence.
Il Comitato chiederà chiarimenti anche al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega ai Servizi, Alfredo Mantovano, per capire se esistano intercettazioni autorizzate o attività d’intelligence nel mondo della finanza. Finora, da Palazzo Chigi, trapela solo una smentita informale: nessun coinvolgimento dei Servizi segreti.
COPASIR - COMITATO PARLAMENTARE PER LA SICUREZZA DELLA REPUBBLICA
La vicenda si inserisce in un quadro più ampio: lo spyware Paragon è stato utilizzato per osservare l’attivista Luca Casarini, spiato su mandato legale della Procura generale di Roma, e quello del giornalista di Fanpage, Ciro Pellegrino, la cui infezione è stata individuata dal team di Citizen Lab.
Resta però un interrogativo cruciale: è lo stesso virus ad aver colpito anche i vertici della finanza? E se sì, chi lo ha usato e per quale scopo?
Il Copasir cercherà di capirlo. Certo è che i mandanti non possono essere troppo lontani dall’area del potere romano: Paragon fornisce i suoi servizi solo ad autorità istituzionali.
Come Dago-dixit, a questo punto il caso è cornuto: o si sono tutti spiati da soli, oppure il governo Meloni deve chiarire in Parlamento se ci sono apparati “fuorilegge”…
LO SPIONAGGIO SUI GIORNALISTI - VIGNETTA BY ELLEKAPPA
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